sabato 25 ottobre 2008

SPUNTI DI RIFLESSIONE IMPORTANTI PUBBLICATI SUL SITO INTERNET A.L.A.I.P.


Interessante articolo apparso sul sito interent della Associazione Allenatori Laziali. Molte delle cose che vengono scritte trovano eco proprio su questo Blog, che oltre un punto di ritrovo per amici, vuole anche proporre riflessioni importanti.

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PROGETTO DI QUALIFICAZIONE NAZIONALE 2008-09
PROGETTO GAETANO GEBBIA: ANNATE 1994 E 1995

E’ stato presentato a Roma, nelle aule dell’Acqua Acetosa il Progetto di Qualificazione Nazionale (PQN) ai Referenti tecnici territoriali e ai Preparatori Fisici Territoriali. Il progetto è stato illustrato dal tecnico Gaetano Gebbia (responsabile del progetto) dando indicazioni su come realizzarlo a livello territoriale, in collaborazione con i Comitati Regionali Fip. Per il Settore Squadre Nazionali erano presenti Carlo Recalcati e Claudio Silvestri. Il PQN coinvolgerà non solo i ragazzi nati nel 1995, ma anche i giovani allenatori e i giovani arbitri. Non a caso il PQN mira a migliorare le sinergie con gli altri settori della Fip, il Cia, il Cna, il minibasket e i rapporti di collaborazione con le società. Il PQN avrà conclusione con il Trofeo delle Regioni del Gennaio 2010.

PROGETTO DI QUALIFICAZIONE NAZIONALE 2008/2009

Premessa
Il Progetto di Qualificazione Nazionale, per la stagione 2008/2009, viene ancora una volta modificato e sviluppato sulla base delle esperienze precedenti che, soprattutto a livello territoriale, hanno contribuito a definirne meglio obiettivi e modalità operative.
In particolare si vuole dare continuità ad un percorso che inizia con l’attività regionale e si conclude con il Trofeo delle Regioni.
Inoltre si vogliono migliorare le sinergie con gli altri settori della Federazione(CNA, CIA, SETTORE MINIBASKET) ed i rapporti di collaborazione con le Società, affinché si possa sviluppare un progetto comune che provi ad incidere sul movimento di base, attraverso il coinvolgimento e lo sviluppo, sia quantitativo che qualitativo, di tutti gli operatori del settore.

Obiettivi
Premesso che il Settore Squadre Nazionali Maschili Giovanili si propone, con tutta la sua attività, di contribuire alla formazione dei migliori giovani giocatori, offrendo loro opportunità di esperienze sia nazionali che internazionali e favorendone l’inserimento nelle squadre senior, non tralasciando di sottolineare inoltre come questo debba essere il vero e principale obiettivo della programmazione di ogni settore giovanile, il PQN vuole svilupparsi coerentemente con i suddetti enunciati.
Il Progetto di Qualificazione Nazionale vuole inoltre rappresentare l’occasione
attraverso la quale tutti gli operatori (giocatori, allenatori, istruttori, dirigenti, arbitri), possano interagire al fine di sviluppare la crescita del movimento di base promuovendo quelle iniziative che, attraverso il confronto e nel rispetto delle proprie competenze, sollecitino tutte le figure del settore a discutere e ad affrontare insieme le diverse problematiche connesse all’insegnamento della pallacanestro in ambito giovanile.
Tale finalità può essere perseguita solo se le varie componenti del movimento si muovono in sinergia, intervenendo sull’attività di base per favorire la crescita dei vari operatori.

Il Progetto di Qualificazione Nazionale si pone i seguenti obiettivi:
1. reclutare i giovani più interessanti su tutto il territorio nazionale sulla base di omogenei criteri di selezione;
2. sviluppare un programma di miglioramento tecnico rivolto a tutti i giocatori coinvolti nell’attività di reclutamento attraverso proposte tecniche e fisiche mirate ed occasioni di confronto a livelli progressivamente più alti.
3. contribuire, in accordo con il CNA ed il CIA, alla crescita di giovani allenatori e di giovani arbitri.


Per quanto riguarda l’attività di reclutamento, occorre precisare che il PQN è soltanto la prima parte di un percorso più lungo che continua negli anni successivi; difatti, per quanto l’attività sul territorio possa essere precisa ed attenta, ci saranno comunque giocatori che verranno reclutati successivamente.
A maggior ragione occorre sia valorizzata l’attività sul territorio attraverso il coinvolgimento dei vari operatori.

Durata del progetto ed annate di riferimento
Il Progetto di Qualificazione Nazionale 2008/2009 è rivolto ai giocatori nati nel 1994 e nel 1995 e si sviluppa in un arco di tempo di circa 16 mesi; vengono quindi coinvolte due annate, ognuna delle quali segue un proprio percorso.
L’annata 1994 ha iniziato nel settembre 2007 e terminerà con il Trofeo delle Regioni 2009; l’annata 1995 inizia nel settembre 2008 e concluderà con il Trofeo delle Regioni 2010.
Le esperienze precedenti dimostrano infatti che il percorso che inizia con tale età nel PQN sia funzionale agli obiettivi del SSN poiché si sviluppa attraverso le tappe successive fino alla prima competizione ufficiale europea, permettendo ai giocatori di vivere graduali esperienze di confronto senza definire premature ed inopportune scelte ma mantenendo sempre una ampia base di coinvolgimento.
Risulterebbe di conseguenza prematuro iniziare prima ed, altresì, tardivo iniziare dopo, privando i giocatori della possibilità di una graduale e controllata crescita.

Sinergie
Il Progetto di Qualificazione Nazionale si basa sulla sinergia fra il SSNM ed i Comitati Regionali e Provinciali sviluppandosi con interventi che coinvolgono le strutture periferiche.
Altrettanto importante la collaborazione con il CNA ed il CIA Nazionale, Regionale e Provinciale, in tutte le iniziative che coinvolgono gli allenatori e gli arbitri del territorio, in rispetto delle competenze dei settori.
Si ritiene altresì opportuno rendere partecipe del PQN anche il settore minibasket al fine di favorire la continuità del percorso di crescita dei giocatori.

Staff territoriali
Gli staff territoriali sono formati dal Referente Tecnico Territoriale, dal Preparatore Fisico Territoriale e da eventuali altri allenatori che vengono coinvolti, ad esempio, nelle singole province o zone in cui viene suddiviso il territorio.
Il Referente Tecnico Territoriale viene scelto dal Responsabile Tecnico Nazionale del PQN, scegliendo su una base di quattro allenatori che vengono segnalati dal ogni Comitato Regionale.
I requisiti di cui tener conto nell’individuazione degli allenatori sono:
- qualifica di allenatore o esperienza di settore giovanile o esperienza di formazione con il CNA o disponibilità di tempo sufficiente a seguire l’attività territoriale e partecipare agli incontri organizzati dal SSN (trofeo delle regioni
raduni interregionali – riunioni di programmazione)
- capacità di poter interagire con i propri collaboratori e con le società del proprio territorio.

Il Referente Tecnico Territoriale dura in carica un anno (dal 1° luglio 2008 al 30 giugno 2009) con possibilità di due taciti rinnovi; nell’ultimo anno verrà affiancato dal suo successore, anch’egli individuato secondo le suddette indicazioni.
Il Referente Tecnico Territoriale deve coordinare il lavoro dei propri collaboratori nonché gestire direttamente e con l’aiuto degli allenatori l’attività tecnica prevista su indicazione del Responsabile Tecnico del PQN.

Il compito del Referente Tecnico Territoriale risulta, di conseguenza, abbastanza impegnativo e sebbene possa gratificare l’essere coinvolti e diventare protagonisti di un progetto qualificante, tuttavia l’impiego di energie e di tempo deve essere riconosciuto anche attraverso altri incentivi, quali ad esempio l’esenzione dalla tassa CNA per la stagione successiva a quella per la quale si è prestata la propria opera.

Il Preparatore Fisico Territoriale viene scelto dal Comitato Regionale fra quanti
in possesso dei seguenti requisiti:
- qualifica di preparatore fisico (riconosciuta dal CNA)
- partecipazione agli aggiornamenti organizzati direttamente dal CNA
- disponibilità di tempo sufficiente a seguire l’attività territoriale

Il Preparatore Fisico Territoriale deve programmare l’attività di valutazione secondo le indicazioni del Responsabile della Preparazione Fisica del SSNM.
Anche per il PFT può essere previsto l’esenzione dalla tassa CNA.
Gli staff territoriali possono essere utilizzati dai Comitati Regionali e compatibilmente con la propria disponibilità, per sviluppare iniziative finalizzate al miglioramento dell’attività di base (richieste di società, interventi su altre annate, etc.).
In tutte le attività in cui vengono coinvolti gli staff territoriali (ed in particolar modo i referenti tecnici territoriali) occorre seguire le indicazioni tecnicodidattiche del SSNM.

Territorialità
Al fine di adattare il PQN alle peculiarità ed alle esigenze di ogni singola regione, ogni CR elaborerà un proprio progetto (Progetto di Qualificazione Territoriale) i cui obiettivi siano coerenti con quelli del PQN e nel rispetto della
programmazione dettata dallo stesso.
Nel PQT elaborato con il contributo del Referente Tecnico Territoriale e del
Preparatore Fisico Territoriale dovranno essere indicati:
- la composizione dello staff territoriale;
- le modalità di reclutamento (allenamenti, raduni provinciali, interprovinciali, tornei, etc.);
- le modalità di addestramento (allenamenti, one day camp, raduni, etc.);
- la tempistica;
- le strutture utilizzate.

Fasi del progetto
L’attività proposta in ogni singola fase, anche se con modalità e tempi differenti, dovrà sempre tenere conto degli obiettivi del progetto

Per l’annata 1995

PRIMA FASE (da settembre 2008 a dicembre 2008)
Gli staff territoriali devono monitorare i giocatori nati nel 1995 attraverso un’attività di osservazione e selezione al fine di individuare quei giocatori che saranno coinvolti nella successiva fase di addestramento.

Criteri di selezione
L’attività di selezione deve essere indirizzata ad individuare, soprattutto, quei giocatori che potenzialmente sono i più futuribili, preferendoli, nell’ordine delle
scelte, a quelli che magari sono più pronti nell’immediato, ma che hanno pochi
margini di miglioramento. In poche parole, i giocatori “futuribili” devono essere assolutamente presenti e selezionati, quelli “già pronti ma poco futuribili” possono completare un gruppo.
Naturalmente solo i migliori, secondo i criteri appena esposti, devono rientrare nel gruppo selezionato indipendentemente dalla provenienza (in teoria possono essere tutti della stessa società); a parità di valori si potrà distribuire la scelta in modo da dare gratificazioni e stimoli ulteriori soprattutto alle società minori o a quelle di nuova costituzione che non possono usufruire di strutture tecnico organizzative pari alle società maggiori.

Modalità di selezione
- l’attività pratica viene gestita da RTT e PFT e da assistenti (componenti lo staff territoriale, giovani allenatori, allenatori di società);
- è opportuno coinvolgere sempre una base abbastanza ampia di giocatori (ruotandoli quindi nei vari allenamenti) con particolare attenzione a chi ne abbia maggiore necessità (ad esempio giocatori che non riescono a fare nella propria società un numero sufficiente di allenamenti), evitando di caricare di ulteriori impegni quanti svolgono già un’adeguata attività;
- occorre inviare alle società dei giocatori coinvolti il programma dell’attività prevista (indicando data, orario e luogo di svolgimento), al fine di consentire a ciascuna società una programmazione che non venga intralciata dall’attività regionale;
- vengono invitati gli allenatori dei giocatori convocati e viene chiesto loro di collaborare con lo staff nella gestione degli allenamenti;
- agli allenatori presenti viene consegnata una copia cartacea del programma tecnico dell’allenamento;
- al termine di ogni allenamento lo staff è disponibile (per un periodo di circa 30’) per una discussione con gli allenatori presenti.

Al termine della prima fase devono essere comunicati al SSN (non oltre il 6 gennaio 2009) i nominativi di dieci giocatori in ordine di merito, al fine di fornire indicazioni che saranno utilizzate per i successivi raduni interregionali. Deve inoltre essere individuato un allenatore da inserire nel progetto “giovani allenatori” (in collaborazione con il CNA) ed un Mini arbitro (16-17 anni) o un giovane arbitro-serie D Under 23 da inserire nel progetto “giovani arbitri” (in collaborazione con il CIA).

Gli allenatori devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
1. preferibilmente età massima 25 anni; (essere nati non prima del 1° gennaio 1983)
2. qualifica minima “allenatore di base”;
3. allenare, nella stagione in corso, squadre giovanili.

I Referenti Tecnici Territoriali devono verificare, nell’individuazione di suddetti
giovani allenatori, la loro disponibilità a partecipare all’intero percorso previsto dal progetto.

Incontri tecnici
Al fine di migliorare il rapporto con le società e condividere con esse il Progetto di Qualificazione Nazionale, gli staff territoriali potranno organizzare, all’interno della propria attività territoriale, degli incontri tecnici con gli allenatori dei giocatori coinvolti nelle selezioni. In tali occasioni viene presentato il Progetto di Qualificazione Nazionale, con gli obiettivi e le indicazioni tecniche, didattiche e di preparazione fisica, che sono componenti fondamentali dello stesso. Il numero delle suddette riunioni, tenute congiuntamente dal referente tecnico e dal preparatore fisico, della durata di 90/120 minuti da svolgersi preferibilmente in palestra, saranno stabilite dal Referente Tecnico Territoriale in accordo con il proprio C.R. e con il CNA in base alle diverse esigenze territoriali ed inserite nel Progetto di Qualificazione Territoriale.

SECONDA FASE (da gennaio 2009 ad agosto 2009)

1. raduni interregionali - gennaio / aprile 2009 - organizzati dal SSNM, quattro raduni interregionali (nord, centro, sud, suppletivo), della durata di cinque giorni ciascuno da svolgersi nelle seguenti date:
gennaio primo raduno
febbraio secondo raduno
marzo terzo raduno
aprile raduno suppletivo

e secondo il seguente programma:
primo giorno sera: arrivo
secondo/quarto giorno mattina: allenamento;
sera: allenamento
quinto giorno mattina: allenamento e partenza

numero di giocatori: 24
staff: Responsabile Tecnico PQN; Referente Tecnico Territoriale
2 assistenti
Preparatore Fisico Territoriale
2 collaboratori fisici
i giovani allenatori delle rispettive regioni
i giovani arbitri delle rispettive regioni
1 istruttore CIA
1 istruttore CNA

Durante gli allenamenti i giovani allenatori sono coinvolti nell’attività tecnica in qualità di assistenti aggiunti: i giovani arbitri vengono coinvolti nell’ arbitrare le partite come previsto dal programma tecnico ed anche ad arbitrare durante le esercitazioni.

Durante gli allenamenti, inoltre, gli arbitri vengono inseriti nel gruppo dei giocatori per allenarsi insieme a loro ed acquisire un minimo di padronanza tecnica che risulta fondamentale nel riconoscimento dei vari movimenti individuali e delle rispettive infrazioni. Per entrambi sono previste riunioni tecniche sia con i rispettivi responsabili, sia congiunte.

convegni
In occasione di ognuno dei tre raduni interregionali (nord, centro e sud) sarà organizzato, dal CR che ospita il raduno, un convegno sulle problematiche giovanili, al quale saranno invitati gli operatori del settore (dirigenti ed allenatori).

2. Torneo “Impariamo insieme” - maggio 2009 -
Alla manifestazione partecipano 96 giocatori che sono frutto delle valutazioni che il Responsabile Tecnico del PQN e i Referenti Tecnici Territoriali hanno raccolto nell’ambito delle attività di addestramento effettuate in precedenza in ambito regionale e interregionale.
Possano essere convocati anche giocatori che non hanno partecipato alle fasi
precedenti.
I giocatori vengono suddivisi nelle 8 squadre (12 giocatori per ogni formazione) che daranno vita alle partite del Torneo.

Gli allenatori
Alla manifestazione vengono invitati i 20 allenatori ( 1 per ogni regione) che i Referenti Tecnici Territoriali hanno individuato precedentemente. In ogni giornata del Torneo sedici allenatori sono chiamati a guidare le otto rappresentative (due tecnici per formazione, senza indicazioni particolari di ruolo e con la supervisione dei Referenti Tecnici Territoriali), mentre i restanti quattro vengono coinvolti in attività di scouting. Ne consegue che nel corso del torneo le squadre non sono sempre guidate dagli stessi allenatori.

Gli arbitri
I giovani arbitri, con i propri istruttori, oltre ad arbitrare le partite del torneo dovranno arbitrare gli allenamenti e presenziare alle riunioni tecniche del proprio settore.

Comportamenti
Sia nell’attività precedente la manifestazione, sia durante la stessa molta attenzione dovrà essere prestata al comportamento dei giocatori, fuori e dentro il campo; andranno evidenziati e sanzionati (anche con l’esclusione) comportamenti che esprimino mancanza di rispetto nei confronti di compagni, avversari, arbitri, allenatori, dirigenti.

Regolamento
- Le partite sono giocate in quattro periodi da 10 minuti ciascuno;
- Tutti i giocatori a referto devono disputare almeno un periodo di gioco
entro i primi tre periodi; ne consegue che:
a) il secondo periodo deve essere disputato obbligatoriamente da 4 giocatori diversi da quelli che hanno giocato nel primo periodo;
b) nel terzo periodo devono giocare obbligatoriamente i 3 giocatori che non hanno giocato nei primi due periodi.
c) Il giocatore che necessita di un cambio per infortunio o per aver raggiunto il limite di falli, può essere sostituito liberamente. Se chi entra è un giocatore che non ha ancora giocato, non perde il diritto a disputare un periodo intero.

Nell’ ultimo periodo non esistono obblighi;
 REGOLA DEI 24”: viene abolita consentendo alla squadra in possesso di palla di gestire la palla senza alcun limite di tempo;
 GIOCATORE MARCATO DA VICINO: un giocatore marcato da vicino, anche in palleggio, deve passare o tirare la palla entro cinque (5) secondi; la regola dei 5 secondi viene estesa quindi anche al caso del giocatore che palleggia.
Gli aspetti regolamentari saranno oggetto di una riunione preliminare fra il Responsabile Tecnico del PQN, l’istruttore CIA e gli arbitri la sera precedente l’inizio del Torneo.

Premi
Al termine del torneo sarà consegnato un attestato di partecipazione a tutti i giocatori, saranno premiati i componenti le prime tre squadre classificate e, a giudizio della commissione tecnica:
- il giocatore che avrà evidenziato i maggiori miglioramenti (uno per squadra);
- l’allenatore e l’arbitro che avranno meglio interpretato il proprio ruolo, nel contesto della manifestazione.

Allenamenti
Parallelamente al torneo si ritiene utile fornire ai partecipanti (giocatori, allenatori ed arbitri) un’opportunità di crescita organizzando al mattino una attività di addestramento. Pertanto saranno formati 12 gruppi ognuno composto da 8 giocatori: ogni gruppo si allena per 45’ utilizzando una metà campo.
La mattina del quarto giorno gli arbitri svolgono un allenamento tecnico e
relativa riunione con il Responsabile Tecnico del PQN.
L’ attività tecnica viene svolta dagli allenatori convocati con la supervisione dei
Referenti Tecnici Territoriali.
E’ pertanto necessario l’utilizzo di due campi di gioco dalle ore 09.00 alle ore 12.00 per quattro giorni secondo lo schema di seguito esposto.

3. raduni territoriali - luglio 2009 -
organizzati dal SSN due raduni, uno per il centro sud ed uno per il centro nord, della durata di sette giorni ciascuno da svolgersi nelle seguenti date: luglio primo raduno luglio secondo raduno

e secondo il seguente programma:
primo giorno sera: arrivo
secondo/sesto giorno mattina: allenamento;
sera: allenamento
settimo giorno mattina: allenamento e partenza
numero di giocatori: 24
staff:
responsabile tecnico PQN
2 referenti tecnici territoriali
2 assistenti
1 preparatore fisico territoriale
2 collaboratori fisici

4. Centro di Qualificazione Nazionale
- agosto 2009 –
organizzato dal SSN, della durata di dieci giorni nel mese di agosto e secondo il seguente programma: primo giorno pomeriggio: arrivo e allenamento
secondo/nono giorno mattina: allenamento; sera: allenamento
decimo giorno mattina: allenamento e partenza

numero di giocatori: 32
staff:
responsabile tecnico PQN
responsabile preparazione fisica
2 allenatori
2 assistenti
2 preparatori fisici
1 coordinatore osservatori
1 operatore video
Al Centro di Qualificazione Nazionale vengono invitati, per un settimana, in qualità di osservatori, i 20 allenatori coinvolti nella fase di addestramento e nel Torneo “Impariamo insieme”, quattro allenatori (di settore giovanile) scelti dal SSNM, quattro preparatori fisici scelti dal Responsabile della Preparazione Fisica, due istruttori minibasket scelti dal rispettivo settore. Per lo stesso periodo vengono invitati i “giovani arbitri” che hanno partecipato all’attività precedente.

TERZA FASE (da settembre 2009 a gennaio 2010)
In questa fase l’annata 1995 viene nuovamente monitorata sia attraverso attività di allenamento sia attraverso la manifestazione conclusiva del Trofeo delle Regioni, al fine di verificare soprattutto i miglioramenti di quei giocatori non coinvolti nell’attività precedentemente sviluppata. Le suddette indicazioni sono tenute in conto nel definire i giocatori che parteciperanno al Trofeo delle Regioni 2010.

Riepilogo cronologico annata 1995
settembre – dicembre 2008 attività regionale
gennaio – aprile 2009 raduni interregionali
maggio 2009 Torneo “Impariamo insieme”
luglio 2009 raduni territoriali
agosto 2009 Centro di Qualificazione Nazionale
settembre – dicembre 2009 attività regionale
gennaio 2010 Trofeo delle Regioni

Per l’annata 1994

In questa fase l’annata 1994 viene nuovamente monitorata sia attraverso attività di allenamento sia attraverso la manifestazione conclusiva del Trofeo delle Regioni, al fine di verificare soprattutto i miglioramenti di quei giocatori non coinvolti nell’attività precedentemente sviluppata. Le suddette indicazioni sono tenute in conto nel definire i giocatori che parteciperanno al Trofeo delle Regioni 2009.

Trofeo delle Regioni

Giocatori
Le squadre dovranno essere formate esclusivamente da giocatori tesserati e nati nel 1994; a referto sono iscritti dodici giocatori.

I giocatori che si sono trasferiti dal 1 luglio al 31 dicembre 2008 ed hanno di
conseguenza cambiato regione, potranno continuare a far parte della regione di provenienza ma non potranno giocare con la regione dove si sono trasferiti.
Si ritiene difatti più corretto far completare il percorso del PQN nella medesima regione dove il suddetto percorso è iniziato.

Comportamenti
Sia nell’attività precedente la manifestazione, sia durante la stessa molta attenzione dovrà essere prestata al comportamento di giocatori ed allenatori, fuori e dentro il campo; andranno evidenziati e sanzionati (anche con l’esclusione) comportamenti che esprimino mancanza di rispetto nei confronti di compagni, avversari, arbitri, allenatori, dirigenti.

Regolamento
Al Trofeo delle Regioni si gioca secondo il seguente regolamento:
 Le partite sono giocate in quattro tempi da 10 minuti ciascuno.
 Tutti i giocatori a referto devono disputare almeno un quarto di gioco entro
i primi tre quarti. Con dodici giocatori a referto, pertanto si avrà:
 Il secondo quarto deve essere disputato obbligatoriamente da 4 giocatori
diversi da quelli che hanno giocato nel primo quarto.
 Nel terzo quarto devono giocare obbligatoriamente i 3 giocatori che non
hanno giocato nei primi due quarti.
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 Nei primi tre quarti il giocatore che necessita di un cambio per infortunio o per aver raggiunto il limite di falli, può essere sostituito liberamente. Se chi entra è un giocatore che non ha ancora giocato, non perde il diritto a disputare un quarto intero.
 Nell’ultimo quarto non esistono obblighi.
 DIFESA: si può adottare qualsiasi tipo di difesa, così come previsto dal
regolamento di categoria.
 TEMPO: il tempo di gioco, per ogni singola azione, è di 24”.
 GIOCATORE MARCATO DA VICINO: un giocatore marcato da vicino, anche in palleggio, deve passare o tirare la palla entro cinque (5) secondi; la regola dei 5 secondi viene estesa quindi anche al caso del giocatore che palleggia.
Al fine di chiarire gli aspetti regolamentari verrà indetta una riunione fra il Responsabile Tecnico del SSN, l’istruttore CIA e gli arbitri la sera precedente l’inizio del torneo.

Staff
Lo staff di ogni singola regione è composto da:
• un allenatore individuato dall’ RTT in accordo con il CR e sentito il parere del CNA;
• un assistente, che sarà il giovane allenatore che ha seguito il progetto partecipando a tutta l’attività precedente fino al Centro di Qualificazione Nazionale 2008; in alternativa sarà un giovane allenatore di età massima di 26 anni con la qualifica di allenatore di base, individuato dal RTT in accordo con il CR e sentito il parere del CNA.

Premi
Al termine del torneo verrà consegnato un riconoscimento a tutte le squadre partecipanti ed inoltre saranno attribuiti i seguenti premi:
- PREMIO INDIVIDUALE al giocatore di ciascuna squadra che ha evidenziato i maggiori miglioramenti nel corso del torneo
- PREMIO “SIMPATIA”: alla rappresentativa che si è distinta per correttezza, disciplina, fair play, simpatia.
- PREMIO “TEAM OFFENSE”: alla squadra che ha espresso meglio il basket giovanile in attacco
- PREMIO “TEAM DEFENSE”: alla squadra che ha espresso meglio il basket giovanile in difesa

Le valutazioni per l’attribuzione dei premi saranno effettuate dallo staff tecnico del SSN.

Attività collaterali
• incontro con i genitori dei ragazzi da svolgersi possibilmente il giorno
della finale
• convegno sulle problematiche giovanili
• riunioni RTT

Riepilogo cronologico annata 1994
settembre – dicembre 2008 attività regionale
gennaio 2009 Trofeo delle Regioni

mercoledì 22 ottobre 2008

LETTERA A FRANCO MONTORRO DIRETTORE SB


Questo l'articolo apparso nell'editoriale del Direttore Franco Montorro sulla rivista specializzata Superbasket di martedì 7.10! Potete leggere la parte di articolo cliccando sull'immagine.

Ho scritto a Superbasket che nella propria pubblicazione uscita martedì 14.10 ha pubblicato la mia lettera, nella parte dedicata alle lettere al Direttore:

Per Franco Montorro:

Le rubo solo due minuti. Ho letto con attenzione le sue considerazioni nella rubrica FM Stereo riguardante Maofredi, pardon Maifredi.

Inutele dirle che per la maggior parte delle cose (per quello che può contare il mio parere) sono d'accordissimo con lei. Però i punti 7) "Abolizione di ogni forma di agonismo sopra i 14 anni" e il punto 11) "Creazione di un grupo di studio per affrontare il problema dell'abbandono della pratica nel passaggio dal Minibasket" sono a mio parere uno la risposta dell'altro.

Di fatto in Italia alcuni allenatori e dirigenti federali (o ex federali) benpensanti hanno già introdotto norme e regole per cui fino a 14 anni non ci sono ne finali nazionali ne è possibile fare attività di alto livello. Ma il problema dell'abbandono dei ragazzini che escono dal Minibasket in gran parte è anche proprio questo.

Il calcio... ma anche la pallavolo o altre discipline sportive così dette minori a 14 anni fanno attività agonisitica (anche ad alto livello) in cui il confronto delle parti vivifica la passione. Noi invece pensiamo di preservare il fisico, la mente e non cos'altro cercando di far vivere i nostri giovani atleti come Diogene in una botte.

A mio perere non è certo così che si può migliorare. Facciamo sperimentare ai nostri giovani il miglior basket possibile, lasciamo vivere la loro passione per la pallacanestro fino in fondo, senza tarpari le ali di chi vuole volare e non può farlo perchè dall'alto tengono le gabbie chiuse.

Grazie dell'attenzione.

Andrea Schiavi

Risposta di Franco Montorro:

Correggo il tiro e provo a spiegarmi meglio e in maniera chiara e definitiva. Io sono contrario all'esasperazione tattica nei campionati giovanili ed anche all'estremizzazione del tifo, già presente nei genitori, nei tornei giovanili. Siccome mi risulta che moltissime spiegazioni ai perchè dell'abbandono possano essere sintetizzate dal "Ci stressano con la difesa", senza più estremizzare una mia provocazione, vorrei allora dire: si, si giochi per vincere, va bene, è sempre scuola. Ma che si torni a farlo dopo che gli istruttori la finiscano di mortificare la bellezza del gioco, che sopratutto a quell'età, è libertà e attacco.

Ringrazio Montorro della risposta, non pretendevo tanto. Chiaramente non rispondo più direttamente a lui, ma pubblico tutto sul Blog per agevolare eventuali altri discussioni.

C'è a mio parere una enorme differenza tra dire: "Abolizione di tutta l'attività agonistica fino ai 14 anni" e invece: "L'esasperazione agonistica è dannosa". Chi non è d'accordo che nei campionati giovanili l'esasperazione non deve proprio esistere. Tutti lo siamo. Spero.

Il problema però è proprio questo. Qualche allenatore o dirigente "garantista" nel recente passato ha però stabilito che per non arrivare a giocare partite giovanili dove potrebbe eventualmente presentarsi il problema di avere persone (allenatori, genitori, dirigenti) che potrebbero esasperare gli animi dei giovani giocatori, togliamo tutte le competizioni di un certo livello fino ai 14 anni.

E' come dire: siccome c'è qualche patentato che supera i limiti di velocità, nessuno può più viaggiare in macchina. Tutti in bicicletta.

Mi sembra una forzatura bella e buona. Mi sembra uno storpiamento della realtà. Queste persone (allenatori, dirigenti, genitori) che potrebbero esasperare i giovani giocatori ad un ruolo e ad una importanza della posta in palio che va oltre la normale misura, ci sono lo stesso. I danni che vengono fatti sono comunque visibili tutti i giorni sui campi da basket in giro per l'Italia.
La procedura per eliminare e cercare di limitare questi atti non è togliere e mortificare i campionati giovanili fermandoli alle fasi regionali, ma isolando le persone fautrici di queste azioni poco educative con dei controlli o con dei paletti imposti dalla FIP.

Qualche esempio per limitare questi abusi. Togliere la possibilità di vincere le partite con più di 30 punti di scarto. Non è una mia idea, in francia esitono già le partite che vengono finite di giocare fino al quarantesimo, ma vengono sospese nel punteggio se una squadra supera i 30 punti di scarto. Nel prossimo mese di dicembre a Treviglio durante il Memorial Carminati (categoria Under 13) proveremo a mettere in pratica questa regola: se una squadra sopra di 30 fa canestro, anche alla squadra avversaria sotto nel punteggio verrà aggiunto un canestro automanticamente, assegnandolo al capitano. Se invece realizza un canestro la squadra sotto nel punteggio, il punteggio continua normale con una differenza di 28 punti. Mi sembra un modo semplice e chiaro per dire a tutti: non serve esasperare, serve insegnare divertonsdosi e facendo divertire.

Un secondo esempio per poter intervenire in maniera sensata su questi abusi che portano molto spesso ad abbandoni precoci della attività sono le valutazioni e gli incentivi che la FIP può fare sul numero dei tesserati di ogni Società.
Mi spiego: premiare e agevolare con risorse economiche o con sconti su tasse gare o contributi di tesseramento le Società che hanno più di un tot di tesserati, mi sembra un dovere per una Federazione che deve si salvaguardare i proprio bilanci, ma che deve anche farsi carico di realtà che per numero di persone troppo elevato, molto spesso chiude le porte a ragazzi e giovani giocatori che non trovano spazio da nessuna parte.

Di fatto molto spesso per un ragazzino che si avvicina al basket tardi, diciamo dopo i 14/15 anni è praticamente impossibile trovare una collocazione.

Invece la FIP spesso premia chi vince i campionati provinciali o regionali... senza dare nessun tipo di gratificazione a chi invece pur non vincendo nessun campionato crea un movimento importante di persone intorno alla pallacanestro.
La meritocrazia che in questi ultimi anni sta prendendo sempre più piede dopo Moggiopoli, viene troppo spesso fatta soltanto a favore di chi vince, non tenendo conto delle differenze.
Se la FIP investisse in risorse economiche a favore delle Società in difficoltà tutti i soldi che ogni anno vengono spesi per effettuare le premiazioni sportive dei vari Comitati provinciali in ogni comitato periferico, avremmo già risolto molto...

Terza e ultima proposta concreta per evitare l'esasperazione e mantenere il così detto "sano agonismo". Ogni comitato provinciale ha un suo referente CNA che conosce vita, morte e miracoli di tutti i propri allenatori della provincia. Spesso avendoli formati lui stesso nei vari corsi territoriali. E allora è semplice dare mandato a queste persone di una funzione di controllo e di verifica che ogni allenatore compie nell'esercizio delle proprie funzioni. Non possiamo paragonare questa cosa alla scuola, perchè anche in quell'ambito i problemi sono tanti, ma più semplicemente ad una azienda. Ogni allenatore (come in una azienda) ha una suo referente territoriale a cui deve comunque rispondere in caso di segnalazioni o eventualmente in caso conoscenza diretta di problematiche. Non mi sembra poi così difficile.
Consideriamo anche che le "teste matte" non sono poi così tante. C'è molta gente che fa il proprio lavoro, anzi meglio, che svolge la propria passione in silenzio e con grandi capacità senza neppure avere nessun tipo di riconoscimento. E' a queste persone che dobbiamo puntare e con loro che dobbiamo far ritornare a crescere il nostro movimento.

Ho finito. Forse sono stato un po' lungo. Però era tanto che non scrivevo...