venerdì 18 settembre 2009

CLINC NAZIONALE CNA DI PALLACANESTRO
CAORLE 12-13 SETTEMBRE 2009


Ho preso parte (obbligatoriamente) al Clinc Nazionale 2009 svolto a Caorle nello scorso fine settimana. La deroga n. 251 del Consiglio Federale mi obbligava a prendervi parte per poter allenare nei campionati d'eccellenza, visto la norma che da quest'anno vieta agli allenatori di base di sedersi in panchina come capo allenatore nell'eccellenza.
Dico subito che lo spessore del Clinc, rivolto in toto all'attività giovanile, ha chiaramanete subito un repentino cambio di veduta, sia sotto l'aspetto tecnico-tattico, sia sotto l'aspetto metodologico.

E' chiaro che lo scorso anno nel Clinc svolto a Castelfranco Veneto, Simone Pianegiani, pur avendo dimostrato qualità eccelse sia d'insegnante, sia di oratore, con una platea numerosa ma sempre attenta, ha presentato la propria esperienza di capo allenatore con Siena. Il riscontro in quella occasione (quello di tutti i giorni) sul campo per gli allenatore presenti è stato obbligatoriamente limitato. Pochi allenatori in Italia infatti possono contare su una struttura societaria che si possa avvicinare a quella di Siena. Quindi tutto molto interessante, ma difficilmente applicabile.

In questo ultimo appuntamento di Caorle, l'obiettivo settore giovanile era chiaro e il profilo pur abbassando i toni (quelli tecnico-tattici per interderci) ha certamente colpito di più i presenti, che potevano rivedere le problematiche delle proprie squadre all'interno degli allenamenti strutturati dai relatori.

Forse contenuti un po' poveri e nessuna novità particolarmente sconvolgente, se non l'allenamento integrato proposto da Trunic (di cui parlerò in un prossimo post) ma per il resto molto libro tencico e poco coraggio pedagogico.

Presente ovviamente il nuovo Presidente del CNA Giovanni Piccin che nel discorso di apertura del Clinic ha ricordato a tutti che la casa del CNA e la casa di tutti e che anche se qualcuno qualche volta si arrabbia per quello che viene cucinato in casa e/o per il programma televisivo scelto dalla maggior parte della famiglia, abbiamo il dovere di sentirci legati uno agli altri per il bene comune. Solo con il dialogo (educato) e con la formazione/aggiornamento si può progredire.

Ad maiora!











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