venerdì 4 maggio 2007
COMUNICATO APG SULLE NORME DEGLI ALLENATORI
Comunicato APG del 04 maggio 2007
In riferimento alla recente disposizione che prevede l’obbligo della qualifica di “allenatore” per i campionati giovanili d’eccellenza a partire dall’anno sportivo 2008/2009 la neonata associazione “Allenatori Pallacanestro Giovanile”, ribadendo l’importanza dei corsi di formazione ed aggiornamento, si dichiara favorevole all’innalzamento della qualifica necessaria per allenare tutte le categorie giovanili da quella di “allenatore di base” a quella di “allenatore” pur considerando opportuno che la suddetta disposizione non debba avere valore retroattivo ma debba piuttosto riguardare le nuove generazioni di allenatori.
Ritiene inoltre che debbano, di conseguenza, essere riformulati i programmi dei corsi allenatori e debba essere presa in considerazione la possibilità di organizzare i suddetti corsi in più sedi distribuite su tutto il territorio.
L’auspicio dell’A.P.G. è che venga rivisto tutto il percorso formativo,
promuovendo, al proprio interno, quelle iniziative che possano portare a
formulare delle proposte da sottoporre agli organi competenti.
Allenatori Pallacanestro Giovanile
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5 commenti:
Ecco il link dell'APG l'associazione Allenatori Pallacanestro Giovanile: http://blog.libero.it/apgER/
Pur essendo un allievo allenatore, sono d'accordo con quanto detto:
-disposizione per le nuove generazioni di allenatori
-percorso formativo piu' decentrato, aperto e meno costoso
Dico una cosa folle: darei l'obbligo della qualifica di "Allenatore" a tutte le squadre giovanili... non solo di eccellenza. Oppure istituire una qualica dedicata propriamente al Settore Giovanile.
Ciao,
Luca
Mi chiamo Maurizio Ferro,
Ho giocato 15 anni in serie A tra Fortitudo, Virtus, Rieti, Rimini, Forlì,
Pesaro ed Avellino; ho disputato 2 coppe Korac, 1 Coppe delle Coppe ed 1
coppa dei Campioni; ho fatto parte anche a selezioni e tornei con la
Nazionale sperimentale e militare.
Da 8 anni alleno in Fortitudo e da 5 sono il responsabile tecnico del
settore giovanile; posseggo il brevetto di allievo allenatore.
Apprendo dalle nuove DOA 2007/08 l'obbligo di possedere il patentino di
"allenatore" per continuare ad allenare nei campionati giovanili
d'eccellenza.
Seconda tale nuova normative dovrei partecipare ai corsi di Bormio; mi
risulta, inoltre,che tale norma è stata approvata dopo che la possibilità
d'iscrizione ai corsi è terminata.
Tale prescrizione è vessatoria e provocatoria in quanto retroattiva; non
voglio citare i miei 15 anni di serie A ma come allenatore ho conseguito
risultati eccellenti sotto il profilo della produzione di giocatori e
risultati di squadra (campioni d'Italia U16, 2 volte 3° classificato, 3
volte 4° classificato nelle categorie U13,U14 e U21).
Molti giocatori da me allenati sono stati convocati nelle squadre Nazionali.
Non ho mai potuto partecipare ai corsi di Bormio per problemi personali;
perché non si è mai pensato a periodi diversi ed a sedi alternative ?
Questo è un altro problema..ma nel mio caso non avendo né la voglia né
l'esigenza di affrontare una carriera professionistica non avevo obbligo né
necessità di affrontare questi corsi estenuanti,scomodi, onerosi e senza
certezze (mi sarebbe bastato avere 50 presenze in Nazionale per diventare
"allenatore nazionale" in una estate...)
Non avrei problemi, come tanti altri colleghi, a presenziare corsi di
perfezionamento ed aggiornamento nel mio territorio organizzati, ovviamente,
dal Comitato Regionale:potrei anche dimostrare come si fa canestro !!!
Ci fosse eventualmente un master, non di 15 gg isolati dal mondo,
coinvolgendo anche ex-atleti, sarebbe una buona soluzione.
A tal proposito è possibile non riconoscere "diritti acquisiti" per pratica,
esperienza e risultati ottenuti ?
Si potrebbe creare una sorta di credito formativo che stabilisca un valore
ed una meritocrazia, basterebbe un po' di logica e buon senso, esempio.chi
insegnava alle scuole elementari fino qualche anno fa non aveva bisogno
della laurea.
Abolite le scuole magistrali per diventare maestri occorre la laurea, ma la
retroattività è stata rispettata: chi insegnava senza laurea continua la
professione senza ricorrere a nessun corso o doversi laureare !!
Altro esempio: adesso i neo-patentati per guidare motociclette al di sopra
di 125 cc hanno bisogno di conseguire patente di cat. A; ma anche in questo
caso la norma non è retroattiva e chi era in possesso di patente conseguita
entro il 1987 potrà guidare sia macchine che moto.
Suvvia..Signori Presidenti non diamo un calcio al secchio di chi ha fatto un
buon latte (che sono, in molti casi, allenatori bravi ed esperti)
Dimenticavo..nel 2006 la mia Società, della quale sono responsabile da 5
anni, ha ricevuto il premio "Reverberi" quale miglio settore giovanile
d'Italia, nel meraviglioso scenario di Quattro Castella.
Credetemi, cari Presidenti, questa disposizione non deve essere
assolutamente considerata retroattiva !!!!
Cordiali saluti
Maurizio Ferro
In allegata lettera che vi inoltriamo da parte di Mauro Carletti PRESIDENTE
CNA MARCHE
Vi trasmetto in allegato una lettera che vorrei inviare ai vari responsabili
riguardo il nuovo obbligo, riportato nelle DOA 2007-08, della tessera
allenatore per i campionati giovanili d'eccellenza. Ho sentito che ci sono
in corso diverse iniziative "individuali".
Se siete d'accordo sul contenuto, pensavo di aggiungere a parte la mia
firma, per dare più "peso" un elenco di allenatori (con numero di tessera)
che condividono il contenuto della mia lettera. Quindi vi chiedo se potete
"farla girare" ed inviarmi eventuali "sostenitori" entro breve tempo.
Grazie.
Ciao
Mauro Carletti
Oggi, sabato 28 aprile 2007, presso la Palestra Stefani di Marghera-Venezia, si e’ riunito un gruppo di “allenatori di base” e “allievi allenatori” della provincia di Venezia, alla presenza di alcuni rappresentanti di società cestistiche locali, per discutere sulla nuova normativa presente nelle DOA (disposizioni organizzative annuali) sotto l’articolo 18, in cui si dichiara che a partire dalla stagione sportiva 2008- 2009 tutti gli allenatori dei campionati di eccellenza giovanile devono necessariamente avere la qualifica di “allenatore”.
Per quanti non fossero a conoscenza del problema, spieghiamo che con questo provvedimento gli “allenatori di base”che fino ad ora potevano allenare squadre del settore giovanile e squadre senior maschili fino alla serie C2, dal 2008-2009 vedranno esclusa la possibilità di allenare squadre di ragazzi iscritte ai campionati eccellenza.
La discussione ha fatto emergere i molti problemi causati da questa disposizione non solo a chi allena, ma anche alle stesse società e, di riflesso, a ragazzini, famiglie e alla stessa Fip a livello locale.
Dal punto di vista di noi allenatori infatti, tenuta ferma la necessità di corsi di aggiornamento per migliorare il nostro “lavoro” con i giovani, la federazione con tale obbligo non tiene conto degli eccessivi costi (si parla di migliaia di euro) che comporterebbe il frequentare il corso “allenatori” che si svolge SOLO a Bormio e ha la durata di due anni con la permanenza in loco di 15 giorni. Senza parlare del tempo che noi “allenatori di base” dovremmo investire per un titolo cartaceo che sminuisce il nostro impegno volontario, dilettantistico, costante nel tempo, nelle società cestistiche locali.
Dal punto di vista delle società, tale norma comporterebbe una oggettiva difficoltà a reperire allenatori (si pensi che, ad oggi, molte sono le squadre iscritte a campionati eccellenza, ben pochi sono gli allenatori in grado di fregiarsi di tale titolo e soprattutto di potersene fregiare in futuro visti i problemi succitati di frequenza al corso); una impossibilità di poter scegliere la guida da ritenersi più idonea per i propri gruppi comportata dalla mancanza di alternative; una probabile propensione al dover scegliere di partecipare a campionati regionali piuttosto che ad un campionato eccellenza. Senza parlare del fatto che tale norma comporterebbe un ovvio innalzamento dei rimborsi chiesti dai pochi “allenatori” visto l’aumento del loro “potere contrattuale”, aumento che società DILETTANTISTICHE non potrebbero sostenere.
Dal punto di vista delle famiglie, i ragazzini potrebbero vedersi preclusa la possibilità di partecipare ad un campionato eccellenza (magari conquistato sul campo) solo per l’impossibilità della società di trovare un “allenatore” o di poterlo mantenere.
Non si vede soprattutto la necessità di ghettizzare i ragazzini, infatti non si capisce perché un ragazzino che partecipa ad un campionato regionale debba avere allenatori meno preparati (è questa in pratica la qualifica che ci affibbia la Federazione con tale disposizione) rispetto ad un ragazzino che fa l’eccellenza.
E per ultimi, vogliamo sottolineare i problemi che la stessa Federazione dovrà risolvere a carattere locale, dato che la situazione sembra portare ad una massiccia scelta delle società verso l’iscrizione a campionati regionali, campionati che diventeranno NON equilibrati.
Per non parlare dello scoraggiamento che tale norma causerà nei confronti di chi volesse avvicinarsi al “mondo dell’allenare”, un mondo che vive di passione, voglia, cuore, sicuramente competenza e preparazione...ma non professionismo e denaro (requisiti richiesti da tale norma per diventare “allenatori”)!
Tenuto conto dei seguenti problemi, i presenti CHIEDONO UNA IMMEDIATA SOSPENSIVA del provvedimento, al fine di poter discutere con gli organi competenti riguardo alle decisioni da prendersi.
Il gruppo allenatori
CHI VOLESSE FIRMARE LA SEGUENTE LETTERA E’ PREGATO DI INVIARE MAIL ALL’INDIRIZZO bordign@tiscali.it SEMPLICEMENTE SCRIVENDO “AUTORIZZO LA MIA FIRMA – Nome – Cognome”
Ciao Andrea,
sicuramente starai cercando di capire chi ti stà scrivendo; ci siamo conosciuti nel lontano 97/98 con il gruppo ’84 (allenavo a Vimercate), rincontrati nel 2000/01 (Forti e Liberi) e, più recentemente, ti ho rotto abbastanza le palle nel 2004 e 2005 per il Garbosi con Lesmo gruppo ’91. L’ultima volta che ci siamo visti dovrebbe essere stato una selezione x rappresentativa regionale ’91 a Milano in Via Iseo. Finito con l’amarcord vengo al sodo: ho visitato con piacere il tuo blog, e finalmente mi sono reso conto che ci sono molti allenatori (di base o ex allievi) che non condividono i corsi di 2 settimane x 2 anni a Bormio con spese a carico.
Tieni conto che posseggo la tessera dal 1989 e, quando ero ancora giovincello dalle buone speranze, avevo l’aspirazione di continuare con i corsi ma, causa ferie da fare e costi non gestibili, non ho mai continuato; attualmente, sempre per problemi professionali, non riesco neanche più ad allenare.
Nonostante ciò mi ritengo un “MALATO” di basket e continuo ad aggiornarmi e, quando posso, faccio da spettatore nei palazzetti della mia zona.
Oltretutto la normativa che obbliga ad avere la tessera di allenatore x andare in panchina nei campionati giovanili di eccellenza mi sembra veramente una grossa cagata: non tanto perché in sé non sia giusta, ma perché non è detto che chi ha in tasca la tessera di allenatore sia sicuramente più preparato di chi non ce l’ha; esempio lampante, oltre a te, è Maurizio Ferro di Fortitudo Bologna: scopro infatti sul tuo blog che è in possesso della tessera di allenatore di base.
Avrei anche da criticare il modo di formare questi nuovi allenatori, ti spiego: mi è capitato in questi 2 anni che non alleno più di bazzicare in alcuni palazzetti della zona durante gli allenamenti (non faccio nomi o luoghi per non fare sgarbi a nessuno) e, vedendo gli allenamenti, mi rendo conto che ormai sono tutti incentrati sull’atletismo a scapito della tecnica e mi chiedo: cosa insegnano durante i corsi? Ma forse è il sottoscritto che è rimasto indietro!!!!!!
Finisco di prosciugarti dicendoti che la mia mail, anche se magari non sono conosciuto e famoso, è solo per appoggiare la tua iniziativa, seguita anche da alcuni allenatori veneti, di continuare la “guerra” per i corsi: se hai bisogno di qualsiasi cosa, nel limite del possibile e compatibilmente con i miei impegni professionali, mi farebbe molto piacere darti una mano. Di seguito trovi i miei recapiti.
Ciao
Gianluca Merlo (Tessera FIP 19308)
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