sabato 6 marzo 2010
FORSE CAMBIARE PASSIONE E' MEGLIO... OBBLIGO, SUGGERIMENTO O CONSIGLIO?
Prendo la palla al balzo di una foto inviata da un amico, per descrivere tutte le mie perplessità su situazioni "di sistema" che fatico a comprendere e a giustificare. Nel mio modo di fare, sia come allenatore, sia nell'ambito lavorativo a Follonica ho a che fare con tante persone. Ad ogni inizio percorso, confrontarsi nella disponibilità di ognuno, il chiarire gli obiettivi personali e di gruppo e il trovare la strada per raggiungere tali obiettivi sono i valori su cui costruire dall'inizio alla fine il percorso di collaborazione. Così come non posso pensare di dire una cosa e di farne un altra con i miei collaboratori, non ammetto nemmeno che mi venga detta una cosa e poi, dopo un ora, un giorno, un mese, un anno questa cosa venga in qualche modo disattesa dagli interessati.
Nelgi ultimi tempi passaggiando qua e la in ambito federale, spesso questa semplice equazione esposta in precedenza viene sistematicamente disattesa. Senza per questo pensare a un potere occulto che dall'alto manovra Tizio, Caio e Sempronio (diciamo alla Moggi) oppure senza pensare ad una regia ad hoc architettata per far vincere chissà quale congregazione di persone... rimane il fatto che nelle istituzioni difficilmente si ragiona: persone, obiettivi, strada da percorrere.
Senza entrare nel merito nella difficile gestione filosofica d'impostazione della Federazione e di ogni progetto per cui le regole le propongono i tecnici e le approvano (a gradimento o meno) i politici, qualsiasi progetto d'innovazione è spesso sottoposto ad un tiro incrociato da più parti che alla fine cambia nella maggior parte dei casi in modo sostanziale obiettivi e valori iniziali.
Penso sia una grande cambiamento di valore positivo ricercare la migliore strada per fare le cose il meglio possibile attraverso condivisione e valutazione delle varie esperienze, ma senza che nessuno si offenda, se questa condivisione fa cambiare nella sostanza contenuti e finalità, o peggio ancora se il sistema cerca di far passare il concetto per cui si ascoltano tutti e poi decidono sempre gli stessi, senza prendere in considerazione niente di quanto portato a conoscenza dai così detti "esperti", allora è meglio ritornare ai regimi bulgari e/o autoritari dell'impero romano in cui uno comanda e gli altri si adeguano. Salvo poi in questo caso ritrovarsi "avvelenati o uccisi" dai vicini per la conquista del potere. Imperatori docet.
Sinceramente non conosco soluzioni alternative rispetto a quanto esposto in prima battuta. Creare gruppi di lavoro validi per competenze, dando mandato di predisporre progetti, mi sembra una grande cosa. Rimettere sotto fuoco incrociato le valutazioni e le espressioni di queste professionalità, con altre persone, mi sa alla lunga di presa in giro. A progetti con persone, obbiettivi, strada da percorrere, s'intrappongono altre persone, altri obiettivi altre strade da percorrere. Ma così facendo la strada per il miglioramento non solo è inesorabilmente più lunga, ma è anche molto tortuosa e il rischio di perdersi c'è e come.
Che sia arrivato il momento di cambiare passione dandosi alla pesca?
martedì 2 marzo 2010
DALLA RASSEGNA STAMPA DELLA PREALPINA IDEE SUL FUTURO DEL SETTORE GIOVANILE
Dalla Prealpina di Lunedì 1 marzo 2010.
Novità pratiche in arrivo a livello giovanile dopo la riunione del direttivo del Settore Giovanile tenutasi nel weekend a Bologna. Virtualmente certa l'abolizione delle finali nazionali Under 21 che diverranno un campionato puramente regionale, formula analoga alla stagione 2009/2010 invece per l'Interzona Under 19 (con la Lombardia che pensa a ridurre da 12 a 8 le partecipanti alla prima fase, proponendo due girini di Open B per "riaccorpare" le eliminate da gennaio in poi: decisioni sulle ammissioni giovanili 2010/2011 affidate al consiglio direttivo CRL di domani sera). Tra le proposte "tecniche" l'abolizione del tiro da 3 punti e l'obbligo di schierare a referto 10 giocatori (con almeno un quarto di riposo per tutti) a livello Under 13 e Under 14 maschile che femminile, abolendo il divieto dei raddoppi pur mantenendo il divieto della zona.
Per scaricare la proposta che la Commissione Tecnica della Lombardia ha presentato al Consiglio Direttivo del Settore Giovanile cliccare QUI
A presto per aggiornamenti in merito.
Novità pratiche in arrivo a livello giovanile dopo la riunione del direttivo del Settore Giovanile tenutasi nel weekend a Bologna. Virtualmente certa l'abolizione delle finali nazionali Under 21 che diverranno un campionato puramente regionale, formula analoga alla stagione 2009/2010 invece per l'Interzona Under 19 (con la Lombardia che pensa a ridurre da 12 a 8 le partecipanti alla prima fase, proponendo due girini di Open B per "riaccorpare" le eliminate da gennaio in poi: decisioni sulle ammissioni giovanili 2010/2011 affidate al consiglio direttivo CRL di domani sera). Tra le proposte "tecniche" l'abolizione del tiro da 3 punti e l'obbligo di schierare a referto 10 giocatori (con almeno un quarto di riposo per tutti) a livello Under 13 e Under 14 maschile che femminile, abolendo il divieto dei raddoppi pur mantenendo il divieto della zona.
Per scaricare la proposta che la Commissione Tecnica della Lombardia ha presentato al Consiglio Direttivo del Settore Giovanile cliccare QUI
A presto per aggiornamenti in merito.
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