In un mondo in cui ognuno di noi vorrebbe insegnare qualcosa ad un altro, mi rendo sempre più conto che spesso la vera capacità di riuscire ad entrare nell'intimo di quacuno, insegnando qualcosa di vero, sta nel guardare, ascoltare e riconoscere nell'altro le cose belle e meritevoli che risiedono già dentro di lui e che vorremmo emergessero.
Spesso mi perdo in grandi discorsi e in spiegazioni futili, sia in termini tecnici che tattici che di atteggiamento sul modo di essere persone e atleti, ma in realtà non mi rendo conto che le cose che dico, chi mi sta di fronte, le sa già. Le ha già dentro di se.
Il vero modo quindi di educare è quello di riuscire a tirare fuori quello che è già dentro le persone con cui abbiamo a che fare.
Mi devo convicere di questo e nonostante la normale voglia o necessità narcisista di far risaltare al centro dell'attenzione il mio modo di essere, la mia parsonalità e/o la mia conoscenza (più o meno approfondita), scavare nel profondo delle persone, ricercando doti e attitudini da far emergere, è compito necessario per ritrovarsi un giorno con la soluzione in mano e con una persona migliore di fronte.
Cosa c'è di più bello nel vedere emergere le doti delle personi che ci stanno accanto?
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