domenica 19 aprile 2009

TUTTE PALLE! PER FARE I GIOCATORI BISOGNA VINCERE LE PARTITE!!


Purtroppo per ragioni legate al poco tempo a disposizione non sono riuscito a scrivere sul mio blog come avrei voluto. Cercherò di rifarmi in questo periodo, prima della partenza per Follonica.
Faccio subito boom con un post che non mi renderà certo molto simpatico agli addetti ai lavori (ambito pallacanestro) ma non posso più tacere dopo tanta falsa ipocrisia.

Ho letto con attenzione e con molto interesse le interviste che il sito fip.it ha voluto riservare e pubblicare nei giorni scorsi a tutti gli allenatori della squadre Under 19 d'eccellenza che proprio in questi giorni stanno concludendo la loro fase interregionale.

Passo al dunque. Tranne rere eccezioni, la maggior parte degli allenatori intervistati dall'ufficio stampa della fip, (ma questo avviene anche più in generale quando gli allenatori giovanili parlano della propria attività) ha portato come primo punto dei loro obiettivi stagionali il migliormamento individuale dei propri giocatori, (e di fatto questo non sarebbe mica un male) ... lo diventa quando si dice: "anche a discapito del risultato di una gara".
I risultati di squadra quindi secondo questi sedicenti signori allenatori, passano molto spesso in secondo piano. Prima c'è la crescita individuale del giovane giocatore da formare, poi ci sono i rusultati.

C'è però qualcosa che a mio parere non torna in questo dictat molto diffuso. Come allenatore, come addetto ai lavori e come appassionato mi domando: ma io allenatore della Comark che cerco di vincere tutte le partite che alleno e m'incazzo ogni volta che perdo, alleno forse per il peggioramento dei miei giocatori? Ma la mia Società che giustamente mi chiede di vincere più partite possibili, senza per questo fare o dire cose che non devono essere ne fatte ne dette a ragazzi di 18/16/15/14 anni, mi chiede qualcosa che va al di la di etica e morale?

La risposta è NO!

Quale allenatore allena una squadra per perdere una gara? Quale scelta di un coach nelle categorie giovanili può portare alla perdita di una partita ma nello stesso tempo alla crescita di un giocatore?

Sono così fuori dalla realtà io e la mia Società che pensiamo che sia un bene vincere una partita, un torneo un campionato in più degli altri? Oppure sono gli altri che adducono finte motivazioni, di fatto per pararsi il culo, vendendo concetti che arrivano da luoghi comuni convincenti solo in parte?

Per costruire i migliori giocatori a mio parare bisogna cercare di vincere costruendo le migliori squadre. Il numero più alto di partite vinte è una testimonianza concreta e importante della buona programmazione e del buon andamento dell'attività. Vincere una partita o un campionato non solo non è di per se fattore negativo come alle volte, molti coach ben pensanti (che la maggior parte delle volte non ha mai vinto nulla) cercano di vendere, ma al contrario dimostra con i fatti che si stanno compiendo quei passi giusti per essere i migliori per esempio nel tuo quartiere, oppure nella tua regione, o addirittura nella tua nazione...

Diffidate da chi dice: "Ma io alleno il miglioramento dei miei giocatori e non m'interessa vincere le partite". Tutte palle!!

Quando trovate uno che dice una cosa del genere chiedetegli il perchè partecipi a dei campionati giovanili?. Non sarebbe meglio a questo punto allenare i giocatori senza prendere parte a nessuna competizione agonistica? Il confronto e la competizione ti fa rendere subito conto a che punto sei della tua crescita e soprattutto ti fa capire che se anche cerchi di dare il massimo, d'impegnarti a fondo, di dare tutto per crescere come giocatore, come atleta e come persona... da qualche parte del mondo con ogno probabilità ci sarà sempre qualcuno che queste cose le farà meglio di te, e che quindi tutto quello che fai può non bastare per essere il migliore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

... vincere più partite possibili, senza per questo fare o dire cose che non devono essere ne fatte ne dette a ragazzi di 18/16/15/14 anni ...

Allenatore ha detto...

Dipende più che altro dal piano della società.

Se vuole solo "vincere" senza costruire giocatori per il futuro quello che dici tu è corretto.

Però non dimenticare che le partite sono l'unico modo per mettere in pratica quello che si apprende in palestra, peccato che la politica della crescita dei giovani non è più un tema seguito e questo lo posso apprendere dalla tua risposta.

Il problema è questo si vuole solo "vincere" e per farlo bisogna prendere giocatori che siano già formati (e non delle scommesse) e a causa di ciò i giovani non hanno la possibilità di assaggiare il campo perchè la squadra vuole vincere e non creare giocatori, chiedetevi perchè ci sono tanti stranieri in serie A, fai questa cosa: vedi di quale nazionalità sono la maggior parte e vedi qual'è la politica sui giovani che c'è da loro.

Però ammetto che la mia è solo una teoria e purtroppo non ho tutti i mezzi necessari per poterla verificare (causa la poca esperienza cestistica e quindi aver visto poche situazioni di gioco).

Poi ho anche notato una specie di selezione naturale che tende ad escludere alcune aree cestistiche (il Meridione) definendole povere di talento, ma ciò non è assolutamente vero, ora come ora mi viene in mente solo una società, la Virtus Catanzaro (cat. Under 17), che ho avuto il piacere di vedere a S.Lazzaro e parlando con un loro adetto ai lavori mi ha detto che nel meridione c'è tanto talento (ammetto di essere stato scettico all'inizio ma guardando le convocazioni nazionali effettivamente...'92 Viglianisi '93 Laganà ecc.) insomma voglio dire qualcosa c'è.
Sarò presuntuoso ma per me la Virtus Catanzaro se ci arriva alle finali nazionali farà capire molte cose agli adetti ai lavori e finalmente ci si renderà conto che qualcosa và rivisto nel sistema e individuare i nostri obiettivi: vincere o fare crescere....

Però ciò rimane comunque un processo lungo, l'unico esempio che mi viene in mente è la spagna che dopo l'europeo giovanile vinto dai fratelli Gasol adesso sta raccogliendo quanto hanno seminato.

Sarebbe bello fare un raduno con 32 convocati per ciascuna regione del meridione partendo dalle annate '91-'92 (voi direte è tardi, io dico secondo me no...).

Scusate la lunghezza dell'intervento.