Mi batto ormai da anni (inutilmente tra l'altro) per far passare il concetto che non sempre chi ha la tessera di allenatore nazionale sia più bravo e preparato di chi invece ha solo la tessera di allenatore di base o di allenatore.
Lotta chiaramente inutile perchè in un sistema dove al vertice (Consiglio Direttivo del CNA) non sono rappresentati tutti gli allenatori, ma solo parte di essi è difficile predisporre norme e regole che agevolino il lavoro di tutti.
Infatti della DOA 2009-2010 come un fulmine a ciel sereno ecco lo stralcio inquitante:
RESPONSABILE SETTORE GIOVANILE
Nell'ottica del miglioramento e della valorizzazione dei settori giovanili, si inserisce, a partire dalla stagione sportiva 2009/2010, la figura di un responsabile di settore giovanile con tessera di Allenatore Nazionale che lavori esclusivamente con i giovani e non con la prima squadra.
Nei Campionati Professionistici e nel Campionato di serie A Dilettanti l’istituzione del Responsabile del Settore Giovanile è obbligatoria già dall’anno sportivo 2009/2010, mentre nel Campionato di A1 femminile l’obbligo partirà dall’anno sportivo 2010/2011.
Campionati professionistici: tesseramento gare in esclusiva per squadre giovanile, impossibilità di inserimento nella lista N della prima squadra.
Serie A dilettanti e serie A1/F: tesseramento gare in esclusiva per squadre giovanile e impossibilità di inserimento nella lista N della prima squadra.
Per la stagione 2010/2011 e seguenti, dopo la sperimentazione e la riforma dei campionati, sarà valutata l’ipotesi di inserirlo gradualmente in tutti i campionati.
Questa regola introdotta nella DOA del Responsabile del Settore Giovanile che deve avere la tessera di allenatore nazionale, è un'altra bella trovata per mantenere un autopotere di nomina proposta e votata dai soliti "Baroni del Basket" che cercano a tutti i costi di mantenersi contratto e stipendio garantito anche in un periodo di crisi economica come quello di questo ultimo periodo.
Naturalmente sfido il Consiglio Federale a giudicare l'iniziativa (sperimentata nella stagione in corso) non idonea per il futuro. Che ridere...
Ah, piccolo problema. Nelle DOA non viene specificata la sanzione per chi non ottempera alla regola... quindi aspettiamoci di tutto.
domenica 6 settembre 2009
FINALE A SORPESA PER I PUNTI PAO UNA BUFALA GRANDE COME UNA CASA
Ci hanno fatto un mazzo così nel corso di questi ultimi tre anni con l'acquisizione dei punti PAO per tutti gli allenatori in Italia. Sembrava che il movimento dei coach con questa grande iniziativa (su disposizione CONI) avesse risolto gran parte dei problemi che la attanagliavano. Sia a Carlo Recalcati che a Gaetano Gebbia (di fatto i fautori e promotori dell'iniziativa) gli s'illuminavano gli occhi a parlare di Programma di Aggiornamento Obbligatorio. Allenatori pronti a tutto pur di conquistare i punti necessari all'acquisizione della tessera gara dell'anno successivo, gente disposta a macinare chilometri in giro per l'Italia alla ricerca di riunione tecniche pur di raggiungere gli agognati punti PAO...
Insomma per la prima volta, la FIP in prima battuta e il CNA in seconda parevano aver imboccato la strada del rigore e del migliormamento del movimento.
Invece ad un certo punto durante questa ultima calda estate cosa succede? A pochi giorni dalla fine del primo periodo dei PAO (settembre 2007 - settembre 2009) vengono pubblicate delle considerazioni del nuovo Presidente del CNA Giovanni Piccin di cui riporto qualche stralcio un po' sibilline:
In relazione alle richieste pervenute circa la necessità di spiegazioni sulle modalità di chiusura del Programma di Aggiornamento Obbligatorio dell’ultimo biennio, ritengo necessario puntualizzare alcuni importanti aspetti che hanno portato alle decisione deliberate.
1. l’aggiornamento introdotto a livello nazionale nell’anno 2007 deve considerarsi sperimentale, quindi perfettibile sia nella modalità che nell’applicazione; (mmm...)
3. si è ritenuto prevenire le possibili richieste di deroga per assecondare indiscriminatamente gli inadempienti; (ma come... ci siamo fatti un mazzo così... inadempienti!!)
8. si è ritenuto applicare una sanzione amministrativa non indiscriminata, ma ai soli soggetti che hanno dimostrato la volontà di aggiornarsi con un numero minimo di crediti, senza peraltro aver potuto completare il percorso di aggiornamento per vari ed a volte plausibili motivi; (validi e plausibili motivi...)
9. ritenere la sanzione amministrativa non un mero ritorno economico, ma l’evidenziazione di una diversità di rapporto verso coloro che non hanno rispettato le regole;
Convinto di aver operato al meglio nei confronti del movimento rimango, unitamente ai componenti del Consiglio Direttivo, a disposizione degli iscritti e del movimento in generale per migliorare operativamente la struttura del CNA.
Cordiali saluti
Giovanni Piccin
Quindi tutto quanto detto sull'importanza legata al miglioramento della categoria grazie alle riunione obbligatorie di aggiornamento era pure falsità? Quindi tutto il castello legato ai crediti obbligatori adesso si riduce sempicemente ad una tassa da pagare?
Rimango sconcertato.
A presto.
In allegato le considerazioni del Presidente del CNA Piccin in versione integrale
Tutto o quasi una questione di soldi
Interessante lettera dal Piemonte
Interessante lettera dal Veneto
Insomma per la prima volta, la FIP in prima battuta e il CNA in seconda parevano aver imboccato la strada del rigore e del migliormamento del movimento.
Invece ad un certo punto durante questa ultima calda estate cosa succede? A pochi giorni dalla fine del primo periodo dei PAO (settembre 2007 - settembre 2009) vengono pubblicate delle considerazioni del nuovo Presidente del CNA Giovanni Piccin di cui riporto qualche stralcio un po' sibilline:
In relazione alle richieste pervenute circa la necessità di spiegazioni sulle modalità di chiusura del Programma di Aggiornamento Obbligatorio dell’ultimo biennio, ritengo necessario puntualizzare alcuni importanti aspetti che hanno portato alle decisione deliberate.
1. l’aggiornamento introdotto a livello nazionale nell’anno 2007 deve considerarsi sperimentale, quindi perfettibile sia nella modalità che nell’applicazione; (mmm...)
3. si è ritenuto prevenire le possibili richieste di deroga per assecondare indiscriminatamente gli inadempienti; (ma come... ci siamo fatti un mazzo così... inadempienti!!)
8. si è ritenuto applicare una sanzione amministrativa non indiscriminata, ma ai soli soggetti che hanno dimostrato la volontà di aggiornarsi con un numero minimo di crediti, senza peraltro aver potuto completare il percorso di aggiornamento per vari ed a volte plausibili motivi; (validi e plausibili motivi...)
9. ritenere la sanzione amministrativa non un mero ritorno economico, ma l’evidenziazione di una diversità di rapporto verso coloro che non hanno rispettato le regole;
Convinto di aver operato al meglio nei confronti del movimento rimango, unitamente ai componenti del Consiglio Direttivo, a disposizione degli iscritti e del movimento in generale per migliorare operativamente la struttura del CNA.
Cordiali saluti
Giovanni Piccin
Quindi tutto quanto detto sull'importanza legata al miglioramento della categoria grazie alle riunione obbligatorie di aggiornamento era pure falsità? Quindi tutto il castello legato ai crediti obbligatori adesso si riduce sempicemente ad una tassa da pagare?
Rimango sconcertato.
A presto.
In allegato le considerazioni del Presidente del CNA Piccin in versione integrale
Tutto o quasi una questione di soldi
Interessante lettera dal Piemonte
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