mercoledì 24 aprile 2013
DAL 26 AL 28 APRILE SI TORNA FELICEMENTE AD AREZZO TORNEO GUIDELLI CON GLI UNDER 14 BLU E CLINIC PAO
Dopo diversi anni di assenza dal 26 al 28 aprile finalmente riuscirò a tornare ad Arezzo per svolgere con il gruppo Under 14 Bluorobica la trentesima edizione del Trofeo Guido Guidelli. Sono molto contento di tornare ad Arezzo, città a cui sono legato per aver trascorso due stagioni sportive indimeticabili come Allenatore e Istruttore del Settore Giovanile.
Quando hai 20 anni pensi proprio di poter cambiare il mondo e la super esperienza positiva di aver allenato ad Arezzo con grande responsabilità rispetto al progetto intrapreso dalla Società aretina è stato certamente molto utile nei successivi anni della mia esperienza sportiva e lavorativa.
Concretamente nei due anni ad Arezzo ho allenato i giovani del Settore Giovanili con la competenza limitata di chi è all'inizio del proprio percorso formativo, ma quello che non è mai mancata è stata la passione e l'entusiasmo. Ed è forse per quello che ancora oggi, dopo diversi anni in cui ad Arezzo non ci metto più piede, persone, ex giocatori, amici... si fanno sentire per raccontarmi come vanno le cose e per chiedermi del mio ritorno.
In effetti qualche anno fa, grazie all'interessamento di un aretino doc, che per un periodo più o meno lungo è stato dirigente presso il Basket Arezzo, il pensiero di tornare nella città della Giostra del Saracino c'è stato e si è iniziato a parlare anche di progetto futuro. Poi le cose seguono il proprio percorso come fiumi in piena e non se ne è fatto nulla, ma la positiva sensazione e pensiero di varcare ancora le mura mi ha riportato indietro di venti anni.
Torno quindi ad Arezzo per il Torneo Guidelli di cui si possono leggere notizie cliccando QUI . Nella serata di venerdì 26 aprile sarò anche chiamato a svolgere un Clinic PAO per Allenatori, notizie QUI che verterà, come già fatto nel passato, sulla metodologia per allenamenti Under 14 e Under 15.
Vi terrò aggiornati.
martedì 23 aprile 2013
BREVE RESOCONTO DEL CLINIC PAO A CHIARI METODOLOGIA PER SQUADRE UNDER 14 E UNDER 15
Come anticipato dal precedente post nella serata di martedì 2 aprile mi sono recato a Chiari per un Clinic PAO in occasione della festa dei 30 anni di una delle Società più importanti della provincia di Brescia. Sul sito www.basketchiari.it sono state pubblicate le mille foto scattate durante la bella serata che ha visto anche la partecipazione straordinaria di Sergio Scariolo come relatore.
Nel corso dell'oretta a mia disposizione ho fatto vedere concretamente, cosa significa per me svolgere un allenamento giovanile. Ho cercato di illustrare più l'aspetto metodologico che quello tecnico che fino ad un certo punto di vista ritengo secondario. Infatti se un Allenatore pone l'insegnamento della tecnica come unico punto di riferimento della proposta in palestra, senza usare un buon metodo, l'insuccesso dell'attività sarebbe certamente più grave che il contrario.
Con gli Allenatori presenti quindi si è parlato di meteodo utile per il Settore Giovanile e in particolar modo per le categorie dei più giovani, Under 14 e Under 15.
Questi i concetti essenziali del Clinc:
Per fare l'allenatore (bene) bisogna avere un metodo. Cercare, sperimentare, costruirsi un buon metodo è la riuscita interazione tra le conoscenze teoriche e l'esperienza sul campo. Tanto più saprò trasferire in pratica le conoscenza tecniche che possego in forma teorica, tanto più riuscirò ad essere incisivo e vincente nel mio modo di essere istruttore e allenatore nei confronti dei ragazzi che alleno.
In ogni seduta di allenamento cerco di pormi questi obiettivi personali sull'allenamento che andrò a svolgere:
- l'allenamento serve per allenare le persona in forma pratica (si corre...);
- le cose che propongono devono far presa sugli atleti (devono essere motivanti);
- devo far scoprire piacevolmente alle persone davanti a me nozioni e valori (insegnare...);
- devo cercare di essere chiaro, coerente e lineare;
- devo cercare l'interazioni migliore tra allenatore e giocatori e tra gli stessi giocatori;
- di solito è giusto partire dal semplice, arrivaando poi al più complesso (più lento - più veloce);
- più che imporre movimenti da eseguire chiedere di risolvere problemi e situazioni.
E' quindi importante avere un buon metodo di allenamento che faccia risolvere problemi, prima ancora di dettare delle soluzioni, che possa portare a prendere delle decisioni autonome, piuttosto di far eseguire a memoria dei movimenti pre-ordinati. Alla fine tutta questa attività che tende a far interiorizzare le scelte porteranno le persone davanti a noi ad essere più autonome in maniera efficace e vincente.
Aiutare gli Atleti a trovare le risposte più efficaci e metodo unico per tirare fuori quello che è già dentro i giocatori che alleniamo. Solo con l'utilizzo costante del buon metodo aiuteremo veramente i nostri ragazzi a interiorizzare e a capire quanto sperimentato sul campo per poterlo usare la volta successiva.
L'obiettivo finale è quindi quello di avere un metodo per rendere autonomi i giocatori, ma forse ancor prima e ancora di più le persone.
In più, al contrario di altri ruoli educativi abbiamo un grande vantaggio... quello di insegnare lo sport più bello del mondo. I ragazzi che abbiamo di fronte spesso amano il nostro sport e la loro passione va alimentata in maniera esponenziale con il nostro esempio e con l'esercizio costante delle belle emozioni che il nostro sport ci regala in ogni occasione. Tecnica, tattica... strategia sono solo il mezzo per poter crescere con impegno verso l'importante obiettivo di divertirsi a migliorare.
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