Sulle mia pochezza come allenatore c'erano pochi dubbi. Ho sempre riconosciuto di non essere un allenatore preparato come si dovrebbe e soprattutto un allenatore che possa insegnare in termini convenzionali quello che c'è scritto sul libro della pallacanestro. Da questo concetto chiaro e lampante riuscire ad arrivare a non passare un pre-esame per il corso del primo anno allenatori (i risultati non ci sono ancora ma la certezza di aver commesso almeno 3-4 errori è lampamte). pensavo ci fosse parecchia strada.
Da quanto sperimentato presso la sede del CONI a Milano lunedì 20 aprile con lo svolgimento dell'esame teorico del pre-esame del corso allenatori (che avrebbe consentito l'accesso alla prova pratica) tutte queste certezze si sono sgretolate in pochi minuti.
Il pre-esame consisteva in dieci domande (8 a risposta multipla) e 2 a risposta aperta in cui, dopo aver visionato dei filmati bisognava dare delle risposte precise a domande secche.
E' chiaro che adesso sparare a zero su questo test potrebbe sembrare una classica ricerca dell'alibi per una non ammissione davvero improbabile prima della prova. Però sappiate che le considerazioni che farò ora sono comunque ampiamente dimostrabili. Basta per chi lo volesse svolgere il test come l'abbiamo svolto noi. Vi assicuro che la maggior parte dei formatori CNA non supererebbe il test!!
In questo senso entrando nel merito della questione mi sembra improbabile riuscire a dare tutte risposte esatte su un test dove:
a) difficile capire le domande, soprattutto quando le possibilità di scelta ti vengono dette dopo aver già visto il filmato (es. prima domanda);
b) difficile capire il colore del giocatore che sbaglia la tecnica di un passaggio quando non solo i colori delle varie magliette non si riconoscono, ma i passaggi sono almeno 50-60 e gli errori sono stati diversi (esercizio passaggi a tre);
c) difficile capire che tipo di errore fa un giocatore se esegue quattro volte una entrata a canestro con ricezione, partenza e conclusione e per quattro volte esegue con sfumature diverse lo stesso movimento (prima domanda). Qua forse era semplice far vedere la stessa azione per 3-4 volte.;
d) difficile capire che tipo di metodologia didattica sia giusta nei tre esempi di Gebbia, quando tutte e tre le possibilità sono sbagliate. Spiegazione, dimostrazione e correzione che mi sembrano tre concetti inequivocabili per una buona metodologia didattica non c'erano nell'esempio che il CNA ha prodotto;
Mi fermo qui per non entrare troppo nel particolare e per non essere troppo pesante ma quando a una domanda specifica 40 allenatori si suddividono quasi equamente nelle tre possibilità di risposta forse c'è qualcosa che non va nella domanda, piuttosto in chi risponde!!
Cordialmente.
Andrea Schiavi
Allenatore di Base 015083
2 commenti:
Aggiungo:
-la qualita' del videoproiettore non era sufficiente. In una domanda (la n°1) questo poteva essere un grosso problema.
-domande e risposte poco precise: in tre o quattro domande la risposta corretta se motivata nel modo giusto era piu' di una.
Luca
Ciao Andrea, diciamo che sono concorde con quanto detto, ma più che andare nel dettaglio del pre-esame teorico, mi ero già fatto delle domande in precedenza:
Credono veramente che un test così dia una prima reale ed effettiva valutazione dell'allenatore di base considerando che la possibilità di almeno 1 errore è altissima?
E' giusto un pre-esame, ma già quello pratico in palestra penso che sia più che sufficiente e oggettivo per una valutazione.
Concordo con te nel fatto che anche al termine, in un primo confronto ci siamo resi conto che praticamente quasi nessuno di noi (in veneto 31 allenatori)abbia risposto in modo uguale a tutte le domande, quindi la mia curiosità è aumentata..considereranno veramente negative le prove con 1 errore? Se cosi fosse gli allenatori abili per il pre-esame pratico saranno veramente pochi.
Tanto sta che non mi stupisce il ritardo relativo alla comunicazione di esito positivo o negativo della prova.
La mia curiosità accresce :)
Ciao Davide
Posta un commento