sabato 21 febbraio 2009
TAVOLA ROTONDA ORGANIZZATA DAI GIGANTI OBIETTIVO: MIGLIORE FORMAZIONE. COME?
Positiva esperienza alla tavola rotonda organizzata dai Giganti del Basket in collaborazione con Superbasket svolta nel pomeriggio di venerdì 20 febbraio presso il Cierrebi di Bologna.
Si sono viste tante persone illustri del basket giovanile e non solo. Tanti addetti ai lavori competenti in materia, e anche mi permetto di dire, tante gente con la pallacanestro giovanile nel sangue. Questo è certamente un bel segnale. Un ritrovato interesse per la pallacanestro giovanile è una bella iniezione di fiducia per tutti gli operatori del settore che da anni e senza aver perso nemmeno una primavera (come il sottoscritto) si sono sempre impegnati a diffondere al meglio la passione per questo sport alle nuove generazioni.
Gaetano Gebbia del SSNM, l’Avvocato Giuseppe Cassì della Giba, Claudio Limardi di Superbasket, Giorgio Gandolfi dei Giganti (padrone di casa), Giuseppe Gonnella (LNP), Federico Danna (Biella) e Germano D’Arcangeli (Stella Azzurra Roma) sono stati i primi relatori che con interventi personalizzati hanno iniziato la discussione.
Dall’altra parte come dicevo tante autorità di spessore: Laguardia (ex Presidente Lazio), Ragnolini e Salvetti (Lombardia), Faraoni (Toscana), Bennati (Liguria), Crotti (Veneto), Perra (Sardegna)… ma anche dirigenti e allenatori di Società importanti del panorama cestistico nazionale come Fabio Corbani e Paolo Pressacco (Treviso) Giordano Consolini (Virtus Bologna) Giulio Griccioli (Montepaschi), Mario Fioretti (AJ Milano), Bertari-Munafò (Cantù), Andrea Menozzi (Reggiana), Umberto Vezzosi (Siena Virtus), Lorenzo Gandolfi (Crabs Rimini), Roberto Breviglieri (Fortutudo), Lorenzo Pansa (Casalemoferrato), Attilio Caja, Dario Adami, Gianni Zappi e tanti altri…
L’impressione, già riscontrata tra l’altro nelle due precedenti riunioni sempre a Bologna, è che ad una iniziale meritevole progetto nel contribuire positivamente al miglioramento della pallacanestro giovanile con questo tipo di incontri, gli argomenti e le tematiche sono così ampie e tecnicamente complesse che il più delle volte, ognuno dice la sua senza fare riferimento agli altri, vivendo nella speranza-illusione che qualcuno (e non si sa chi) possa fare proprie delle idee potendole anche riportare a chi in realtà decide.
Questo passaggio di competenze difficilmente avviene ben sapendo che ognuno dei presenti farà proprie idee già facenti parte della propria cultura, tralasciando e dimenticando in fretta opinioni differenti e tematiche poco interessanti per lui.
Questo se vogliamo è il limite di questi incontri. Tanti dicono la propria, ma le convinzioni personali difficilmente vengono scalfite. Per questo ho apprezzato l’intervento di Gonnella (LNP) risolutivo nel finale che ha dato come scopo di questa riunione, una nuova riunione (da farsi probabilmente durante le finali Under 19 a Salsomaggiore) dove la FIP possa portare a conoscenza dei presenti gli "indirizzi" dei progetti essenziali da cui partire, potendo poi creare dei gruppi di discussione attiva per i vari differenti aspetti.
1) Favorire con nuove norme e regolamenti specifici le Società che fanno attività giovanile di buon livello e che spesso (per limiti regolamentari) si trovano in difficoltà nel perpetuare la causa (esempio doppi tesseramenti, società satellite);
2) Studiare a fondo le così dette “Regole speciali” (zona-uomo, cambi liberi o no, 24 secondi si o no, pallone grande, piccolo o medio e tempo da 10 minuti Under 13…) per provare a spianare la strada;
3) Organizzazione dei campionati (campionati senior e campionati giovanili).
Mi sembra un bel progetto con un fine ultimo chiaro sia da parte della Federazione, unico organo che può e deve legiferare in materia (ma che comunque può ascoltare gli prima di decidere), sia da parte degli addetti ai lavori che pur non essendo dentro nelle varie commissioni create appositamente dalla FIP avranno almeno in questa occasione modo di poter dire la propria nel merito del progetto strutturato dalla FIP.
A quel punto, presentato il progetto da parte della FIP, dopo discussione degli addetti ai lavori (con suddivisione per ambiti tematici) si può arrivare nel migliore dei modi ad una decisione finale, a cui dare fiducia per almeno quattro anni. Si sperimenta sul campo per un quadriennio e alla fine si tirano le somme.
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5 commenti:
Davvero, Andrea, ieri si è detto questo? Sarebbe super! Io ho invece avuto la netta sensazione che l'ingresso di molti politici nel dibattito abbia ingessato quel bel clima da "stati generali" che si era respirato il 26... Maurizio Massari
In effetti il resoconto (verbale) l'ho saltato a piè pari... anche perchè è difficile mettere insieme nello stesso discordo pere, mele e banane!! Con il resoconto descritto, oltre a riportare il clima di difficile comprensione gli uni e altri ho espresso anche un aspicio, riconoscendo in Gonnella uno che sa il fatto suo.
Passerò per l'ennesima volta come illuso, però forse questa soluzione penso possa essere quel passo decisivo verso una democrazia diretta, più vicina ai bisogni di Giocatori, Allenatori, Dirigenti e Società.
La proposta di Gandolfi di sviluppare a workshop l'incontro di Salso con tavoli di sviluppo dei tre aspetti che hai individuato potrebbe essere il tratto di collegamento tra partecipazione e rappresentatività, a patto che in ogni tavolo di lavoro ci sia, oltre a chi vuol partecipare, anche il corretto capogruppo istituzionale. Si tornerebbe a quell'idea "costituente" respirata il 26 ma reale valenza propositiva e progettuale... Maurizio Massari
relazione precisa e dettagliata degna di un vero giornalista, bravo Andrea.!
ci tengo a sottolineare che se tanti addetti ai lavori(anche illustri) si muovono e si ritrovano per parlare di settore giovanile è segno che i problemi esistono e cosa ancora più importante c'è la volontà da parte di tutti per risolverli; la mia speranza è che la nuova FIP faccia un bel passo verso la base e il settore prima di prendere decisioni dettate solo da voleri politici
fabio poggianti
ABC CASTELFIORENTINO
Bravo Andrea, ottimo articolo; hai mai pensato seriamente di fare il giornalista ? naturalmente quando andrai in pensione come allenatore, per adesso al bene del basket sei più utile sul campo.........
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