mercoledì 16 aprile 2014

STOP AL RUOLO DI COORDINATORE COMMISSIONE TECNICA
IN SEI ANNI E' STATO FATTO UN OTTIMO LAVORO


Apprendo ufficialmente leggendo dal sito del Comitato Regionale (QUI)  che non sono più il Coordinatore della Commissione Tecnica Regionale della Lombardia (QUI).

Negli ultimi sei anni ho cercato di collaborare con il Comitato Regionale in maniera fattiva e concreta per migliorare e gestire al meglio l'attività giovanile agonistica regionale. Ho sempre cercato di privilegiare oltre che il buon senso, anche il bene comune delle Società della Lombardia, ben sapendo delle responsabilità e della difficile posizione in cui ero.

Sono molto contento e orgoglioso di come sono andate le cose in questi anni e mi spiace molto non poter più contribuire ad aiutare il sistema a migliorare.

E' stato fatto un grande lavoro e la Lombardia, non solo in questi ultimi anni, ma da sempre, ha rappresentato la regione pilota in molte delle cose che adesso fanno parte dell'attività giovanili di tutti i giorni a livello nazionale. I campionati d'eccellenza (all'inizio open), la fascia elite, il cambio epocale sulla libertà di gestione tecnica nei campionati Under 14 e Under 13, il ripristino delle Finali Nazionali Under 14, i tempi da 10 minuti (anzichè da 8) nel Campionato Under 13, la costituzione della fascia Under 13 Elite con la formula a 24 squadre (Gold, Silver, Bronze) tanto osannata da tutti in questo ultimo periodo... ma potrei ancora continuare con il positivo esperimento (a mio modesto parere) della fascia Under 16 Elite, l'impegno da parte di tutti gli uffici gare della Lombardia di far disputare almeno 24 gare per ogni squadra giovanile iscritta ad un campionato, le Finali Regionali delle fasce Elite (Final Eight) e Regionali (con le Conference) da gestire come eventi di richiamo sul territorio, le Finali Interregionali della fascia Elite (Under 17 e Under 15) che proprio la Lombardia l'anno scorso ha organizzato a Codogno e che nel prossimo futuro diventeranno parte integrante dell'attività del Settore Giovanile a livello Nazionale...

Insomma un sacco di cose e di idee che mi sento di poter rivendicare in qualche modo come padre fondatore. Tutto questo mi riempie di orgoglio e sono molto felice di come sono andate le cose.

In qualche occasione ovviamente ho discusso con l'amico Enrico Ragnolini su cosa fare e come farlo per migliorare l'attività in Lombardia e non solo. Ma parlare, discutere, trovare soluzioni con persone appassionate e competenti e soprattutto capaci di ascoltare... oltre che essere la base della democrazia, apre spesso gli scenari più interessanti per le soluzioni del caso.

Da una parte quindi il Comitato con le sue esigenze, dall'altro ho sempre tenuto in grande considerazione la base del nostro movimento. Le Società a tutti i livelli. Le big, quelle che da anni si occupano di settore giovanile ad alto livello (intervistando e chiamando costantemente i loro responsabili), le Società di medio livello che ho sempre difeso in ambito di ammissioni alle seconde fase cercando di allargare il numero delle squadre ammesse alle seconde fasi interregionali... (vedi i 6 passaggi nell'Under 17 e i 5 nell'Under 15) e soprattutto le Società di base. Quelle che in maniera continua, laboriosa, certosina... tessono la tela più grande del nostro movimento. Quelle che rendono il nostro sport il secondo per numero di tesserati, per numero di spettatori e per numero di appassionati.

Detto questo, e mi sembrava giusto dirlo... ci sono ovviamente dei ringraziamenti da fare. Il ruolo che ho svolto come Coordinatore della Commissione Tecnica si connetteva in maniera forte con l'ufficio gare del Comitato e un grazie speciale va ad Elena Begnis vero cuore pulsante dell'ufficio e non solo, ad Alberto Bellondi e a tutti gli altri collaboratori.

Un grazie di cuore a due persone speciali. Al mio predecessore Enrico Rocco (che mi ha coinvolto per primo a livello federale affidandomi la Selezione Regionale dei ragazzi del 1994) e ad Enrico Ragnolini che prima ancora che nominarmi RTT (Referente Tecnico Territoriale), mi aveva già coinvolto appunto come Coordinatore della Commissione Tecnica, perchè aveva forse intravisto in me un barlume di idee innovative e interessanti.

Un caro saluto e un pensiero di stima per Pino Ventre, Alberto Sacchi e Davide Losi che si sono dimostrati persone veramente speciali, prima ancora che entrando nel merito delle questioni, per una condivisione importante e unica nella passione per il nostro sport.

Mi scuso con le Società a cui nel corso degli anni ho fatto dei torti, soprattutto nella difficile composizione dei gironi intertoto di ogni estate. Prendo lo spunto per scusarmi ancora con Pavia per lo spareggio che l'anno scorso ho fatto fare a livello Under 15 d'eccellenza con Cernusco, non accorgendomi del cambio di denominazione della Società anche se la squadra era la stessa che era arrivata pari in classifica proprio con Cernusco negli Under 14 d'eccellenza. Ho sempre cercato di studiare, informarmi, capire e confrontarmi con i miei referenti (e non solo) per sbagliare il meno possibile. Ma l'errore in tante decisioni prese era dietro l'angolo. Scusate.

Svesto i panni da Coordinatore della Commissione Tecnica Regionale e mantengono ovviamente con entusiasmo e passione il ruolo più importante di Referente Tecnico Territoriale che sto cercando di onorare con il solito impegno e la solita dedizione, anche grazie alla grande stima nei confronti di Andrea Capobianco persona vera in un mondo "difficile" come il nostro. #avantitutta


* nella foto la riunione svolta a Milano il 12/03/2011 tra i Coordinatori delle Commissioni Regionali

martedì 15 aprile 2014

QUANTO E' DIFFICILE ESSERE GENITORI AL MEGLIO DI SE STESSI
GRAZIE DI CUORE A CHI FA BENE IL GENITORE


In quasi 30 anni di carriera di allenatore e istruttore tra Varese, Bergamo, Arezzo... considerando anche le esperienze a livello federale come selezionatore-referente a livello provinciale, regionale e nazionale, ho visto e sperimentato in maniera trasversale i rapporti con tutto il mondo dei Genitori.

Da qualche mese ho la grande fortuna di conoscere veramente cosa significhi essere genitore, e ancora di più prendo al volo questo spunto per ringraziare pubblicamente tutti i genitori che hanno avuto loro figli allenati da sottoscritto e che sono stati capaci di svolgere il loro ruolo in maniera positiva ed efficace.

Ringrazio tutti quelli che hanno aiutato e supportato l'attività dei figli tenendosi a giusta distanza, motivandoli a dare il meglio, soprattutto senza sostituire mai l'allenatore in campo. Ringrazio tutti quelli che hanno saputo dire anche dei no per la convinzione che il bene del proprio figlio era quello di non giustificarlo sempre e comunque. Ringrazio tutti quelli che pur soffrendo hanno capito che la sgridata, la punizione o la panchina potevano essere la giusta misura da prendere in quel momento. Ringrazio tutti quelli che non hanno mai pensato di fare il procuratore del proprio figlio per garantire (garantirsi) chissà qualche status. Ringrazio tutti quelli che vogliono bene al proprio figlio a prescindere dalla prestazione in campo. Ringrazio tutti quelli che non sono gelosi e invidiosi dei compagni di squadra più bravi. Ringrazio tutti quelli che in tribuna non alzano la voce contro l'arbitro per difendere eventuali torti subiti. Ringrazio tutti quelli che sanno capire quando è il caso di non venire alla partita. Ringrazio tutti quelli che sono felici anche per la vittoria di un secondo posto. Ringrazio tutti quelli che capiscono che l'allenatore può sbagliare e lo comprendono. Ringrazio tutti quelli che si dimostrano disponibili e comprensibili sia davanti, che alle spalle. Ringrazio tutti quelli che capiscono che la vita e le esperienze dei figli sono le loro non quelle dei genitori e che pur avendo tutta la passione del mondo, potrebbe capitare che i figli abbiano idee diverse del proprio futuro, ma ugualmente rispettabili e condivisibili. Ringrazio tutti quelli che aiutano a gestire la squadra sobbarcandosi magari trasferte lunghe e impegnative, senza per questo chiedere nulla in cambio. Ringrazio tutti quelli che esprimono giudizi di merito solo se sono positivi e non mettono in cattiva luce nessuno dei componenti della squadra. Ringrazio tutti quelli che aspettano la fine della stagione per dire la propria al Presidente o al Dirigente di turno. Ringrazio tutti quelli che prima di sparare sentenze guardano le cose con punti di vista differenti. Ringrazio tutti quelli pronti a tifare si, esaltarsi no.

Beh a tutti questi genitori, va il mio personalissimo Grazie. Sono sempre più convinto che state facendo il bene di vostro figlio. Un giorno vostro figlio vi ringrazierà di questo e la vostra coscienza sarà risarcita di tutti gli sforzi fatti per la migliore crescita della persona a voi più cara.


domenica 13 aprile 2014

AUGURI DI PRONTA GUARIGIONE ALL'AMICO ENRICO ROCCO
TI ASPETTIAMO PRESTO SU QUALCHE CAMPO DA BASKET


In questi giorni c'è una persona che ha bisogno del nostro pensiero, delle nostre parole e del nostro affetto. E' Enrico Rocco, allenatore e amico ormai da sempre, ancora ricoverato e convalescente nel post-operazione al cuore avvenuta con successo nei giorni scorsi.

Ad Enrico, non possono che andare i miei migliori auguri di pronta guarigione e considerando di che pasta è fatto, non fatichiamo a pensare che quando tornerà presto in palestra a fare la cosa che gli riesce meglio (allenare), sarà ancora più combattivo, determinato e caparbio.

Dopo l'ottimo lavoro svolto con le giovanili di Desio, Enrico ha dimostrato sul campo che costruire, quasi da zero, un settore giovanile di alto livello è cosa possibile per chi ha competenza, entusiasmo e carisma, come lui. Ha potuto sperimentare il gusto della crescita e della maturazione di persone che certamente a lui saranno legate per sempre. E questo è forse ancora più bello e meritevole.

Seguendo l'esempio di Enrico, Genova è diventata in questi ultimi anni una realtà di prima fascia nell'ambito dei campionati giovanili e ritrovando molti spunti comuni con quanto fatto nella mia carriera da allenatore, posso capire ancora di più il lavoro e lo sforzo che sta alle spalle di tutto quanto visibile oggi.

Auguri Enrico. Inutile dirti forza e coraggio perchè hai sempre dimostrato di avere sia una che l'altro, quindi ti dico solo che Ti aspettiamo presto su qualche campo da Basket.