domenica 28 febbraio 2016

ARBITRI SEMPRE PIU' GIOVANI MA SEMPRE PIU' BRAVI
ECCO IL COMMENTO TECNICO SU QUANTO SI VEDE SUI CAMPI


Da un paio d'anni a questa parte frequentando molto di più i Campionati Provinciali o Elite a livello di fasce basse, ho sempre di più a che fare con arbitri giovani, talvolta mini-arbitri che si propongono nel dirigere nostre partite.

Nonostante le raccomandazioni del mio mentore Gianni Asti, ogni tanto mi capita di colloquiare con gli arbitri rispetto al loro operato in campo.

Nel passato su queste "scenette" ci sarebbero aneddoti curiosi e forse anche qualcuno inquietante da poter raccontare, ma vi risparmio e vi rimando ad un'altra occasione.

Oggi mi piacerebbe tracciare un identikit dei giovani arbitri che vengono arbitrare con la giusta passione le partite delle squadre che alleno in Urania.

Vedo ragazzi giovani... qualcuno giovanissimo molto bravi e tenere il campo da un punto di vista del ruolo che stanno interpretando. Dei giovanissimi attori (nella foto Gayoso Garcia Sebastian di San Giuliano... bravissimo) che si calano con serietà e attitudine nel ruolo. Questo è molto positivo. In più molto spesso (e sempre di più), sono molto bravi a regolamentare il comportamento dei tesserati. Non sfugge quasi niente e con personalità diverse ognuno sa come farsi rispettare, sia avendo a che fare con quasi coetanei in campo come giocatori, sia e soprattutto dovendo gestire allenatori adulti con personalità e storie diverse.

Naturalmente posso dire che dopo un po' di anni di panchine in giro per i campi di tutta Italia, mi capita qualche volta, (e sempre di più mentre la stagione volge al termine) anche di voler "assaggiare" in maniera "premeditata" la personalità dei ragazzi in grigio sul campo, con qualche "prova/test" ad effetto.

Anche in queste occasioni vedo che nonostante l'esperienza magari limitata quasi tutti se la cavano a dovere e con un po' di tattica e molto buon senso il giudizio è spesso positivo. Bene.

Sul piano meramente tecnico, direi quasi sempre bene nella lettura della infrazioni, soprattutto per quanto riguarda i passi. Invece noto delle difficoltà nelle valutazioni dei contatti, soprattutto nella poco uniformità di giudizio nella stessa partita, magari in due azioni consecutive rispetto ad azioni simili e dubbie allo stesso modo. Le poche gare arbitrate ovviamente non aiutano a capire se un contatto è un fallo oppure no, però soprattutto nella zona di Milano che frequento più assiduamente in questo periodo non siamo messi così male... anzi.

Si vede che il CIA Regionale sta proseguendo nel lavoro di tutoraggio (visto in prima persona quando ero RTT) per rendere migliori questi ragazzi e le cose stanno direi funzionando a dovere. Ben sapendo delle grandi difficoltà nel reclutamento degli arbitri e soprattutto nel motivare persone che spesso si trovano sole ad affrontare difficoltà complicate, direi che la Lombardia (e Milano in modo particolare) si stanno distinguendo a dovere.