lunedì 26 febbraio 2007

CAMPIONI D'ITALIA UNDER 15

CAMPUS VARESE




Basket - Nella finale hanno battuto Pesaro 73 a 53

Gli allievi del Campus sono campioni d'Italia

(6 luglio) Finisce in gloria per i colori varesini la serie delle finali nazionali giovanili: dopo gli ottimi risultati della Ras Giovani (finale cadetti e semifinale juniores) e lo scudetto nei "Bam" della Robur et Fides tocca al Campus marchiato Lindt gioire per una meritata vittoria.
A portare in città l’ennesimo tricolore degli ultimi anni sono stati gli allievi di Andrea Schiavi che tornano da Salsomaggiore Terme con uno scudetto tricolore ben cucito sulle proprie maglie.Quella del Campus è stata una vittoria netta, meritata, giunta alla fine di un torneo disputato da protagonisti: venti punti inflitti in finale alla Scavolini di Pesaro spiegano la bravura di questi ragazzi. L’atto conclusivo però non è stata una passeggiata per Rosignoli e compagni: i marchigiani hanno retto l’urto del Campus per tre quarti di gara rendendo la vita dura ai varesini. Nell’ultima frazione la svolta: cinque azioni di fila giocate alla grande dalla Lindt, prima contro la difesa a zona 3-2, poi contro una "uomo" aggressiva, hanno dato il via alla fuga decisiva dei ragazzi di Schiavi tra i quali hanno brillato in fase realizzativa Massa (14 punti), Fogato (11) e Santambrogio (10). Come sempre poi è risultato decisivo l’apporto di Rosignoli, 11 punti e tanta sostanza soprattutto in difesa.Il commento finale è per coach Schiavi, decisamente euforico al termine della finalissima: "Sono strafelice per questo risultato, i ragazzi volevano una rivincita dopo la delusione dell’anno scorso, ed anche io desideravo riscattare la passata stagione.
Abbiamo giocato bene per tutte queste partite di finale, ed anche oggi siamo stati bravi a girare la partita a nostro favore con quattro o cinque azioni da manuale al momento opportuno. La differenza credo che l’abbia fatta la nostra "panchina lunga": Pesaro ha un quintetto forte, ma noi effettuiamo rotazioni su 8/9 ragazzi di grande affidamento. In un torneo con sei partite in altrettanti giorni questo dato incide molto: noi abbiamo sfruttato al meglio questo vantaggio".

Lindt Varese – Scavolini Pesaro 73–53 (38-34)
VARESE: Luoni 8 (1/3, 2/6), Massa 14 (3/5, 2/4), Santambrogio 10 (5/9, 0/1), Fogato 13 (2/3, 3/8), Rosignoli 11 (4/9, 1/4), Croci (0/1), Macchi 7 (2/3, 1/3), Molina 3 (1/1), Torchi 7 (3/6, 0/4), Trombetta (0/2), Gervasini, Mascarin. All. Schiavi.
PESARO: Benevelli 7 (2/9, 0/2), Casagrande 4 (2/10), Farina (0/1), Maggiotto 9 (3/8, 1/6), Penserini (0/1), Roberti (0/1), Spagna (0/1), Tomassini 25 (5/12, 3/8), Verri 8 (3/9, 0/3), Benetti (0/1), Biagetti, Kosanovic. All. Belloni.
Ecco l'intervista post partita scudetto a Salsomaggiore:
Questo scudetto ha il sapore netto della rivincita. Sicuramente quella del gruppo 88 beffato a Verona lo scorso anno, nella finale per il titolo, proprio contro la Scavolini, ed anche quella mia personale, dopo aver passato alcuni momenti tristi nel finale della scorsa stagione.

La cosa che più mi ha esalatato allenando questo gruppo dallo scorso settembre, è stata la voglia e la caparbietà che questi ragazzi hanno sempre avuto nel corso della stagione, dimostrando a loro stessi prima ed al resto d’Italia adesso, che una buona tecnica individuale, abbinata a determinazione e fiducia in se stessi, possono benissimo portare a traguardi davvero ragguardevoli.

Qualcuno dice che a livello giovanile non è importante vincere, di solito lo dicono quelli che non hanno mai vinto niente…, stà di fatto che 14 ragazzi di Varese, nati dal minibasket (e per questo mi sento di ringraziare Pino ed Alberto, per le annate precedenti) possono arrivare al Titolo Italiano, con la loro forza e con le loro capacità. Se questo non è importante, ditemi cosa è importante nella vita!

Per ultimo dedico questo mio personale terzo scudetto a quei pochi che in questi anni mi hanno sempre dato fiducia (compresi i ragazzi che ho allenato nel passato) dimostrandomi quotidianamente tutta quella gratitudine che si deve ad una persona speciale. Ho sempre preteso molto dai ragazzi che alleno o che ho allenato, ma spero di aver lasciato un ricordo positivo e indelebile nella loro crescita come giocatori e come persone. Questo è il vero successo.

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