martedì 26 febbraio 2008

TANTI ALLENATORI AI CLINC DI PALLACANESTRO

OBBLIGATI DAL CNA O PURO INTERESSE?


Mai visti così tanti allenatori coinvolti nelle ultime riunioni CNA. Perchè? Come mai nella lezione tecnica teneuta da Gaetano Gebbia a Cantù ci sono state quasi 700 allenatori o il più recente clinic di Enrico Rocco a Desio ha raggiunto 400 tecnici presenti? Perchè gli allenatori hanno ritrovato il gusto di presenziare a queste riunioni?

Quanto di questo interesse esploso negli ultimi mesi con la delibera dei crediti formativi voluta da Recalcati ha un interesse vero e puro per il proprio aggiornamento tecnico e quanto invece è stato indotto dalla norma dei crediti che ogni allenatore deve raggiungere in due anni?

Mi domando ancora: perchè prima i vari CNA provinciali o regionali erano davvero immobili nella ricerca del miglior aggiornamento per i propri tecnici con riunioni alle volte annuali o semestrali con tra l'altro poca partecipazione dei tesserati.

Purtroppo solo un pazzo potrebbe pensare che gli allenatori abbiano ritrovato la voglia di confrontarsi e di mettere in gioco il proprio bagaglio tecnico prendendo parte alle varie riunioni giusto per il gusto di migliorarsi. Purtroppo infatti la maggior parte delle presenze è stata indotta dal sistema crediti che ha comunque avuto il merito di smuovere qualcosa.

Di fatto questa norma ha creato un movimento che in pochi si aspettavano così repentino e prorompente, almeno in fase iniziale. In effetti con i CNA provinciali e regionali che in questo ultimo periodo sfornano raduni e clinic ogni due o tre giorni è facile aspettarsi che presto molti allenatori saranno a posto con i crediti e che quindi le riunione svolte nel secondo biennio verranno svolte, come accadeva nel apssato, per pochi intimi.

Allora, dobbiamo essere bravi a mio avviso (e questo lo può fare solo Recalcati) a motivare gli allenatori a presenziare alle riunioni anche avendo raggiunto i crediti necessari e anche quando la tessera gare della stagione successiva è salva. Come?

Beh... in questa prima parte di clinc gli argomenti sono spesso gli stessi. Miglioramento individuale, metodologia di allenamento per migliorare i fondamentali degli interni, degli esterni, l'uso del piede perno... tutte belle robe che però dopo una, due, tre volte ti fanno veramente arrivare all'esasperazione non solo tecnica, ma anche mentale.

Nella seconda parte del biennio creiamo argomenti più complessi, dove anche chi ha magari più esperienza possa verificare le proprie convinzioni e le proprie certezze magari conclamate da decenni.

Costruiamo attacchi diversi dal - tutti fermi per 15 secondi e poi pick and rool - che ormai dilagano in serie a e non solo. Facciamo sperimentare la costruzione di una zona press o di una match-up con allenatori con esperienza che possano portare davanti a tutti i segreti di anni di palestra, partite, rapporti umani con giocatori evoluti. Diamo la possibilità del confronto a chi si vuole confrontare, portando a tema, metologie diverse per raggiungere obiettivi simili.

Solo così, forse, potremo continuare a vedere tanti allenatori (e non solo quelli giovani) frequentare le palestre delle nostre province per poter progredire.

Oltre che la deontologia (spesso poco considerata dalla categoria) lo impongono i giovani che dovremmo allenare, educare e informare.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

non cliccate sui link lasciati nei commenti...

al momento è possibile lasciare commenti liberi. Presto bloccherò l'accesso in modo tale da respingere l'attacco di questa gente...

ciao.

andrea

trilussa ha detto...

considerazioni sparse:
- premesso che l'idea dell'aggiornamento è meritevole, le modalità con cui lo si estrinseca sono errate: ho assistito al clinic di gebbia a cantù e di tallone a varese e non ha alcun senso avere nello stesso uditorio il giovane alle prime armi - magari ancora allievo allenatore - e joe isaac!! oppure allenatori che si occupano espressamente di settore giovanile con altri da anni lavoranti con squadre senior. i clinic vanno differenziati anche per permettere un numero minore di uditori ed un più probabile scambio di opinioni, impossibile quando ci sono 600 persone in una palestra o cmq persone di troppo diversa estrazione. è come se una grande azienda facesse gli stessi corsi di aggiornamenti a dirigenti e neoassunti...
fatti così i clinic sembrano tante timbrature di cartellino e diventa difficile anche per i relatori che richiano di essere o troppo banali o troppo complicati
- entrambi i clinic non mi hanno per nulla soddisfatto: secondo me questi clinic non dovrebbero insegnare principi o regole della pallacanestro ( i corsi base che ci stanno a fare?), ma insegnare ad insegnarli. come succede nei corsi di formazione degli insegnanti, dove oggetto di aggiornamento sono i metodi e non i contenuti. la Storia non cambia, sono i metodi per insegnarla che vanno aggiornati. in tal senso ritengo + utile un clinic improntato su un allenamento in modo da far vedere effettivamente come comportarsi nelle problematiche dell'insegnamento. nè quello di gebbia, nè quello di tallone hanno minimamente affrontato il problema del metodo di insegnamento

speriamo che il 10 marzo il vate ci illumini un po' di più ( palawhirlpool, ore 21.00 v bianchini su aspetti psicologici dela pallacanestro crediti 3)

Anonimo ha detto...

Come al solito si deve arrivare alle minacce per ottenere qualcosa! se non partecipi allora ti punisco negandoti il tesseramento gare1! ma chi sono loro per negare un diritto acquisito (BORMIO x 4 anni + soldi a go go )? se non partecipo posso essere un allenatore disinformato e quindi un cattivo allenatore, ma nessuno potrà togliermi ciò che mi aosno sudato!

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con trilussa: aggiungerei alla parte teorica, una parte di metodologia con un allenamento vero e proprio.

Ciao,
Luca