dalla Prealpina (Giuseppe Sciascia)
(G.S.) - Scaldano i motori le ventotto protagoniste dell'edizione 2008 del Memorial "Graziano Barilà", appuntamento ormai classico con il meglio a livello nazionale ed internazionale della categoria Under 17 che da giovedì 20 a lunedì 24 marzo trasformerà la provincia di Varese nel principale "polo d'attrazione" per il basket giovanile d'èlite. La capacità della "macchina organizzativa" capitanata da Giuseppe Livio di portare attrazioni nazionali ed internazionali all'attenzione di una platea ormai abituata a realtà d'èlite è stata una delle chiavi del successo di un torneo che - insieme con il "fratello minore" Garbosi - rappresenta un eccezionale biglietto da visita per il movimento di Varese e provincia, rappresentato in tutta Italia ed anche all'estero - vista la portata sempre più "internazionale" della kèrmesse - dalla fama raggiunta dal torneo...
Prendere parte a tornei e manifestazioni del genere ogni volta che vi partecipi ti rigenera e ti rintempra lo spirito. Vivere per qualche giorno tra una palestra e l'altra, tra la gioia di una partita vinta in volata e subito dopo quella persa per la maledizione di un pallone che non ne ha voluto sapere di entrare in quel funesto canestro. Tutto questo genera emozioni infinite, pensieri che si confondono nella grande marasma delle diverse edizioni.
Giornate che iniziano presto con le prime gare alle 9.00 e che fino a tarda sera con le gare dei più grandi veramente non finiscono mai. Giornate uniche ed indimenticabili che hanno il minimo comune denominatore di far vivere al meglio la propria la passione per il basket.
Ecco forse uno dei messaggi pubblicitari più belli in assoluto per il bene della pallacanestro giovanile.
Chi non ha vissuto una esperienza del genere non sa davvero quello che si è perso. E non c'entra neppure avere 12 o 40 anni. Ve lo assicura uno che dal 1980 vive sempre con la stessa ansia della vigilia e con il solito spirito da sportivo appassionato il perpetuarsi delle varie giornate prima e delle varie stagioni dopo.
Chi non sa cosa significhi tutto questo perde il vero gusto di giocare lo sport. E in un mondo che ogni giorno che passa sta di fatto perdendo il gusto dell'idendità e delle origini una bella cosa come questa va rimarcata e sperimentata.
Buon torneo a tutti.
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