domenica 6 settembre 2009

FINALE A SORPESA PER I PUNTI PAO
UNA BUFALA GRANDE COME UNA CASA

Ci hanno fatto un mazzo così nel corso di questi ultimi tre anni con l'acquisizione dei punti PAO per tutti gli allenatori in Italia. Sembrava che il movimento dei coach con questa grande iniziativa (su disposizione CONI) avesse risolto gran parte dei problemi che la attanagliavano. Sia a Carlo Recalcati che a Gaetano Gebbia (di fatto i fautori e promotori dell'iniziativa) gli s'illuminavano gli occhi a parlare di Programma di Aggiornamento Obbligatorio. Allenatori pronti a tutto pur di conquistare i punti necessari all'acquisizione della tessera gara dell'anno successivo, gente disposta a macinare chilometri in giro per l'Italia alla ricerca di riunione tecniche pur di raggiungere gli agognati punti PAO...

Insomma per la prima volta, la FIP in prima battuta e il CNA in seconda parevano aver imboccato la strada del rigore e del migliormamento del movimento.

Invece ad un certo punto durante questa ultima calda estate cosa succede? A pochi giorni dalla fine del primo periodo dei PAO (settembre 2007 - settembre 2009) vengono pubblicate delle considerazioni del nuovo Presidente del CNA Giovanni Piccin di cui riporto qualche stralcio un po' sibilline:

In relazione alle richieste pervenute circa la necessità di spiegazioni sulle modalità di chiusura del Programma di Aggiornamento Obbligatorio dell’ultimo biennio, ritengo necessario puntualizzare alcuni importanti aspetti che hanno portato alle decisione deliberate.

1. l’aggiornamento introdotto a livello nazionale nell’anno 2007 deve considerarsi sperimentale, quindi perfettibile sia nella modalità che nell’applicazione; (mmm...)

3. si è ritenuto prevenire le possibili richieste di deroga per assecondare indiscriminatamente gli inadempienti; (ma come... ci siamo fatti un mazzo così... inadempienti!!)

8. si è ritenuto applicare una sanzione amministrativa non indiscriminata, ma ai soli soggetti che hanno dimostrato la volontà di aggiornarsi con un numero minimo di crediti, senza peraltro aver potuto completare il percorso di aggiornamento per vari ed a volte plausibili motivi; (validi e plausibili motivi...)

9. ritenere la sanzione amministrativa non un mero ritorno economico, ma l’evidenziazione di una diversità di rapporto verso coloro che non hanno rispettato le regole;

Convinto di aver operato al meglio nei confronti del movimento rimango, unitamente ai componenti del Consiglio Direttivo, a disposizione degli iscritti e del movimento in generale per migliorare operativamente la struttura del CNA.

Cordiali saluti
Giovanni Piccin


Quindi tutto quanto detto sull'importanza legata al miglioramento della categoria grazie alle riunione obbligatorie di aggiornamento era pure falsità? Quindi tutto il castello legato ai crediti obbligatori adesso si riduce sempicemente ad una tassa da pagare?

Rimango sconcertato.

A presto.

In allegato le considerazioni del Presidente del CNA Piccin in versione integrale

Tutto o quasi una questione di soldi

Interessante lettera dal Piemonte

Interessante lettera dal Veneto

1 commento:

cristiano ha detto...

ciao Andrea,
tutto ciò è semplicemente ridicolo nonchè frustrante per chi,come molti di noi, ha cercato di restare aggiornato e migliorarsi,per dare qualcosa di nuovo a sè ed ai ragazzi che alleniamo.Vedere ora mercificata la possibilità di crescere, di conseguire crediti,dopo innumerevoli km per assistere a clinic interessanti(e meno...),mi/ci mortifica non poco.Continua a farti sentire.Grazie
Cristiano