mercoledì 11 marzo 2009

DAL QUOTIDIANO LA PROVINCIA DI VARESE
LOLLO A 11 ANNI FACEVA PIANGERE GLI AVVERSARI


dal quotidiano "La Provincia di Varese" di mercoledì 11 marzo 2009

Andrea Schiavi fu il primo maestro di Gergati: "I grandi lo picchiavano e lui al tiro li uccideva"


VARESE Lui Lorenzo Gergati lo conosce bene. L'ha preso in mano che era ancora un bambino, lo ha allenato per cinque anni insegnandogli tutto quello che c'è da sapere per diventare un giocatore di basket, lo ha visto crescere e lo ha visto vincere. Andrea Schiavi: un allenatore che per quanto ha saputo fare con le squadre giovanili che ha allenato è da considerarsi patrimonio dello sport varesino (e infatti oggi allena a Bergamo). Gergati è sempre stato un pupillo di Schiavi: parlarne con lui oggi, con Lollo sempre più protagonista decisivo in maglia biancorossa, è il giusto tributo a una persona che ha fatto tantissimo per il basket varesino.

IO LO SAPEVO GIA'
Andrea Schiavi non è stupito: sapeva benissimo che Lollo sarebbe diventato un giocatore, era solo questione di aspettare un po' di tempo e di cogliere il momento giusto. «Sapevo - racconta - che sarebbe arrivato, non avevo il minimo dubbio. Tre anni fa Lorenzo ha giocato in A1 a Biella, ma probabilmente era troppo giovane per confrontarsi con la massima serie e si erano affrettati un po' i tempi. Ora Gergati è al top, sta esprimendo alla grande il suo potenziale e sta vivendo gli anni migliori della sua carriera: sì, Lollo è arrivato». Schiavi sostiene che se lo aspettava, che lo sapeva: certo, se lo dice lui che lo conosce da quando era un bambino c'è da credergli. «Era un ragazzino basso è un po' sfigato, ma già a undici anni gli si leggeva dentro una determinazione fuori dal comune. Io lo facevo giocare con quelli più grandi di lui, e regolarmente li batteva perché aveva qualcosa in più. Quel qualcosa era la voglia di arrivare: spessissimo capitava di vederlo in lacrime per i falli durissimi che subiva da gente più grossa di lui, ma con quelle lacrime ritornava regolarmente in campo per farla pagare all'avversario di turno con un canestro impossibile». Determinazione, voglia di vincere, ma anche freddezza glaciale: ormai Lollo sta abituando tutti con la sua capacità di risolvere le partite. «Questa qualità l'ha sempre avuta, ce l'ha scritta nel dna e va al di la della tecnica e del talento: ci sono i vincenti, e ci sono gli sfigati. Lui è un vincente, perché non ha mai avuto paura di prendersi i tiri decisivi: poi magari qualche volta li ha sbagliati, però ha sempre messo in campo gli attributi e il coraggio, mentre altri si nascondevano».

PEPE E AMBIZIONE
Lorenzo Gergati è una persona chiara e schietta: se gli dai tutto, lui ti restituisce la fiducia con gli interessi. «E' sempre stato così: Lollo ha un bel caratterino, è uno abituato a dire le cose come stanno anche quando sono scomode o non fanno piacere, e per questo in passato si è scontrato con qualche allenatore. Però è sincero: quando avverte attorno a sé la fiducia di tutti, non si tira indietro e per la sua squadra si butterebbe in un burrone». Se lo stanno chiedendo un po' tutti: Gergati è pronto per fare il protagonista in A1? «Conosco la persona, conosco il giocatore, e credo che Lollo a questo punto possa davvero tentare il salto: dieci, quindici minuti in A1 non glieli toglie nessuno. L'importante, però, è che tutto questo succeda con la maglia di Varese». E perché? «Perché lui sa cosa vuol dire».

Francesco Caielli
11/03/2009

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