giovedì 29 gennaio 2009
VERBALE RIUNIONE SETTORE GIOVANILE (1° parte) BOLOGNA 26 GENNAIO 2009
Elenco delle Società presenti alla riunione sul Settore Giovanile svolta a Bologna nella giornata di lunedì 26 gennaio 2009:
1) Basket Team Abet Bra
2) Sea Basket Settimo Torinese
3) Crabs Rimini
4) Pallacanestro Varese
5) Sportlandia Tradate
6) S.G. Fortitudo Bologna
7) Pallacanestro Reggiana
8) Pall. Castel San Pietro
9) Polisportiva Trebbo
10) Spes Imola
11) ASD Forio Basket (Napoli)
12) Basket Villafranca (Verona)
13) Pallacanestro Biella
14) Fulgor Fidenza
15) Torino Basket Club
16) Scuola Basket Arezzo
17) Reyer Venezia
18) Virtus Consum.it Siena
19) Oleggio Junior Basket
20) Pall. Aurora Desio
21) Pool 2000 Loano
22) A.S. Pride 95 Torremaggiore
23) Armani Junior Olimpia Milano
24) Pall. Don Bosco Livorno
25) Stella Azzurra Roma
26) Fortitudo Bologna
27) Pallacanestro Budrio
28) Pallacanestro Biella
29) Montepaschi Siena
30) Virtus Bologna
31) Bluorobica Bergamo
Società non presenti alla riunione che hanno comunque fatto pervenire il modulo sondaggio compilato:
1) BSL San Lazzaro
2) Pistoia Basket
3) Libertas Scavolini Pesaro
4) Rouge et Noir Aosta
5) Legnano Basket
6) Basket Corato
7) ASD Basket Ivrea
Verbale Riunione Riunione 26.01.2009
Federico Danna (Biella):
- Insieme con Andrea Schiavi abbiamo indetto questa riunione per cercare nel limite delle nostre possibilità e senza troppe aspettative, di creare un movimento di idee che potesse dar voce e molti operatori che fanno dell’attività del settore giovanile una delle loro mission;
- Per migliorare la situazione, ci sembra giusto parlare di attività post giovanile: cosa fare dopo l’Under 19? 1) campionato apposito (magari Under 21)? 2) far giocare i giovani nei campionati senior? 3) cambiare le regole degli Under?
- Ci sembra giusto parlare di come fare attività giovanile (regole speciali: 24’, cambi, zone, finali…);
- Ci sembra giusto parlare di quale attività sia migliore per il SSNM;
Paolo Carasso (Santarcangelo):
- I giocatori Under 19 non sono pronti, quindi l’istituzione di un campionato Under 21 continuando di fatto il processo di formazione mi sembra una cosa molto positiva;
- Le regole degli Under nei campionati senior non hanno funzionato e quindi istituendo un campionato Under 21 d’elite obbligando le Società migliori a svolgere questo tipo di manifestazione si dovrebbero togliere tutte le regole degli Under, sia i doppi tesseramenti.
Giulio Griccioli (Siena) [verbale corretto]:
- Sostengono con forza che per il miglioramento dei giovani atleti sarebbe auspicabile un confronto tra di loro del più alto livello possibile;
- Per far decollare un campionato tra i migliori under può essere utile non dare alternative come il doppio tesseramento;
- la nostra esperienza personale a riguardo al doppio tesseramento è positiva, in quanto abbiamo delle società controllate che ci permettono di mantenere un certo controllo non solo tecnico sugli atleti;
Maurizio Massari (Fidenza):
- c’è certamente un vuoto formativo dai 19 ai 22 anni;
- le squadre senior “sfruttano” i giovani per ottemperare alle regole, ma non aiutano la formazione;
- ho vissuto l’esperienza positiva dei fuori quota nei campionati giovanili, perché portano quel quid in più per poter progredire;
- non penso che il campionato Under 21 possa risolvere il problema della formazione, trovando nei costi di gestione e nel mancato introito da parte dei club dei vari prestiti un limite molto alto in società di medio livello;
- anche l’istituzione del doppio tesseramento porta ad uno sfruttamento dei giovani, dando di fatto troppo poco in cambio;
- sono molto favorevole ad una iscrizione facoltativa (ma possibile) a campionati regionale (C/2 o D) per i gruppi Under 19 di buon livello, che magari hanno anche una prima squadra a piani più alti (serie B/1, B/2).
Alberto Bennati (Presidente Liguria):
- stiamo perdendo troppi ragazzi che giocano a basket tra i 19 e i 23 anni;
- quindi si ad un inserimento dei gruppi Under 19 nel campionato regionale di serie D (in Liguria primo campionato serie D, non c’è promozione, 1° divisione…);
- non serve cambiare le annate;
Lorenzo Gandolfi (Rimini):
- sono favorevole al doppio campionato Under e Senior per le Società che fanno attività giovanile di livello;
- eventuali ingressi garantiti nei campionati regionali o in C/1 per Società che fanno bene la formazione giovanile darebbe qualche possibilità in più di poter far maturare meglio i giovani;
- il problema però sono gli interessi delle Società che di fatto spendono di più e incassando di meno, non daranno mai il benestare ad una riforma del genere… e questo penso che sia un problema non secondario
Fabio Corbani (Treviso):
- effettivamente c’è un problema di organizzazione nel periodo 19-22 anni, dobbiamo dedicare tempo e risorse per questa fascia d’età;
- l’istituire un Campionato Under 21 di qualità con magari la possibilità di avere delle seconde squadre nei campionati senior (esempio per la serie A in C/1, per la B/1, in C/2, per la B/2 in D…) potrebbe davvero risolvere molti di questi problemi;
- è chiaro che se si fa in questo modo togliere le regole degli Under nei campionati senior e modificare la regola per cui un Under 20-21 che ha un contratto professionista non può giocare nei campionati dilettanti mi sembra determinante;
- sulle annate, pur lasciando la struttura in questo modo, mi sembra arrivato il momento di inserire anche una nuova fascia a livello Under 16 dove, con l’accorpamento delle due annate si porta inesorabilmente ad un abbandono dell’attività prematuro per molti ragazzi ancora in fase di crescita in quell’età.
Giordano Consolini (Bologna):
- no ad un nuovo cambio delle annate. Sotto questo aspetto la programmazione è fondamentale per poter proseguire il lavoro costruito in questi anni;
- il doppio tesseramento per chi vuole usarlo mi sembra una istituzione valida e positiva;
- dopo i 19 anni mi sembra necessario allenarsi tutti i giorni con gente più forte, quindi non sono molto convinto che il campionato Under 21 possa portare un miglioramento alla qualità dei nostri ragazzi;
- potrebbe essere eventualmente un idea positiva l’istituzione di un campionato Under 23 libero a tutti (italiani e stranieri, senza limiti) che possa far sperimentare grande qualità nelle partite;
- se non è possibile questo direi che l’inserimento nelle prime squadre è il minore dei mali;
- quando si giocava con otto italiani, i giocatori c’erano. Riportare a 10 il numero dei giocatori a referto in serie A (con 6 italiani) potrebbe essere già un primo passo;
- in Slovenia e non solo, a 18 anni giocano in prima squadra. Poi ogni anno vendono quelli più bravi e proseguono l’attività con quelli più giovani. Con il nostro sistema da noi è impossibile questo ragionamento.
Mario Fioretti (Milano):
- no cambio annate, è inutile e penso che 19 anni sia l’età per il termine dell’attività giovanile, andando di pari passo con la formazione scolastica;
- l’Under 21 da quando c’è l’Under 19 ha fallito l’intento, quindi non lo riproporrei ancora;
- la differenza nella formazione sta nel non allenare le squadre, ma allenare i giocatori. Con questa formula potremmo avere un cambiamento della prospettiva.
Germano D’Arcangeli (Roma):
- con la nostra squadra Under 19 stiamo dominando la C/2 laziale e le gare non sono competitive;
- potrebbe essere utile l’Under 21 di qualità, senza permettere doppi tesseramenti;
- nel nostro sistema ci sono troppi interessi contrapposti. Per prima cosa eliminerei un campionato;
- serie A serie B serie C. Chi ha le risorse partecipa con fidejussioni alte oppure chi ha i giocatori giovani buoni.
Enrico Rocco (Desio):
- a Desio stiamo facendo la positiva esperienza di un campionato di C/1 con una squadra pressoché Under 21, vista l’età media dei miei giocatori;
- favorevole a creare una commissione di allenatori che possa proporre qualcosa ai vertici federali e a Recalcati che è alla ricerca delle soluzione che possa essere la migliore;
- in effetti però al momento dai 19 ai 22 ci sono poche opportunità;
- penso sia uno scandalo la norma sulla “formazione” dei quattro anni di giovanile per giocare in serie A. Di fatto Niccolò Melli solo se avesse iniziato a giocare qualche mese dopo di quello che ha fatto non avrebbe potuto calcare il campo della Legadue quest’anno. Chi è Italiano è Italiano. Non esiste la formazione;
- La Comunità Europea con la risoluzione dell'8.05.2008 sul concetto della formazione da un'indicazione, non è una legge.
- Molti degli altri paesi europei questa indicazione non si sognano nemmeno di seguirla… e le differenze si notano;
- Sono favorevole ad un campionato Under 21/22 d’elite, con la possibilità di far giocare tutti. C’è necessità di costruire qualcosa per proseguire la crescita individuale dei giocatori. Dobbiamo far sedere intorno ad un tavolo una eventuale commissione di tecnici insieme alle varie e molteplici componenti che gravitano intorno al mondo del basket: Lega Serie A, Legadue, LNP, FIP... solo con la riforma dei campionati potremo fare un passo in avanti.
Gianni Zappi (Bologna):
- come prossimo Consigliere Federale (essendo l’unico candidato degli allenatori professionisti – elezione bulgara!) mi rendo disponibile a portare a conoscenza del Consiglio Federale quanto una eventuale vostra commissione tecnica potrà elaborare in questi giorni;
- sappiate soltanto che nello scorso C.F. su 100 votazioni, io ero spesso in minoranza (98 ndr!)
Mario Bergamo (Chioggia):
- per migliorare i giocatori bisogna migliorare gli allenatori
- in Slovenia con 4 milioni di abitanti fanno quello che noi facciamo con 53 milioni;
- in Italia il Minibasket sembra di più la ricreazione dell’asilo nido piuttosto che corsi per poter formare futuri giocatori di basket
- mi sembra che dietro a quello che molti hanno detto in questa riunione ci siano dei forti interessi personali.
Appena possibile 2° parte di interventi.
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