venerdì 2 marzo 2007

ECCO LA MIA CARRIERA DA GIOCATORE


Ho iniziato a praticare lo sport della pallacanestro perchè il dottore che mi ha operato ai legamenti del ginocchio (spaccati da una rovinosa caduta in bicicletta) mi disse che dovevo iniziare una attività sportiva.

A Varese il basket andava più di moda che degli altri sport e soprattutto avevo avuto la fortuna di frequentare all'interno dell'Oratorio di San Vittore a Varese il campetto da play-ground dove la maggior parte dei giocatori di un certo spessore ogni tanto evoluivano insieme ai poveretti come il sottoscritto.

Totale generale. Dopo ampia consultazione con mia madre... e dopo qualche selezione nelle varie realtà cestistiche cittadine (ABC, Pellico...) mi sono iscirtto ai corsi propedeutici alla pallacanestro organizzati dalla Pallacanetsro Varese, nella famosa palestra di Via Rainoldi.

Primo allenatore-isturttore Manuel Campiglio. Lo stesso Campiglio allenava anche qualche gruppo del settore giovanile più evoluto. Per me un miraggio.

All'inizio della seconda stagione una telefonata di Bruno Brumana mi annunciava l'inserimento in una della squadre giovanili. Non credevo alle mie orecchie. Dopo qualche giorno ritiro presso la sede di Via Battisti la maglietta da gioco, tuta della società e tutto l'occorrente per essere un vero e proprio giocatore... insomma un vero e proprio miracolo.

Gioco con scarsi (anzi scarsissimi) risultati nella formazione allievi della Pallacanestro Cagiva Varese, vedendo anche le prime partite si serie A. La prima in assoluto però fu un annetto prima tre Turisanda Varese-Pintinox Brescia.

In questa seconda stagione l'allenatore di turno è stato Maurizio Volpe. Non riesco mai a realizzare il mio primo cnaestro in partita. Ci vogliono sette, otto gare per poter iscrivere a referto il mio numero di maglia. Se non ricordo male primo canestro in Cagiva Varese-Ceves Vedano, perso di venti. La maggior parte della squadra era sotto età, e poi a Vedano in quegli anni c'era una bella tradizione del basket.

L'annata successiva è abbastanza traumatica perchè vengo inserito nel gruppo 67-68 dei cadetti nazionali della Pallacanestro Varese. Squadra: Stefano Rusconi, Flavio Mason, Alessandro Grati, Matteo Miglio, Alberto Ferrarini, Vidman Nicolini, Stefano Trombino... e tanti altri!! Non gioco mai... non entro penso mai... in nessuna partita ufficiale.
In quel periodo giocano a Varese in rapida successione americani del calibro di Kevin Mcgee e Cedrik Hordges. Ecco m'ispiro a loro per giocare... cerco di fare esattamente quello che fanno loro. Infatti il periodo che ho imitato Hordges giocavo di sinistro (figuratevi... già ero scarso... poi pure di sinistro!!)

Questa sorta di umiliazione perenne però mi spinge ancora più maggiormente alla passione per questo sport e inizio subito e fare il vice allenatore con i gruppi più giovani, aiutando alla compilazione dei referti, a tenere il tempo e tante piccole cose che i "pivellini" di turno fanno grazie alla folle passione per il gioco.
Decido inoltre di prendere lezioni private. Ed allora avendo la fortuna di avere le chiavi della palestra di Via Rainoldi dove iniziavo e tenere i corsi di minibasket, mi esercito per 1-2 a volte anche 3 ore al giorno sulla tecnica di tiro. Una mano... con parabola, senza parabola, di tebella, in allontanamento... insomma un bel modo (forse l'unico) per migliorare nella tecnica inidividuale.

L'annata successiva è quella della svolta. Sono inserito nel gruppo dei ragazzi del 68 (io invece sono fine 67) prendendo parte al campionato cadetti provinciale. Allenatore Charlie Yelverton.
Un gruppo fantastico di ragazzi davvero indimenticabili. Sono convinto che seppur essendoci persi di vista, ci vorrebbero pochi minuti per ritorvare quell'entusiasmo, quella goliardia e quella gioia di stare insieme che faceva superare gli ostacoli che ci trovavamo davanti. Nicola Broggini, Max Delle Piane, Roberto Astori, Fabio Birattoni, Fabrizio Moroni, Stefano Santi, Massimo Meroni... Davvero un bel gruppo... ma notizia bomba... giocavo pure! Sapevo fare qualcosina e Charlie (che ci ha insegnato tanto...) mi ha dato grande fiducia. Vinciamo la finale provinciale a Varese con una tabellata da metà campo di Fabio Birattoni. E' il destino che premia la nostra volontà e la nostra amicizia. Nello spareggio con l'Endas Milano (allenatore Fabrizio Frates) vinciamo a Milano di 4, ma perdiamo a Varese (palestra Daverio) di cinque. Un dramma. Ma davvero una gioia aver passato gran parte del mio tempo con queste persone.

Continuando pure ad allenare il minibasket, decido di andare a giocare a Malnate. Sponda Stella Azzura. Vengo inserito nel roster della prima squadra in Promozione (Veronesi, Ronchi, Sali... allenatore Marco Vescovi - fratello del Cecco) in più gioco (si fa per dire) anche nel gruppo Juniores. Si fa per dire perchè penso di essere stato uno dei pochi atleti al mondo a fare allenamento con la prima squadra, non giocando praticamente mai, e non giocando neanche a livello junior (allenatore Bernardeschi) perchè ero scarso. Vabbè. Non preoccupatevi.

L'anno successivo ritorno alle giovanili di Varese dove si apre uno spiraglio nella squadra junior provinciale. Allenatore Nicora, fratello di Paolo. Ero migliorato. Giocavo a livello provinciale qualche minuto e mi divertivo pure. Record in carriera nei campionati FIP 54 punti.

L'anno dopo provo a giocrae a Ispra in 1^ divisione. Alti e bassi, finchè un giorno a fine stagione preso dallo sconforto appenso le scarpette al chiodo.

Successivamente a questo primo abbandono dai campi da gioco, tornano alla carica per farmi riprendere a giocare una serie di amici dipendenti della Cariplo che si iscrivono al campionato aziendali CTL. Ogni settimana giochiamo contro le ditte del varesotto. Elmec, Lindt, Banca Popolare Luino e di Varese, Biticino... insomma una super campionato con tanto di uscita sulla Prealpina di risultati e classifiche. Beh... non mi sono mai divertito tanto. Tiravo solo io. Difendevo i prima 10-15 secondi dell'azione (le azioni duravano 30) dalla metà campo alla riga da tre (messa di recente) poi scappavo in contropiede e i miei compagni recuperata la palla o subito il canestro mi lanciavano in campo aperto. Media punti 30-35 media tiri 40-50. Ho ancora a casa i due piatti d'argento vinti come capo cannoniere del campionato!!

Che tristezza... ma che divertimento!!

Questa è la mia carriera da giocatore. Nulla di più nulla di meno... solo uno che pur non avendo tanta voglia di allenarsi duramente... si divertiva a rompere le palle ai propri allenatori.

Se nella mia esperienza come allenatore avessi avuto uno come me... non sarebbe durato neppure cinque minuti. Mi stavo davvero sul culo quando giocavo. Un bastardo di prima categoria... ma... in effetti... chi mai chiederà ad un bimbo perchè gioca??

3 commenti:

Fedefrak ha detto...

Non sono sicurissimo ma credo di sbugiardarti perchè ti ho visto anche in I Divisione ad Arezzo!!!
Un salutone, il tuo blog è fantastico come lo sei sempre te.
A presto
Federico

Anonimo ha detto...

Ora ... non sto a spiegare il tortuoso percorso che mi ha portato a navigare su questa pagina ... ma, potenza della rete che fa re-incontrare persone dopo un quarto di secolo, di quella squadra cadetti per un po', ho fatto parte anch'io ... così come anch'io bazzicavo l'oratorio ...
Non vivo più a Varese da vent'anni..., ma se la memoria non mi inganna, credo anche di aver passato, all'epoca, un capodanno a casa tua ...avevi un benelli '50 3marce e, a casa, un "baracchino cb" Giusto???

Aesse ha detto...

confermo in effetti tutto quanto. sia il capodanno sia il cb!! che tempi.. ma faccio un po' fatica a inquadrarti come persona...