sabato 12 aprile 2008

PROGRAMMA TECNICO DI PALLACANESTRO

COSA FARE CON I GIOVANI


E' giunto il momento di pubblicare nel Blog quello che potrebbe essere un programma dettagliato di un settore giovanile di pallacanestro. Sono cose scritte dal sottoscritto (con qualche spunto rubato da uno che di pallacanestro se ne intende come Lorenzo Cipriani) qualche anno fa e che vengono vissute e rivisitate ogni volta che inizio ad allenare un gruppo nuovo.

LA SQUADRA SUPER
La Squadra Super per essere veramente tale ha dentro di se l'intelligenza, l'umità, la forza, il coraggio, la freddezza, l'organizzazione e lo spirito vincente.

L'Intelligenza perchè è importante pensare a quello che si deve fare in velocità;
L'Umiltà perchè è essenziale avere la voglia di sacrificarsi e di faticare per poter emergere non rimanendo una squadra normale;
La Forza di resistere, di reagire ad ogni errore, di non rinunciare mai, di continuare con lo stesso ritmo in difesa tenendo la stessa intensità in tutti gli uomini;
Il Coraggio di sfidare la paura, sapendo che l'ansia prima della gara fornisce energia positiva durante il gioco e che nessuna sfida è impossibile;
La Freddezza di non essere dominata dalla circostanze, prevedendole e se improvvise superandole con la forza del gruppo;
L'Organizzazione perchè si conosce e sa bene con precisione ciò che ogni singolo deve fare in qualsiasi momento;
Lo Spirito Vincente per chè non si stupisce di sbagliare o di subire, ma di non reagire. Il successo in una gara è l'insuccesso rovesciato e la SQUADRA SUPER sa rovesciare le situazioni negative e quanto più è colpita duramente e tanto più lotta aspramente.

E' certamente meglio morire in piedi che vivere in ginocchio.

LA DIFESA - Principi Generali

Sacrificarsi in difesa significa VINCERE!
Stare bassi sulle gambe e alti con la testa
"Tenere" gli 1 contro 1
"Fintare" sull'attaccante con palla dando pochi punti di riferimento
"Indirizzare" verso la mano debole e in zone meno pericolose
"Attaccare" un avversario in difficoltà
Non mollare mai... c'è sempre la possibilità di subire uno sfondamento
"Costringere" ad uno smarcamento più difficile del solito
Nelle collaborazioni aiutarsi con la voce e con le mani
Sui blocchi pari altezza: cambio difensivo
Sui blocchi di diversa altezza: aiuto e recupero
Sulle penetrazioni perimetrali, aiutare BUMP, "togliendo il tempo"
Sugli scarichi alzare sempre un braccio recuperando forte
"Buttarsi" sulle palle vaganti
Ad ogni tiro corrisponde un tagliafuori
Capire le qualità del mio attaccante diretto
Capire le qualità della squadra avversaria

SISTEMA DIFENSIVO

Difesa "furba" metà campo - "Tenere"
non farsi battere mai 1 contro 1 - tenere
aiutare con le gambe ad un passaggio di distanza - togliere il tempo cercando la palla
recuperare in caso di scarico
sul recupero alzare un braccio dando l'impressione di potersi farsi battere, poi contenere
leggere il piede perno dell'avversario
su partenze sempre similari, buttarsi una volta per cercare la palla
mantenere equilibrio e faccia davanti alla palla
non concedere cambi di mano frontale troppo facili
spezzare il ritmo dei giochi avversari con iniziativa sui passaggi perimetrali
con palla pivot basso, buttare sul fondo
da dietro aiutare sulla virata raddoppiando - gli altri dentro
quando parte un tiro tutti un passo verso il proprio attaccante
sulle penetrazioni dirette con aiuto del lungo, scalare per il tagliafuori

Difesa forte tutto campo - "Insieme"
solo quando si fa canestro o su una rimessa da fondo
solo per brevi periodi con molta intensità
trend della gara già in possesso
chi marca la rimessa va a raddoppiare quando l'attaccante palleggia
i raddoppi arrivano solo da dietro le spalle, mai frontali e quasi mai in mezzo al campo
l'attaccante con palla non deve uscire dal raddoppio, abbassando la testa e non cambiando lato in palleggio ma tenendo cmq la palla vicino alla riga laterale
il difensore più vicino scala su quello che ha fatto la rimessa
il quarto difensore scala sul terzo attaccante
il quinto difensore rimane dietro senza uscire troppo e marca due attaccanti
anticipare i passaggi facili e rubare sui lanci lunghi o passaggi a parabola
se battuti correre tutti dentro l'area velocemente
il lungo nel 2 contro 1 protegge il pitturato e concede tiri dal perimetro

Difesa forte tutto campo - "Solo"
difesa a uomo tutto campo fintando molto mettendo più aggressvità della difesa furba
ci si può scambiare l'uomo con raddoppi frontali
chi la palla aggredisce con finte indirizzando
usare la linea di metà campo come alleato per cercare
all'attaccante con palla non è permesso di ragionare troppo, si aggredisce
anticipo forte sui primi ricevitori
in aiuto a due passaggi di distanza

SISTEMA OFFENSIVO

CONTROPIEDE - Principi generali
tutto quello che elenchiamo qui, nasce solamente se si è difeso forte
passare la palla sempre avanti ai compagni liberi altrimenti palleggiare
rimbalzo difensivo, lancio lungo, conclusione
rimbalzo difensivo, un palleggio lancio lungo, conclusione
rimbalzo difensivo, apertura, lancio lungo, conclusione
rimbalzo difensivo, apertura, apertura, conclusione
rimbazlo difensivo, apertura, palleggio, conclusione
cercare lo spazio migliore dove posizionarsi per ricevere
correre in cinque
se non si trova subito il tiro, "Arriva!" il lungo
se non c'è conclusione, ribaltare entrando nel gioco
eventualmente per situazione particolari, creare uno schieramento

L’ATTACCO - Principi Generali

Ritmo: sempre contropiede (velocità verticale); cercare di controllare il ritmo delle gare (capacità di andare piano quando si deve – break a sfavore, più azioni confusionarie…)
Organizzazione: movimenti semplici, ma efficaci, leggere la difesa, priorità; tutti sanno cosa devono fare, anche se il gioco va fuori dai giochi o dalla continuità; dare delle priorità sia all’interno dei giochi, sia in un situazioni di confusione.
Libertà e praticità: sfruttare le occasioni più ghiotte muovendosi tanto senza palla;
Continuità: tenere durante l’azione una velocità d’esecuzione elevata, anche se in particolari momenti è possibile sfruttare anche il fatto di andare piano per poi accelerare di nuovo.
Equilibrio: mantenere un equilibrio tra rimbalzo offensivo e copertura del contropiede.

OBIETTIVO OFFENSIVO:
a) tiro appoggiato al tabellone
b) tiro da tre-quattro metri
c) tiro da tre punti non marcato
d) evitare i tiri nella terra di nessuno (un metro dentro la linea da tre)
e) stessa responsabilità di tiro tra i giocatori perimetrali e quelli interni

DA EVITARE:
a) evitare l'abuso delle penetrazioni
b) limitare l’uso del palleggio
c) limitare i secondi in cui un giocatore tiene la palla in mano

SISTEMA OFFENSIVO:

- Schieramento iniziale 5 fuori (per udner 17 e under 19 schieramenti diversi durante l’anno)
- Si gioca in continuità
- Chi passa la palla si allontana
- A due passaggi dalla palla si taglia forte verso il canestro (dai e vai a tre)
- Chi è a più di due passaggi dal pallone rimpiazza nelle zone libere
- Chi riceve il primo passaggio oltre a guardare eventuali errori del proprio difensore, da la priorità al taglio dall’altro lato, poi ribaltamento
- Dopo il ribaltamento (in base alle categorie di gioco) ritaglio o blocco cieco.
- Chi blocca cieco si apre per ricevere.

giovedì 10 aprile 2008

FASE INTERREGIONALI UNDER 17 ECCELLENZA

ECCO LE PREVISIONI PER BARLETTA

A pochi giorni dalla fase interregionale per la categoria Under 17 d'eccellenza con la disputa degli spareggi per l'accesso alla Finali Nazionali di Barletta proverò a fare una previsione sulle gare in questione.

Interzona 1 - Consandolo (FE)
1) Comark Bergamo (Lombardia 1)
2) Moncalieri (Piemonte 2-Liguria 2)
3) Conegliano Hesperia (Veneto 2)
4) Porto Torres (Sardegna 1)

Interzona 2 - Piombino (LI)
1) Aurora Desio (Lombardia 2)
2) Scavolini Pesaro (Marche 1)
3) Maddaloni (Campania 3-Puglia2)
4) Granarolo Genova (Liguria 1)

Interzona 3 - Termoli
1) Virtus Bologna (Emilia 1)
2) Lottomatica Roma (Lazio 2)
3) Partenope Napoli (Campania 2)
4) Potenza - Calabria 1 (Basilicata 1-Calabria 1)

Interzona 4 - Fasso (VE)
1) Montepaschi Siena (Toscana 1)
2) Fortitudo Bologna (Emilia 3)
3) Perugia (Umbria 1)
4) Friuli 2 (Fanin Trieste)

Interzona 5 - Poppi (AR)
1) Benetton Treviso (Veneto 1)
2) Eldo Napoli (Campania 1)
3) Whirlpool Varese (Lombardia 4-Trento)
4) Pescara-Teramo (Abruzzo 1)

Interzona 6 - Monte di Procida
1) Virtus Siena (Toscana 2)
2) Stella Azzurra Roma (Lazio 1)
3) Brindisi (Puglia 1)
4) Ragusa (Sicilia 1)

Interzona 7 - Vado Ligure
1) Reggio Emilia (Emilia 2)
2) Alfa Omega Ostia (Lazio 3-Toscana 4)
3) Pall. Biella (Piemonte 1)
4) Pesaro 92 Falco (Marche 2)

Interzona 8 - Bolzano
1) AJ Milano (Lombardia 3)
2) Snaidero Udine (Friuli 1)
3) Crabs Rimini (Veneto 3-Emilia 4)
4) Pistoia (Toscana 3)

previsioni provvisorie...

lunedì 7 aprile 2008

DALLA PREALPINA DI LUNEDI' 7 APRILE 2008

NOVITA' DOA SUI CAMPIONATI GIOVANILI

Artcolo tratto dall'inserto sportivo della Prealpina
Giovanili, cambia la seconda fase dell’Under 19 Open


Qualche novità "sostanziosa" anche per quanto riguarda la "divisione" delle categorie giovanili per quanto riguarda le DOA 2008/2009. Invariate ovviamente le annate la cui programmazione era stata già mutata due anni fa andando "a regime" lo scorso anno, cambia invece la formula del campionato Under 19 Open, dove accogliendo la richiesta dei responsabili dei settori giovanili di serie A è stata aumentata la durata della fase interzona interregionale per aumentare il livello di competitività delle partite laddove in molte regioni - non però in Lombardia - ci sono divari troppo "schiaccianti" tra chi recluta e chi no (resta però da capire per quale motivo le esigenze pur importanti di poche società debbano prevalere senza possibilità di confronto rispetto a quelle della moltitudine dei club di base, ma tant’è...).

La prima "tranche" regionale dovrà infatti terminare entro il 20 gennaio, mentre i gironi della seconda fase saliranno da sei ad otto partecipanti, anche se per limitare le trasferte troppo lontane si dovrebbe ricorrere ad un criterio di vicinorietà geografiche "mischiando le forze" con le regioni limitrofe.

La ricaduta diretta di tutto ciò sarà una prima fase lombarda dove le 12 squadre al via verranno suddivise in gironi da 6 che termineranno già a fine novembre, "promuovendo" le prime tre ad una seconda fase ancora "locale" con altre sei partite di andata e ritorno contro le formazioni non ancora incontrate.
L’aspetto positivo di tutto ciò è che i posti per la seconda fase riservati alla Lombardia dovrebbero salire appunto da 4 a sei squadre, mentre chi non si qualificherà per la fase nazionale avrà comunque la garanzia di proseguire nel cammino sia pur nell’ambito di una fase di consolazione.

Confermato il divieto dell’utilizzo della difesa a zona esteso anche alla categoria Under 14 e non più solo all’Under 13 (resta poi da vedere se "chi di dovere" col fischietto è in grado di valutare questo aspetto tattico...).

Respinto l’ultimo assalto delle società "di provincia" - capitanate dal solito Andrea Schiavi - di rilanciare le finali nazionali anche la categoria Under 14, "soppresse" per il secondo anno di fila pur con la formula della possibilità di un patrocinio Fip per una manifestazione non ufficiale a carattere interregionale come avviene già sotto molti aspetti per il circuito Minibasket PSG. Dell’istanza si riparlerà comunque in occasione della prima riunione del Comitato Settore Giovanile Fip nell’ottica di reinserire un appuntamento su scala nazionale a partire dall’annata 2009/2010.

DALLA PREALPINA DI LUNEDI' 7 APRILE

NOVITA' DOA 2008-2009 CAMPIONATI NAZIONALI

Disposizioni Organizzative Annuali 2008/2009
Istruzioni per l’uso


Ecco un piccolo "estratto" delle DOA per il prossimo anno approvate sabato dal consiglio federale in attesa della diffusione presso le società attesa nel giro di qualche settimana.

SERIE B1 – Cambierà denominazione in “A dilettantistica” con trasformazione in società sportive dilettantistiche senza scopo di lucro entro il 30 giugno 2009. Già dal prossimo anno ci saranno adempimenti burocratici relativi alla sottoscrizione dei contratti con i giocatori in vista dell’introduzione di un vero e proprio "salary cap" da fissare insieme con la Giba votato dai club di LNP per regolamento interno. Le DOA stabiliscono invece l’obbligo dell’iscrizione a referto di quattro Under obbligatori (due nati nel 1986 e seguenti e due nati nel 1988 seguenti), aumentando di uno la quota minima del 2007/2008: sarà il primo passo verso la trasformazione del primo campionato dilettantistico in campionato “propedeutico” votato alla crescita dei giovani, con l’aumento di un Under per ogni annata sportiva (cinque nel 2008/2009, sei nel 2009/2010) fino ad arrivare al limite di sette giovani (quattro Under 23 e tre Under 21) nel 2010/2011 in corrispondenza con l’entrata a regime dello svincolo a parametro per tutti i giocatori e non più solo per i 21enni dal 1985 in poi.

Sotto l’aspetto della formula si parte dai classici due gironi da 14 squadre ciascuno. L’ultima elaborazione proposta dai dirigenti LNP prevede che al termine della regular season di 26 partite si formano sette “mini-gironi” da quattro squadre ciascuna secondo le posizioni di classifica “mischiando” i gruppi originali (prima e seconda; terza e quarta; quinta e sesta; settima e ottava; nona e decima; undicesima e dodicesima; tredicesima e quattordicesima). Al termine delle ulteriori sei partite la vincente del gruppo 1 è promossa direttamente in LegAdue fregiandosi del titolo di campione d’Italia Dilettanti; le squadre piazzate dal secondo al diciassettesimo posto sommando i punti ottenuti tra le prime 26 giornate e i 6 ulteriori turni della seconda fase parteciperanno ai playoff “incrociati” tra gironi di partenza per determinare la seconda promozione tra i professionisti. L’ultima classificata del girone numero 7 retrocederanno direttamente in B2, mentre le formazioni piazzate dal diciottesimo al ventisettesimo posto disputeranno i playout. Ma nel "supplemento di lavori" imposto dall’impasse del consiglio federale sulle situazioni alternative (ancora possibile l’ipotesi delle 40 partite con poule promozione per le prime 7 e poule retrocessione per le ultime 7 "incrociando" i gironi dopo i 26turni "regolari") ci sono ancora varie ipotesi allo studio, tra le quali la conferma dell’attuale formula nella più classica delle scelte sul mantenimento dello "status quo": in ogni caso ultima parola al Settore Agonistico che dovrebbe esprimersi nei prossimi giorni. L’unica certezza acquisita è che nelle serie playout la squadra meglio piazzata giocherà la prima partita in casa.

SERIE B2 - La neo-denominata "B dilettantistica" avrà l’obbligo minimo di tre Under obbligatori a referto (uno in meno rispetto allo scorso anno): nel dettaglio due giocatori nati nel 1986 e seguenti e un nato nel 1988 e seguenti. L’obbligo della trasformazione della ragione societaria dovrebbe scattare in questo caso entro il 30 giugno 2010, Anche in questo caso la formula è ancora da mettere a fuoco, pur con l’ampia possibilità di una conferma del "format" attuale con l’unica variazione relativa alla retrocessione diretta in C1 dell’ultima classifica "regolare" e alla chiusura anticipata della stagione per la nona.

SERIE C1 - C dilettantistica mantenuta a 16 squadre con la formula attuale "perfetta", respingendo l’assalto dei comitati regionali che volevano l’aumento delle promozioni dalla C2 e la crescita a 4 delle "discese" da ogni girone (invece rimarranno tre, una diretta e due ai playout). Sul fronte dei giovani obbligatori regole analoghe alla B2 scendendo da 4 a 3 Under (due 23 e un 21).

MERCATO - Giro di vite assai impegnativo per quanto riguarda il periodo dei trasferimenti suppletivi. Possibile soltanto un rinforzo "correttivo" (lo scorso anno erano due dopo la "dead-line" ordinaria) dopo la chiusura del mercato normale fissata al 31 agosto, e soltanto nel corso della settimana a cavallo tra fine girone d’andata e inizio ritorno. Passi limitare gli eccessi fuori luogo delle ultime stagioni, ma forse così si è passato da un estremo all’altro facendo un passo indietro ventennale...

domenica 6 aprile 2008

LORENZO GERGATI NELLA GARA A TREVIGLIO

UNA CARRIERA COSTRUITA PER GIOCARE A BASKET


Questa sera ho rivisto Lorenzo giocare dal vivo dopo qualche anno. Ammetto subito: una bella emozione.

Ho allenato Lorenzo per cinque lunghi anni della sua giovinezza, e di fatto anche della mia. Ho subito capito dopo pochi allenamenti nel pallone della Robur delle qualità di questo ragazzino appassionato di basket con l'argento vivo addosso. Ho cercato di assecondarlo nella sua crescita. Ho provato a dargli gli strumenti per crescere tecnicamente non perdendo però di vista la sua forte personalità. Più volte ho gioito per le sue numerose belle imprese, soffrendo anche per i momenti più difficili. Da giovanissimo capitava spesso (sopratutto giocando con i più grandi) di vederlo in lacrime per i falli che subiva o per le botte che prendeva... ma le lacrime in campo con la palla in mano e con una azione successiva da risolvere sono stati il miglior modo di forgiare un carattere che questa sera ho riconosciuto adulto e maturo. Sono felice per te Lorenzo. Sono felice anche un po' per me...

Sono felice perchè solo lui può sapere quanti sacrifici ha dovuto sopportare per arrivare a ottimi livelli. Solo lui può veramente sapere le ore di palestra supplementari per affinare la tecnica, per superare i problemi fisici o comunque per avere una marcia in più rispetto agli altri.

Ecco il perchè di questo post. Ecco perchè ci tengo a rendere pubblica una bella storia di sport. So che in molti leggeranno queste righe. Lo fanno anche molti dei ragazzi che alleno quest'anno o che ho allenato nel passato e che farebbero di tutto per arrivare al suo livello. Ecco sappiate che arrivare li significa aver fatto tante cose e molte decisive, come allenarsi duramente per molte ore, crescere fisicamente con un potenziamento muscolare determinante per certi livelli oppure dare impulsi importanti alla propria mente creandosi obiettivi ben definiti.

Ecco tutto questo è la storia di Lorenzo, rivisto questa sera dopo tanto tempo.

Ho poututo vedere all'opera Lollo nella gara casalinga di Treviglio contro Lumezzane. La partita è stata vinta da Treviglio di quattro lunghezze e Lorenzo dopo un inizio di partita davvero esaltante ha chiuso con delle statistiche importanti, anche se il pupillo numero uno del sottoscritto, è stato impiegato nell'inusuale ruolo di playmaker (vista l'assenza di Tanfoglio) anzichè quello più consono di guardia.

Lascio stare la partita di questa sera e quanto accaduto nel finale del match che non m'interessa particolarmente. Volevo però prendere spunto dalla bella partita di Lorenzo a Treviglio per spendere due parole sulla "persona" Lorenzo Gergati e sul modo di poter programmare una vita da giocatore.

Ho allenato Lorenzo dall'età di 11 anni fino ai 16, seguando in tutto e per tutto il suo iter nei campionati giovanili. Prima alla Robur et Fides e poi con il nostro passaggio alla Pallacanestro Varese, anche sull'altro colle di Varese.

Alla Robur appena uscito dal minibasket Lorenzo giocava già con quelli di un anno più grandi e spesso faceva "il mazzo" a molti di quelli dell'83, compreso suo fratello Tommaso. La stirpe è di quelle giuste avendo il papà Piero, evoluito per diversi anni nella massima serie.

Le prime apparizioni nei vari campionati open sono notevoli. Alla Robur con il suo compagno Matteo Gualco (altro figlio di ex giocatore) la coppia di piccoli targati Robur ne combina davvero di tutti i colori, in campo e fuori. Il passaggio alla Pallacanestro Varese insieme a Moraghi, Cola, Hendricks, Manzo, Lavit e appunto i fratelli Gergati (c'è anche Francesco il più giovane) è di quelli da copertina.

Lorenzo viene inserito nel gruppo di quelli dell'83 che naturalmente alleno io con ottimi risultati. Quell'anno vinse Milano tre in Lombardia, ma nella gara a Basiglio contro la squadra allenata di Basin (adesso a Desio) Lorenzo diede il meglio.

Nel gruppo 84 invece c'è terreno fertile di buoni giocatori. Jack Uccelli, Federico Ponchiroli e Francesco Riva formano una bel gruppetto di gente con gli attributi. Si perde il titolo regionale con Milano, ma le speranze sulle individualità sono alte. Nell'anno successivo le finali nazionali a Pesaro rappresentano un obiettivo alla portata. E in effetti ci qualifichiamo proprio per le finali Under 15 (allora Allievi). Peccato che per Lorenzo proprio qualche giorno prima di raggiungere Pesaro, durante una delle gare del Trofeo Giove a Monza, il nostro Lollo sia incappato in uno degli infortuni più brutti e devastanti a cui ho assistito in diretta.

Terzo tempo classico su una palla recuperata e caviglia sfasciata in meno di un nano secondo sulla ricaduta solitaria sul terreno di gioco. Una vera e propria sfortuna recuperata soltanto dopo qualche mese di gesso oltre che una operazione di riduzione ossea comunque rischiosa.

Ecco da quell'episodio davvero sfortunato (ammetto di aver pianto per diversi minuti durante la prosecuzione dell'incontro con Lorenzo portato via in ambulanza) nasce si può dire la seconda vita sportiva di Lollo.

Il recupero fisico e tecnico è stato ben curato e grande è stata la determinazione messa in campo da Lollo che di fatto mi ha veramente colpito. Da quel momento, da quel recupero, da quella difficoltà a mio parere Lorenzo ha tirato fuori il meglio di sè diventando di fatto già un giocatore. Per volontà, per determinazione, per attitudine da quel momento la sua ascesa è stata un moto inarrestabile.

Dopo le annate Cadetti e Juniores con due scudetti cuciti sul petto, di cui uno con la nomina come migliore giocatore delle finali, le prime squadre del Campus (in B/2 a soli 17 anni da protagonista) e della Robur et Fides sono state la migliore esperienza per fare un po' di gavetta.

Poi la chiamata in serie A a Biella e dopo due stagioni quella successiva di Pavia con un ruolo da protagonista. Ecco la strada che porta al successo. Qualche mese di stop dopo lo sfortunato epilogo dei play-off promozione tra Pavia e Pesaro e il ritorno al basket giocato e Lumezzane.

E siamo arrivati velocemente a questo pomeriggio, all'abbraccio che mi ha voluto riservare all'incontro al palazzetto, agli sguardi di approvazione durante le azioni più importanti della gara ai saluti finali del post partita anche se con l'amarezza di una sconfitta.

Ma nemmeno la più bruciante delle sconfitte potrebbe intaccare di un solo centimetro tutto quello che è stato vissuto insieme per diventare quelli che siamo diventati.

"Grazie Lorenzo di essere stato un mio giocatore. Grazie di esserlo anche se non ti alleno più. Grazie di essere te stesso nel migliore dei modi."

CONSIGLIO FEDERALE DEL 4-5 APRILE

NESSUNA SORPRESA. TUTTO CONFERMATO!


Si è svolta nel pomeriggio di venerdì 4 Aprile 2008 la seduta del Consiglio Federale per l'approvazione delle Disposizione Organizzative Annuale per la prossima stagione e di sorprese purtroppo non ce ne sono state.

Nemmeno l'ultimo tentativo di ripristino delle Finali Nazionali Under 14 non ha portato esiti positivi. Purtroppo anche la proposta arrivata dal numero uno della FIP Fausto Maifredi (durante la discussione sulle DOA) su nostra indicazione non ha avuto esito positivo. La frase che insieme a un paio di rappresentanti del circuito PSG (De Franceschi - Di Lorenzo) avevamo proposto d'inserire era questa: “La Federazione si riserva la possibilità di organizzare o patrocinare una manifestazione che vedrà coinvolte le società vincenti i rispettivi campionati regionali”. Ci sembrava comprensibile da parte di tutti che una frase del genere avrebbe lasciato aperto una porta verso una iniziativa che in molti richiedono come prioritaria (Varese, Pesaro, Rimini, Venezia, Padova, Caserta, Lecce, Bergamo, Moncalieri, Milano... solo per citare alcune delle città che hanno dato parere favorevole). L'appoggio però sia del Presidente Federale che di Eugenio Crotti (Presidente Veneto) non è bastato però contro il giudizio totalmente negativo da parte di Cardullo che ha fatto pesare il parere anche del Direttivo Settore Giovanile, oltre quello dei responsabili di settore giovanile di Serie A.

Quindi nulla da fare anche questa volta. Proposta bocciata.

A questo punto mi sorgono due quesiti spontanei rispetto a questa bocciatura:
1) mi fa ridere Cardullo che da una parte esprime parere totalmente sfavorevole per il ripristino delle Finali Nazionali Under 14 per poi sul sito istituzionale del Settore Giovanile FIP e cioè www.minibasket.org pubblicizza e dispensa il patrocinio della FIP per le finali nazionali ad inviti che il circuito PSG organizzerà ad inizio luglio a Porto san Giorgio (nella foto pagina del sito minibasket.org che parla di queste finali);
2) mi fanno ridere tutti quelli che facendo parte della commissione attività giovanile dichiarano ogni volta che gli si critica sulle loro decisioni che non sono loro gli ultimi a decidere ma che ad avere l'ultima parola è il Consiglio Federale. Poi di fatto quando si arriva al Consiglio Federale nessuno dei presenti pensa di poter cambiare le carte in tovola rispetto alle decisioni prese dalle varie commissioni, per non entrare nel merito di decisioni che dovrebbero essere prese appunto dagli esperti della verie commissioni.

La cosa è quantomeno significativa.

Andiamo avanti.

VUOI L'INTER A CASA TUA... BASTA DIRLO!!


L'Inter a Bergamo... naturalmente sono passati sotto casa a trovarmi con il loro piccolo pullman!! Eccoli!!

Sulla sinistra Materazzi...