Le prime finali nazionali per Bluorobica rappresentano in qualche modo un passo importante per la crescita della Società del Presidente Andreini. Lo chiediamo ad Andrea Schiavi allenatore della squadra finalista di ritorno dall’Interzona di Besenello.
“Sono molto contento per una qualificazione alle finali che ci riempie d’orgoglio e dimostra sul campo tutto il grande lavoro che è stato fatto in questi anni dal settore giovanile targato Bluorobica. Dopo la beffa della passata stagione (interzona Cadetti persa dopo un supplementare con Scavolini ndr) le cose sono maturate. Proprio quella occasione fu determinante per capire che anche noi possiamo far parte del basket che conta. Nel progetto di crescita che ognuno di noi fa, esistono anche delle così dette “scoppole”. Ecco l’anno scorso ne abbiamo presa una bella tosta. Quest’anno invece gioiamo per la prima finale.”
Il gruppo 91 dopo essersi piazzato al sesto posto nella stagione 2004-2005 nella categoria Bam e dopo l’anno alle spalle dei 90, 2005-2006, nella stagione in corso ha davvero fatto dei progressi giganteschi?
“E’ esattamente così. Dalla eliminazione da parte di Varese di due anni fa per le finali Bam, è passata tanta acqua sotto i ponti, ma il miglioramento di un gruppo davvero straordinario sotto l’aspetto delle motivazioni non è certamente mancato. I cinque “vecchi” Gibellini, Marulli, Belotti, Scarrocchia e Planezio con l’aggiunta dei nuovi arrivati Gritti e Lussana e con l’innesto dei vari Gotti, Casappa, Cornolti, Andreol e Taormina, oltre all’inserimento dei due 93 Carnovali e Tomasini ha certamente innalzato il livello qualitativo della squadra e di conseguenza di tutta l’attività in palestra. Anche per questo motivo siamo passati dalla sesta piazza in Lombardia di due anni fa alla terza di quest’anno. D’altronde non ci può essere miglioramento se non si passa dal sacrificio-divertimento delle palestra di tutti i giorni.”
Quali possono essere le prospettive di questo gruppo per le finali di Montecatini.
“Torna in ballo il discorso esperienza anche in questo caso. Mi piacerebbe pensare di poter in qualche maniera dare fastidio a vere e proprie corazzate come Bologna o Napoli. Ci manca però la presa di coscienza che anche noi siamo squadra di spessore con buone qualità. Spero proprio di rivedere la determinazione, la lucidità, la grinta vista nella terza gara contro Prato all’interzona e non la paura di giocare una partita di basket come nei primi minuti contro Rimini. L’approccio alle gare sarà determinante. Se pensiamo di andare a fare una gita, torneremo a casa dopo tre giorni. Se pensiamo in grande magari ci possiamo fare anche un giro in più alle terme di Montecatini.”
E chi ringraziare per questa qualificazione?
“Beh non c’è nemmeno da dirlo. Paolo Andreini e Carlo Ballini insieme sono stati i fondatori e gli unici intestatari di questo progetto. Va a loro certamente tutta la gratitudine per un risultato storico per Bergamo. Poi ci sono le tante persone che ogni giorno collaborano con la squadra. Dal mio asistente Roberto Maltecca ai preparatori Betty Lucchini e Paolo Brambilla all’osteopata Maurizio Mazzotti. Fino ad arrivare alle segreteria di Bluorobica Claudio Savoldelli e Antonio De Robertis. Naturalmente menzione particolare a chi ogni giorno macina chilometri per fare avanti indietro nella provincia: Roberto, Ugo e Federico. Grazie anche a loro Comark Bergamo è nelle migliori sedici d’Italia.”
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