lunedì 24 novembre 2008

FEDERICO DANNA PRESENTA LA SUA ATTIVITA'

Sollecitato a parlare del nostro progetto giovanile, esprimo alcune riflessioni.

Il progetto è partito 3 anni fa con la ns squadra u18 che partecipò al campionato di C2, ottenendo la deroga per poter utilizzare tutti i ragazzi della rosa in doppio tesseramento con la società Cestistica Biella. Arrivammo in semifinale. Lo scorso anno la ns squadra u19 vinse la C2 Piemontese(oltre 1500 spettatori presenti a gara 3 di finale play-off). Quest'anno quindi partecipiamo con il gruppo u19 alla C dil(4 vittorie e 6 sconfitte dopo 10 giornate).

Riflessioni: la normalità è che nei campionati nazionali dilettanti i giovani non giocano, nonostante le regole che obbligano l'iscrizione a referto di un certo numero di under.

Giocano i quarantenni, i trentacinquenni, i trentenni; i giovani, tranne qualche eccezione, stanno seduti.
Nei campionati professionistici stanno seduti gli italiani in genere, non solo i giovani, sempre tranne qualche eccezione e nonostante le regole sul numero minimo di italiani sotto contratto.
Quindi le regole attuali non hanno centrato l'obiettivo. Bisogna cambiarle, trovando un serio sistema che permetta ai giovani italiani di continuare a migliorare oltre i 19 anni.

Noi siamo una delle eccezioni: abbiamo semplicemente dimostrato che "normali" ragazzi diciottenni, cresciuti dal minibasket di Biella fino all'u19, tengono il campo dignitosamente in C dil.
Questo campionato ci permette di avere, settimanalmente, verifiche sul miglioramento dei ragazzi.

Giocando unicamente il campionato u19 ecc Piemontese, finora avremmo avuto solo 2 gare impegnative in oltre due mesi di campionato.
La federazione ha approvato il progetto, in deroga alle norme sui doppi tesseramenti, ma il progetto ha ancora troppi vincoli.

Ad esempio in C dil l'allenatore capo deve essere tesserato in esclusiva. Io devo andare a referto come aiuto, in quanto tesserato per Pall. Biella.
Possiamo tesserare in doppio tesseramento solo i ragazzi del 90-91, non ad esempio i ragazzi del 92-93, alcuni dei quali potrebbero avere beneficio dal giocare qualche minuto in Cdil.

Non possiamo far giocare in C dil Paolo Rotondo, che, per ora, fà panchina in A.
Lo farei giocare non per vincere una partita in più, ma per permettergli di continuare ad avere una esperienza agonistica positiva.
Rotondo, secondo me, per migliorare, deve allenarsi in A, quotidianamente, ma dovrebbe anche avere un impegno agonistico dove essere protagonista.

Questo è un discorso lungo ed impegnativo: mi si può obiettare"perchè Rotondo non è andato in prestito in A dil, ad esempio?" Ed allora torniamo alle regole che in teoria dovrebbero agevolare i giovani, ma in realtà vanno contro il loro sviluppo. I numero minimo di italiani, il "costo" del contratto minimo professionistico per le società, ha come reale situazione che Rotondo, e non solo lui, fa panchina!

1 commento:

Roberto Cecchini ha detto...

Come sempre ottimi spunti per interessanti discussioni.
Ho scritto qualche pensiero sul mio blog.

Ciao a tutti e grazie per il Vostro acume messo a disposizione del popolo del basket.

Roberto Cecchini