mercoledì 25 febbraio 2009

LETTERA APERTA AI 1.400 RAGAZZI DI FOLLONICA


Cari Ragazzi,

scrivo a voi in un momento molto delicato per la nostra casa vacanze di Follonica perche è giusto che sappiate come stanno andando le cose.

In questo periodo di solito erano già molte le domande d’iscrizione sulla mia scrivania, pronte a essere “lavorate” dal sottoscritto per preparare al meglio la stagione estiva nella nostra vecchia e cara Colonia Marina. Purtroppo ad oggi non so ancora se potrò avere l’onore (dopo 7 anni passati da bambino e 14 da istruttore-animatore) di essere per l’ottava anno consecutivo il Direttore del Villaggio Marino di Follonica.

Purtroppo in un mondo dove si stanno perdendo molto velocemente ideali e valori positivi, stiamo rischiando veramente grosso di perdere la struttura che abbiamo imparato ad amare in questi anni. Follonica per ragioni che la riguardano solo marginalmente rischia di non aprire per l’estate del 2009, ma soprattutto Follonica rischia di non aprire più… per sempre.

Questo è un dato di fatto, che pur arrivando da situazioni diverse che sarebbe difficile spiegare a voi in poche parole, mi segna nel più profondo del cuore. In questo momento mi preme però comunicarvi che pur essendo il Direttore della Colonia non sono io a vendere o a chiudere la struttura (questo lo specifico perché voi ragazzi possiate anche fare le opportune differenze), e sotto questo aspetto farò di tutto per poter salvare una situazione che sembra davvero disperata.

Di solito si chiude una struttura alberghiera o qualsiasi tipo di attività perché questa non funziona. Ma per la Colonia di Follonica non è così. Ci sono stati l’anno scorso quasi 1.400 ragazzini tra i 6 i 13 anni che con il loro entusiasmo, la loro energia, la loro voglia di una vacanza in autonoma, hanno vitalizzato il Villaggio più bello che c’è. Addirittura a molte iscrizioni abbiamo dovuto dire di no perché non c’erano più posti disponibili. E non parlo solo pensando ai tanti ragazzini italiani, figli dei dipendenti di Intesa San Paolo, ma penso anche agli oltre 250 giovani provenienti da mezza Europa (Croati, Sloveni, Rumeni, Russi, Serbi, Ungheresi, Slovacchi… Bielorussi) che proprio a Follonica magari hanno visto per la prima volta il mare o hanno assaporato la straordinaria pizza della nostra cucina, o che hanno potuto vivere la magia delle serate in discoteca a ballare i lenti fino a mezzanotte. Sono momenti unici e indimenticabili che purtroppo rischiamo di perdere per sempre.

Vi scrivo perché penso sia giusto da parte mia (essendo colui che in qualche modo vi rappresenta) lottare fino all’ultimo per salvare non solo una Colonia che per molti rappresenta il sogno realizzabile di qualcosa di grande, ma anche per salvare un simbolo di un’ideale che seppur in un periodo di cambiamenti repentini in giro per il mondo, con una crisi generalizzata, non voglio che possa colpire proprio voi!! Non lo capireste e non lo considero giusto.

Avete il diritto di sognare la vostra vacanza a Follonica. Avete il diritto di vivere in autonomia qualcosa che ogni giorno vi rende un po’ più grandi di quello che siete. Non posso permettere che tutto avvenga senza fare nulla. Non posso permettere che altri decidano la sorte di qualcosa che non riguarda loro, ma che riguarda paradossalmente “solo” i 25 mila bambini che in oltre cinquant’anni di attività hanno frequentato il Villaggio di Follonica.

Dovreste essere voi quindi ragazzi a decidere del futuro di Follonica. Non possiamo subire passivamente riguardo a qualcosa che ci viene tolto per chissà quale motivo. Vorrei che ci fosse qualcuno per lo meno, che possa dirvi in faccia che la stagione estiva a Follonica non si fa perché non ci sono i soldi.

Alla luce di tutto questo discorso non saprei cosa sarebbe meglio fare, anche se obbligatoriamente appare opportuno far sentire in qualche modo la propria voce e la propria opinione in merito.

Per ora scrivere una mail al riguardo all’indirizzo follonica@aivsrl.it può iniziare ad essere la prima soluzione, potendo in qualche modo “inoltrare” a chi di dovere queste vostre considerazioni. E’ chiaro che il secondo passo potrebbe essere quello di trovarsi a Milano per far pesare oltre che la voce in bilancio dei debiti accumulati, anche la voce di tanti bambini e ragazzi che non vogliono spegnere un sogno.

Il cancello magico di Follonica non può rimanere chiuso. Dobbiamo e possiamo fare qualcosa.

Ciao.
Andrea Schiavi

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sarebbe veramente un peccato che una località ed un luogo così bello ed importante per la crescita dei nostri figli debba chiudersi per sempre.