sabato 5 maggio 2007

RINVIATA DI UN ANNO LA NORMA ALLENATORI


Dopo il Consiglio Federale svolto nei giorni 4 e 5 maggio è stata procastinata di un anno la norma che obbligherà ad avere un "Allenatore" in panchina come primo, tutte le squadre che prendono parte ai campionati d'eccellenza.

Nonostante l'opposizione del Presidente del CNA Antonio Pozzati, che voleva che la norma proseguisse nel suo iter, sarà quindi dalla stagione 2009-2010 che gli Allievi Allenatori dovranno essere per lo meno iscirtti ai corsi "Allenatori" del CNA per poter sedere in panchina come primo allenatore.

Un primo passo verso la direzione di una migliore programmazione è stato fatto. Durante le finali nazionali Under 16 di Montecatini (2-7 giugno) verrà probabilmente composto un comitato propositivo per una migliore formazione degli allenatori che svolgono attività giovanile.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Le recenti delibere federali in merito a:
 la qualifica necessaria per allenare nelle giovanili d’Eccellenza,
 ai “Crediti Formativi” per l’aggiornamento necessario per il rinnovo della tessera ai vari livelli,
pongono questioni non più rinviabili.
A fronte di una esigenza di perseguire un miglioramento della qualità del movimento anche attraverso una maggiore qualificazione degli allenatori, dobbiamo riscontrare che :
1. c’è una scarsissima adesione ai percorsi formativi nazionali come testimoniato dal numero insufficiente di allenatori che conseguono le qualifiche di allenatore ed allenatore nazionale.
2. i momenti formativi a livello territoriale spesso sono solamente funzionali (obbligo di presenza) all’accesso ai percorsi Nazionali e, soprattutto, non sono omogenei (come qualità e quantità) nelle varie regioni.
3. tra “base” e “vertici” c’è uno scollamento che sta assumendo caratteristiche preoccupanti;
4. il CNA sta assumendo, suo malgrado, un ruolo di controparte della base, senza avere voce autorevole nelle strategie Federali;
5. gli allenatori sono sotto rappresentati a livello Federale; nelle ultime elezioni i meccanismi regolamentari per le elezioni sono stati privi di qualsiasi parvenza democratica;
6. Va ripristinata l’elezione diretta dei rappresentanti degli allenatori nei Comitati Regionali e nel Consiglio Federale aumentandone l’importanza anche attraverso l’obbligo di consultazione su determinate materie.
7. L’USAP unica associazione riconosciuta dalla Federazione brilla unicamente per i propri silenzi; la stessa ha uno statuto che assicura rappresentatività al proprio interno solo agli allenatori Professionisti ai quali vanno garantiti 7 posti a fronte dei 2 riservati agli allenatori dilettanti nel Comitato Direttivo.

L’esigenza di maggiore qualificazione può rappresentare l’occasione per rivedere globalmente i meccanismi di formazione e di rilascio delle tessere, ponendo la specificità (se riconosciuta) degli allenatori impegnanti nei settori giovanili.

L’unica giustificazione per la richiesta del conseguimento della tessera di allenatore per i colleghi che allenano i settori giovanili consiste nel fatto che i programmi del primo anno dei corsi di Bormio e Norcia sarebbero maggiormente pertinenti al settore giovanile.



Ci sono degli spunti nelle e-mail girate a seguito della delibera che sono estremamente interessanti.
Belloni, ad es., fa riferimento a ”continue riunioni di aggiornamento organizzate in ogni regione (come credo sia già progettato) e che abbiano una continuità superiore e durata nel tempo, più dei corsi organizzati a Bormio!”, Danna nella sua lettera cita :” Nella nostra regione abbiamo in cantiere un master sul settore … - ed ancora - Mi piace pensare che sia solo una normale gradualità di programmi “. Infine ricordiamo il “Centro Tecnico Regionale Permanente” istitutito dalla Regione Emilia e rivolto, tra gli altri (arbitri e preparatori fisici), agli allenatori delle giovanili.

Perché non pensiamo, allora, ad una maggiore integrazione tra i corsi Nazionali ed i percorsi di aggiornamento regionali, arricchendo l’offerta formativa, dando maggiore rilievo all’operato dei Comitati e dei Cna Regionali. Verrebbe così valorizzato quel patrimonio di cultura cestistica diffuso a livello decentrato anche fuori dai circuiti istituzionali; illuminante è la frase di Capellari su Basketnet “avevamo dei meeting. Io avevo solo 25 anni ma ho sentito voci importanti: Dido Guerrieri, Riccardo Sales, Sandro Gamba, Gianni Asti e altri. C'era non solo la lezione, o lezioni, ma lo scambio di pareri, idee, informazione, e altri. Bello andare in collegio per 10 giorni ma forse più importante anche fare qualcosa una volta al mese al livello 'locale'.".
Ciò potrebbe comportare la stessa qualità del prodotto a costi, sacrifici e tempi inferiori.

Va in ogni caso salvaguardato il patrimonio accumulato dagli allenatori nel corso degli anni non introducendo retroattività nelle nuove normative; un esempio per tutti, il “romano” Roberto Castellano che ha dedicato tutta una vita da allenatore a produrre giovani talenti, è allenatore di base.

Ma la condizione prioritaria è quella di trovare dei meccanismi di coinvolgimento degli allenatori di base nella formulazione di proposte che li riguardano in prima persona.
Dovrebbe essere chiaro per tutti che perseverare sulla strada del “DIRITTO” del vertice ad “IMPARTIRE” norme vincolanti, non porta da nessuna parte e rischia di produrre ulteriore disaffezione.


Proponiamo che:
1. sia opportuno rivedere le delibere appena emesse, a prescindere da chi le abbia volute o pensate ed al perché, a partire dall’eliminazione della retroattività;
2. occorra progettare una proposta formativa complessiva che, recuperando quanto di valido è stato finora sperimentato, trovi un giusto equilibrio tra corsi nazionali e formazione regionale, integrando i programmi e diversificando rispetto alle finalità: senior o giovanili;
3. porre la questione che i costi sostenuti degli allenatori siano maggiormente redistribuiti a favore della categoria con criteri trasparenti e vengano amministrati con:
a. economicità;
b. efficienza;
c. efficacia.
4. venga definitivamente chiarita la questione dell’articolo 23 (divieto di riallenare nell’anno in cui si è sciolto un rapporto con altra societa’) del regolamento CNA, e non sia soggetta a deroghe soggettive.
5. Venga ripristinata l’elezione diretta degli allenatori nel Consiglio Federale e la loro presenza nei Comitati Regionali.





Vi preghiamo di inviarci una immediata e-mail di risposta in cui specificate:
 eventuali osservazioni ed integrazioni, che ci auguriamo pervengano numerose;
 se intendete o meno conferire il mandato all’associazione per inviare le proposte (arricchite dai contributi che ci manderete) a tutti gli organismi competenti.

STAFF ALAIP

Vaxgelli ha detto...

Lo Scudetto del Campionato Under16 quest'anno è stato vinto (nettamente) dalla Scavolini Pesaro, che aveva come capo allenatore Belloni, che a quanto mi risulta è titolare della tessera di Allenatore di Base.