Roosters Varese-Kinder Bologna 85-77 (42-31)
ROOSTERS: Marabini 1, Manzo 8, Prestililippo 8, Masini, Remonti, Anselmi 12, Castelli 32, Lavit, Pellegrini, Nalesso, Borello 13, Canavesi 10. All. Schiavi
KINDER: Casini 7, Mini, Vecchi 34, llanuzzi, Bellinelli 12, Vitali 7, Bettoli, Telich 1, Pochos 3, Serra 2, Di Filippo 4, Metti 4. All. Milli
Viaggiano a passa sicuro verso uno “storico” scudetto i piccoli Roosters di Andrea Schiavi che nell’atto conclusivo delle finali di Bormio iscrivono i loro nome nella prima edizione del campionato nazionale riservato alla categoria Ragazzi (nati nel 1986). Varese inaugura dunque l’albo d’oro aggiudicandosi il diritto di proseguire sul cammino delle selezioni europee per la Coppa Bam al termine di una partita praticamente perfetta sul fronte offensivo, con un eloquente 9 su 17 da 3 che dà l’esatta misura dello spumeggiante talento offensivo a disposizione di Andrea Schiavi nelle pieghe di un gruppo dove - per limiti fisici o atletici già evidenti non ci sarà probabilmente nessun nuovo Rusconi o Andrea Meneghin, ma dove la capacità di giocare un basket frizzante e redditizio rispecchia certamente la capacità degli istruttori di infondere qualità tecniche e passione ai piccoli Roosters.
E alla fine Varese ha saputo rispettare il pronostico che vedeva favorito il gruppo di Andrea Schiavi, capace di superarsi a livello regionale battendo in quella che probabilmente è stata la ‘vera” finale il promettente groppe dell’Halifax Milano ed interpretando nel migliore dei modi il clima sempre particolare delle partite senza appello nelle finali di Bormio.
I piccoli Roosters hanno vinto giocando il basket di maggior qualità nel novero delle otto finaliste, mostrando il fulgido talento offensivo di Edoardo Castelli (votato come MVP delle finali viaggiando a 25,4 punti di media con il massimo dei 32 punti realizzati proprio nell’atto decisivo della stagione stagione) che ha però sempre trovato supporto in un collettivo valido ed assai affiatato in ogni elemento. La finale contro la Kinder è stata, praticamente una formalità per i ragazzi di Schiavi, che sin dall’avvio hanno imposto la legge del loro attacco ‘atomico’ (23-14 il parziale del primo quarto) trovando triple importanti anche dai mezzi lunghi di grande utilità come Mattia Borello (3 bombe a segno in finale di cui quella del definitivo più 13 alla fine del terzo quarto) ed Antonio Prestifilippo.
I Roosters hanno così condotto con margini rassicuranti attorno alla decina di lunghezze, con la presenza a centro area di Canavesi che ha acceso spesso il motore del frizzante contropiede varesino e la pressione esercitata dai piccoli che ha permesso ai biancorossi di spingere costantemente sull’ acceleratore. Poi Varese ha retto l’urto del forcing della Kinder nel terzo quarto di gioco ed infine ha iniziato a preparare la grande festa finale per un titolo che nel quadro complessivo di una stagione 99/2000 lontana dalle attese a lotti i livelli, regala un segnale importante di inversione di tendenza per tutto l’ambiente biancorosso.
Sarà anche state uno ‘scudetto ampiamente previsto’ come molti commentavano dopo la vittoria ai supplementari contro Milano nell’epica finale regionale giocata al Leone XIII (quella sì che è stata un’impresa), ma la genuina esplosione di gioia provata nel vedersi sul trono d’Italia resterà probabilmente per sempre nella testa di staff tecnico, ragazzi e genitori.
Articolo tratto dalla Prealpina del 10 luglio 2000