sabato 7 novembre 2009

COME ESSERE MIGLIORI ALLENATORI/PERSONE
PAROLE E MUSICA DI ETTORE MESSINA


Prendo volentieri spunto dalla visione di un clinc tenuto recentemente da Ettore Messina per proseguire nella ricerca che stiamo facendo per essere oltre bravi allenatori anche migliori persone.

Messina nei file audio che potrete scaricare qui sotto, dice apertamente delle cose che oltre a confermarlo numero uno per il modo d'intendere la pallacanestro, lo esaltano ancora maggiormente per l'umiltà e la competenza con cui i concetti espressi vengono espressi.

Se volete capire qualcosa in più di un grande allenatore (e di voi stessi) potete cliccare QUI e poi anche QUI

venerdì 6 novembre 2009

A. CAMUS: "NULLA E' PIU' DISPREZZABILE DEL RISPETTO FONDATO SULLA PAURA"


Spesso vedendo certi miei colleghi allenare in gare di campionato (o allenamenti) riconosco un atteggiamento troppo aggressivo e di sfida nei confronti dei propri giovani atleti. La qualità dell'ambiente di squadra (creata più o meno ad arte dall'allenatore) influisce positivamente e/o negativamente sul successo che quella squadra avrà in quel determinato momento. Il rapporto di fiducia che intercorre tra allenatore e giocatori e tra giocatore e giocatore, ha di fatto un valore imprescindibile dai camportamenti degli stessi.

La fiducia nell'allentore da parte degli atleti passa certamente attraverso credibilità (competenza e gestione delle risorse in modo positivo) rispetto (come tratti sarai trattato) e imparzialità (ad ognuno il suo) ma ancora più importante rispetto a queste belle cose è il concetto per cui il giocatore (soprattutto giovane) cerca ispirazione dal proprio allenatore in ciò che è e in cio che fa.

Quando si ha il compito di influnzare gli altri, l'esempio non è semplicemente la cosa più importante, ma l'unica strategia di successo.

Sfidare con la strategia del terrore i comportamenti degli altri, non solo è un errore tecnico psicologico enorme (soprattutto in campo edicativo) ma è anche la dimostrazione di un vuoto culturale di enorme valenza.

E' per questo che in linea di principio non possono esistere nemmeno i cambi punitivi in partita. Può capitare... ma non dev'essere il principio fondante del mio modo di fare i cambi, altrimenti alla lunga c'è un ritorno ai discorsi sopra descritti.

IL TIRO DA TRE SI SPOSTA SOLO DAL 2012
DAL 2010 SOLO NELLE GARE INTERNAZIONALI


Non sono proprio la persona più autorevole per tradurre quanto scritto poco sotto sul sito della Fiba Europa, però da quello che sono riuscito a capire, la Fiba stessa ha approvato il cambiamento delle regole sotto citate (riga da tre a 6,75 aree rettangolari, no sfondamento dentro nel semicerchio posto sotto il canestro...) nelle competizioni internazionali da ottobre del 2010, mentre solo da ottobre 2012, (quindi da dopo le Olimpiadi di Londra) nei vari campionati nazionali.

Leggendo qua e la le notizie in merito, mi ero proprio spaventato. Dopo aver perso gran parte delle motivazioni per cui chiamare time-out (togliendo il minuto-rinuncio) (quando ero giovane si poteva chiamare minuto di sospensione e poi rinunciare...) avevo capito che già dal 2010 mi toglievano anche il tiro da tre a 6,25. Invece tutto questo è rimandato per altre due stagioni piene.


Ecco l'articolo in questione:

OFFICIAL BASKETBALL RULES 2010:

The below mentioned rule amendments will come into effect as follows:

• For high level competitions/Level 1 (main FIBA official competitions: i.e. Olympic Tournaments, World Championships for Men and Women, U19 and U17 World Championships for Men and Women and Zone/Continental Championships for Men and Women): as of 1st October 2010, i.e. after the 2010 FIBA World Championship.

• For medium level competitions/Level 2 (i.e. all other FIBA official competitions and the high level competitions of the national federations): as of 1st October 2012, i.e. after the London 2012 Olympic Games.

Art. 2.2.3 Free-throw lines and restricted areas

The restricted areas shall be the floor rectangle areas marked on the playing court.

The restricted (three-second) area shall be a rectangle (not anymore a trapezoid) as per Diagram 1 below.

Art. 2.2.4 Three-point field goal area

The distance of the three-point line shall be 6,75 m (and not 6,25 m as present).

Art. 2.2.6 Throw-in side lines

The two (2) small lines shall be marked outside the court, on the opposite side of the scorer’s table and the team bench areas, with the outer edge at the distance of 8,325 m from the inside edge of the end lines; in other words, level to the top of the three-point line.

During the last two (2) minutes of the game and of the extra period, following the time-out granted to the team that has been entitled to the possession of the ball from its backcourt, the subsequent throw-in will be taken on the opposite side of the scorer’s table from the “throw-in side line” and not as presently from the centre line extended.

Art. 2.2.7 No-charge semicircles

The no-charge semicircles shall be marked on the playing court, under the baskets. The distance of the inner edge of the semicircles shall be 1,25 m from the centre of the basket (on the floor).

A charging (offensive) foul should never be called if the contact by the offensive player is with the defensive player standing within the no-charge semicircle.

Art. 29 Twenty-four seconds

If the throw-in is to be administered in the backcourt, if required by the respective rules, the 24 second device shall be reset to 24 seconds.

If the throw-in is to be administered in the frontcourt, if required by the respective rules, the 24-second device shall be reset as follows:

- If 14 seconds or more are displayed on the 24-second device at the time the game was stopped, the 24-second device shall not be reset and shall remain the same.

- If 13 seconds or less are displayed on the 24-second device at the time the game was stopped, the 24-second device shall be reset to 14 seconds.

Articolo tratto da fiba.com

ESPERIENZA CAMPIONATO SENIOR PER I RAGAZZI DELL'UNDER 19 BLUOROBICA


Dopo sei partite disputate nel Campionato di Serie C Regionale, girone A in Lombardia (2 vinte, 4 perse) con la formazione del Borgo Basket che poi non è altro che il gruppo Under 19 Bluorobica, vorrei esprimere le prime impressioni in merito.

L'esperienza si sta rivelando molto più formativa e più stuzzicante di quanto preventivato ad inizio annata sportiva. Le partite sono vere e proprie battaglie fino all'ultimo secondo, gli avversari sono certamente motivati a giocare contro dei ragazzini (non volendo per nulla al mondo fare brutta figura) e di conseguenza anche i miei giocatori provano a superare gli ostacoli di gare intense e toste.

L'aspetto mentale conta tanto. La preparazione psicologica agli incontri dev'essere più meticolosa rispetto alle gare giovanili. Ognuno dei giocatori che alleno deve arrivare preparato, ben disposto e motivato a superare (ogni volta) il limite imposto dalla fatica per poter contrastare avversari diretti forti e motivati e squadre e team che tendenzialmente di forza pura ci sono superiori.

La preparazione tecnica-tattica dev'essere certamente più meticolosa ed è sconsigliabile pensare che può bastare la migliore tecnica (presunta) per vincere le partite.

La preparazione fisica e atletica è il carburante necessario per far funzionare adeguatamente i primi due aspetti. E' necessario quindi da parte dei ragazzi essersi allenati bene e con vigore, sentirsi in forma, giocare al massimo, provando a dare tutto per poter vincere.

Alle volte poi tutto quanto descritto (anche fatto al meglio) può non bastare per vincere. A questo punto entra nel vivo anche un aspetto importante che nelle categorie giovanile manca. Il sapere che i due punti in palio ogni partita valgono obiettivi importanti, salvezza, play-off, play-out... è un "sentire" le partite in maniera diversa dalle gare giovanili. E' una sensazione che ti pone ancora più responsabilità (in un senso) e fiducia (nell'altro). Di fatto ognuno dei ragazzi Under 19 Bluorobica sa che se è li in quel momento non è per un caso, ma perchè il progetto su di lui prevede questo passaggio. E quindi ancora di più salgono le motivazioni e la volontà per superare la prova.

Alla luce di tutti questi ragionamenti, la scelta fatta in estate di far sperimentare dal vivo cosa significa campionati senior a ragazzi così giovani, trova riscontri molto positivi in queste prime giornate di campionato.

Solo con il misurarsi tutti i giorni con questa realtà ti può veramente far migliorare sensibilmente.

"Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità, un ottimista vede l'opportunità in ogni difficoltà" (winston Churchill)