venerdì 2 ottobre 2020

SABATO 3 OTTOBRE E' L'ULTIMO GIORNO PER LA CANDIDATURA DI QUALCHE ALLENATORE CHE POSSA COMPETERE PER FARE IL CONSIGLIERE FEDERALE

 


Volevo avvisare che nella serata di lunedì, ho incontrato in video conferenza i colleghi allenatori delegati che saranno con me a Roma il 12 e il 13 novembre nell’ambito dell’assemblea elettiva della Federazione, per eleggere oltre che il Presidente FIP, anche l’allenatore che sarà eletto (in quota tecnici) in Consiglio Federale.

È stato un incontro non solo utile per condividere pensieri e vedute del ruolo degli allenatori, ma anche piacevole, avendo di fronte dei veri e propri appassionati di Pallacanestro.

Al momento l’unica candidatura al ruolo di Consigliere Federale è quella di Fabrizio Frates, resa pubblica con un comunicato Usap nei giorni scorsi.

🎯 Con tutto il rispetto per Frates che sicuramente ha conoscenze e qualità indubbie, per non andare a Roma semplicemente in gita, mi piacerebbe molto che ci fosse qualche altro allenatore che abbia voglia di mettersi in gioco.

Le candidature uniche non mi sono mai piaciute (e conta poco) ma soprattutto rendono le visioni piatte, tristi e il confronto inesistente. E non va bene.

♨️ Avere più candidati darebbe valore alla stessa elezione del Consigliere Federale eletto. Una candidatura alternativa di qualche collega farebbe vedere che anche gli allenatori (seppur uomini di campo) si impegnano per il miglioramento del mondo della Pallacanestro anche sotto l’aspetto politico (nel suo termine nobile).

Sono certo che lo stesso Fabrizio Frates sarebbe più contento di essere eletto confrontandosi con qualche collega e non con una nomina del “sistema”, dove tutto è già deciso, tra l’altro, non si sa nemmeno da chi.

🗳 Ci sarà tempo fino al 3 ottobre per vedere se ci saranno candidature alternative. Nel frattempo se qualcuno ha voglia di condividere questo post con qualche allenatore che potrebbe essere utile alla causa, sarebbe una grande cosa.

📢 Mi piacerebbe pensare ad un profilo che possa avere approfondite conoscenze tecniche e capacità di predisporre progetti per il nostro movimento, in questi ultimi anni povero di idee innovative. Se poi fosse già in qualche modo riconoscibile da allenatori e territori con l’aggiunta di un po’ di humor sarebbe davvero perfetto.

😉 Aspetto proposte, commenti e condivisioni.

Buon Basket.

TANTO PER COMINCIARE IL MAFIOSO E' UN UOMO D'ONORE


Tanto per cominciare il mafioso è un uomo d'onore. Si presenta sempre come il massimo della integrità morale e della più calda affettuosa, sincera generosità. È una figura cordiale, rassicurante, pronta a farvi favori senza chiedere nulla in cambio.

Agisce immediatamente come se fosse un amico di lunga data su cui poter fare davvero affidamento. E si comporta realmente così, le sue non sono solo dichiarazioni, sono atti, promesse, prese di posizione. In questo modo crea un debito di riconoscenza che potrà esigere quando vuole e nella misura che vuole.

Una cambiale in bianco che può essere pesantissima.
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Non vuole realizzare un progetto, un sogno, il suo scopo è "solo" acquistare sempre nuove cariche e quindi sempre nuovo potere.

Si è addestrato a mentire, a dissimulare le sue emozioni. Prepara a lungo i suoi tranelli ed è difficile scoprire il suo inganno. Può vivere per anni, come amico, a fianco della persona che ha già deciso di distruggere. Di solito non ostenta. Vive con semplice dignità in una casetta anonima nei sobborghi di qualche grande città.


Tutto per lui, morale, religione, cultura, amicizia, sentimenti, politica, lavoro, tutto è mezzo.

Quando governa una istituzione gode nell'incutere timore ed instaura un clima di inferiorità nei confronti dei suoi collaboratori.


Prima (con azioni eclatanti) si sbarazza dei migliori e poi soffoca tutti gli altri facendoli sentire inadeguati.

Non gli importa nulla degli altri, dei loro desideri, dei loro interessi. Ogni cosa è strumento per schiacciare colore che sospetta possano ostacolarlo per salire più in alto, sempre più in alto, la dove pensa che nessuno potrà raggiungerlo, la dove si illude che il terrore, che porta sempre con sè, possa finalmente cessare.


Cit. L'arte del Comando