giovedì 17 novembre 2022

I 24 SECONDI NEL BASKET GIOVANILE SONO VERAMENTE DI AIUTO AI GIOVANI PER SPERIMETNARE MEGLIO I LORO FONDAMENTALI?



Come sapete tutti i giorni, siamo in prima linea per cercare di formare, educare, aiutare i giovani giocatori di pallacanestro a conoscere meglio i fondamentali, il gioco e la sua evoluzione in campo.
 
Dopo diverso tempo di sperimentazione, la riflessione, condivisa anche con molti altri allenatori, è quella che i 24 secondi di fatto hanno appiattito molto il nostro insegnamento.
 
La continua ricerca di velocità nell’esecuzione, copiando il format dell’alto livello (non sapendo nemmeno noi perchè) non permette, una graduale e costante presa di coscienza su cosa è bene fare e cosa invece va evitato. Dobbiamo fare veloce perchè è un continuo 6, 5, 4, 3...
 
Lo dico tra l’altro vedendo i campionati d’eccellenza in Lombardia dove comunque il livello medio è medio alto, non oso immaginare in regioni e in zona più deboli d’Italia come siamo messi.
 
Tutte queste difficoltà perchè il tempo sta per scadere e i 24 secondi (o i 14 sulle rimesse nella zona offensiva) stanno terminando e quindi bisogna giocare (solo) P&R, oppure forzare un 1c1, oppure buttarsi dentro sperando di trovare una soluzione avventurosa.
 
La formazione dei giovani non può passare per questa cosa, copiata, ma (forse) non pensata. Se in altri paesi (tra l’altro più evoluti) i secondi a disposizione sono di più un motivo valido ci sarà sicuramente.
 
Chiudo. La proposta che vi faccio è quella di invertire la rotta, modificare il sistema, dare più possibilità agli allenatori di insegnare e ai giovani giocatori (eccellenza esclusi) di sperimentare meglio.
 
In tutte le categorie giovanili elite, gold e silver tornerei alla vecchia formula dei 30 secondi ad azione. Mi sembra una scelta utile (ma forse anche necessaria) per poter tornare ad insegnare qualcosa di più strutturato, qualcosa che possa assomigliare di più ad una azione di pallacanestro.
 
Poi con l’inserimento nel mondo senior il passaggio dai 30 ai 24 secondi con un percorso giovanile ben strutturato e una formazione nei fondamentali e nelle collaborazioni idoneo sarà decisamente più semplice.
 
Concretamente nei campionati regionali, elite, gold e silver, dove i secondi ad azione sono tenuti dell’arbitro, la proposta sarebbe anche di facile attuazione, bastano veramente solo tre righe nelle DOA regionali. 
 
Perchè non provare?