Lunedì 11 gennaio alle ore 17.00 ci sarà un incontro tra Petrucci e i Presidenti dei Comitati Regionali per decidere che tipo di organizzazione dare ad una possibile riapertura.
C'è fermento per questo incontro e soprattutto c'è divisione (e per molti discriminazione) tra chi svolge campionati d'interesse nazionale e tutti gli altri.
Fossi la FIP, non farei una distinzione netta tra eccellenza e i regionali, ma tra chi può applicare buoni protocolli di sicurezza al virus e chi invece questi protocolli non li può/vuole applicare.
Se lunedì la FIP decide di andare verso una riapertura solo dell'eccellenza, in molti si rivolgerebbero agli Enti di Promozione Sportiva. E questo è un problema.
Se invece, dopo aver sentito il parere della Federazione dei Medici Sportivi, si andasse verso la direzione di protocolli rigidi da attuare, sarebbe un buon motivo per disinnescare polemiche sterili e diversi problemi, di cui il primo è proprio la pandemia da limitare e contenere.
Chi applica i protocolli (della serie B?) può tornare in palestra, gli altri no.
La palla (e le responsabilità) passerebbero alle Società.
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