domenica 16 dicembre 2007

DA BASKETCOACH.IT INTERVENTO DI MATTEO LOSCO

Ecco l'intervento pubblicato su basketcoach.it scritto da Matteo Losco:

Il cna ha finalmente deliberato ed i tempi futuri si presumono grigi.
in sostanza:
- dalla stagione 2009/2010 i campionati di eccellenza potranno essere allenati solo da personale con la qualifica di "allenatore", per cui chi non ha la relativa tessera dovrà fare i dovuti corsi. E' prevista una deroga per chi ha allenato gruppi d'eccellenza almeno per tre stagioni negli ultimi 5 anni o ha vinto un titolo nazionale giovanile: a questi basterà partecipare al clinic nazionale del cna 2008 e 2009 per acquisire il passaggio di categoria. ( non
è chiaro peraltro come verranno considerati i campionati open b)
- dalla stagione 2007/2008 verrà varata un'attività di
formazione/aggiornamento obbligatoria per tutte le categorie di allenatori con incontri ( almeno 3 organizzati dai cna provinciali e due dai cna regionali) la cui partecipazione darà diritto a crediti che PERMETTERANNO, ove ottenuti, di MANTENERE la tessera anche per l'anno successivo

le norme approvate sono di un'ottusità assurda e vanno a colpire in primis la base del movimento cestistico con le società minori ed i gruppi meno competitivi per i quali sarà sempre più difficile reperire allenatori, ma anche quelle che aspirano a costruire un movimento serio ed ambizioso nella propria zona, magari alle spalle dei grandi centri nazionali.
Consideriamo singolarmente le due delibere:
1) gruppi d'eccellenza solo ad "allenatori". La norma sa molto di operazione economica visti i costi del passaggio di categoria. Peraltro smonterei anche la speranza di paperoniani introiti economici da parte della FIP in quanto non so quanti coaches esperti in ambito giovanile oggi - e quindi quanto meno over 30 -, con gli impegni di lavoro e familiari, possano sobbarcarsi tale onere.
Ah, già, c'è la deroga: ancora più assurda perché in pratica ci dice: se hai già allenato negli ultimi anni categorie d'eccellenza ( ma anche quelle ad iscrizione libera, vd U13? e come considerare i vice allenatori?) o hai vinto un titolo nazionale giovanile ( mi pare un riferimento un po'salvaqualcuno, che ne dite?) allora non serve il passaggio di categoria. A contrario non posso che dedurre allora che non è così necessario avere la qualifica di "allenatore" per operare materialmente nei campionati open ( se chi l'ha fatto negli ultimi anni senza il tesserino lo potrà fare anche in futuro...) e addirittura che si può vincere un TITOLO NAZIONALE GIOVANILE senza il tesserino di allenatore!
L'assurdità logica e giuridica maggiore però è la retroattività di tali norme; chi ha operato fin ad oggi con il beneplacito del cna, avendone osservato corsi e aggiornamenti ( che già c'erano peraltro, - qualcuno sa dirmi che fine ha fatto per esempio la figura di "istruttore settore giovanile" , ai tempi considerata obbligatoria dal cna per allenare dagli U17 in giù e poi sparita nel nulla?) di punto in bianco non è più considerato operativo dal cna stesso.
2) delibera in materia di aggiornamento: qui siamo alla pazzia pura anche perché l'argomento meritava ben altra impostazione in quanto veramente necessario allo sviluppo del movimento, anche alla luce dei tristi risultati che negli ultimi anni hanno contraddistinto le nostre realtà nazionali e la penuria di validi giocatori nostrani prodotti.
Aggiornamento e formazione continua non sono in discussione: quello che si discute è il fatto che senza tale aggiornamento non è più possibile allenare! E' una fattispecie al limite della costituzionalità perché il sottoscritto, come tutti voi, ha sostenuto dei corsi abilitanti ad allenare, paga un tesseramento annuale e questo deve bastare per allenare perché queste erano le regole in vigore al momento del corso stesso.
L'istituto dell'aggiornamento ( anche attraverso il sistema dei crediti come proposto) deve riguardare un secondo momento: quello appunto dell'approfondimento, del miglioramento individuale.
Sarebbe forse allora più saggio permettere che i crediti ottenuti possano differenziare gli allenatori sulla base, che so, di una graduatoria, per poter allenare - ecco allora sì - magari certe categorie rispetto ad altre o essere agevolato nei passaggi di categoria stessa. In questo modo fra l'altro si metterebbero anche tutti gli allenatori sullo stesso punto di partenza, occasione al momento persa, alla italiana maniera, tra deroghe e dettagli sparsi qua e là ( non è chiaro, per esempio, perché gli allenatori di base, a cui è preclusa l'attività a livello nazionale, debbano ottenere, per allenare, più crediti delle altre figure che sul campo si occuperebbero invece dei livelli più alti...).
Ancora, la retroattività della norma mette giuridicamente i brividi.

Da un punto di vista più generale comunque il cna non capisce - o lo capisce benissimo ma non se ne cura - che non tutti gli allenatori vogliono / possono diventare allenatori nazionali, né che tutte le società vogliono / possono economicamente avere allenatori semiprofessionisti, né, ancora, che professionismo e professionalità sono due termini non necessariamente abbinabili.

Matteo Losco


Gli spunti dell'intervento di Matteo (che saluto) sono certamente interessanti. Non nego, che i vertici del CNA siano partiti in quarta a fare riforme a livello di formazione allenatori, sopratutto in una fase di transizione tra le gestone Messina e quella nuova di Recalcati (e quindi Gebbia) senza però fare troppo conto della base e delle necessità vere di cui il movimento ha bisogno.

La regola dell'eccellenza penso che sia stata un'idea degli stessi allenatori "d'elite" che in questo modo si sono creati meno concorrenza e più possibilità di lavoro, oltre che una teorica migliore formazione per i giocatori più bravi.
La novità crediti invece, pur partendo da un'idea giusta e condivisibile sull'aggiornamento che le varie figure dei coach in giro per l'Italia dovrebbero avere per migliorare ulteriormente la propria professionalità, anche se a livello di volontariato o di piccole società locali, si scontra con una obbligatorietà che di fatto fa a pungi con la giurisdizione.

In effetti sarebbe interessante aprire un dibattito serio sulla questione, coinvolgendo un po' tutti i settori della questione. Allenatori in primis, ma anche Società piccole e grosse e Dirigenti.
Ma in effetti chi ha interesse nella questione??

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie Andrea, perchè con questo blog continui a stare dalla nostra parte...abbiamo bisogno soprattutto di gente come te che conta sicuramente molto di più di tutti noi che abbiamo tanta passione, ma che da quello che si è visto in federazione non contiamo molto...se non per metterci i bastoni tra le ruote...

Ciao e buona notte,

Massimo

PS. la questione si sta leggermente affrontando su basketcafe nella sezione "allenatori", nella discussione "nuova delibera cna"

http://basket.forumfree.net/?t=23199335&view=getlastpost#lastpost