martedì 25 agosto 2020

MI PRESENTO PER FARE IL DELEGATO DEGLI ALLENATORI
ALLE PROSSIME ELEZIONI DELLA FIP


Nella giornata di lunedì 24 agosto sono stato presso il Comitato Regionale della Lombardia della FIP per presentare la mia candidatura come Delegato degli Allenatori dilettanti per la circoscrizione Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Trento e Bolzano.

In pratica (se votato ed eletto il prossimo 6/09 a Limbiate) sarò presente a Roma il 12 e il 13 novembre per l’elezione del prossimo Consiglio Federale della Federazione Italiana Pallacanestro.
Lo Statuto della Federazione permette a tutti gli Allenatori, in regola con il pagamento della tessera CNA, (che sia mai!) con tre semplici moduli di candidatura di altri Allenatori di poter essere nella lista dei potenziali delegati.

Dopo aver vissuto nel periodo del lockdown, insieme a tanti altri Allenatori sparsi per l’Italia, diverse ore davanti al computer su zoom a parlare di pallacanestro giovanile a 360°, mi sento in dovere (e anche in diritto) di provare ad essere nel posto giusto al momento giusto. Come Allenatore di Settore Giovanile e Uomo libero, con la bandiera del bene comune in mano mi piacerebbe difendere il futuro, la programmazione e la visione dei Settori Giovanili.

Avendone facoltà una volta (eventualmente) eletto, (insieme agli altri 6 delegati Allenatori presenti a Roma, provenienti dalle altre circoscrizioni in giro per l’Italia) mi piacerebbe infatti poter individuare un Allenatore che abbia a cuore il Settore Giovanile per il ruolo di Consigliere Federale. Lo voterei a mia volta senza esitazione.

Mi piacerebbe che i problemi legati allo sviluppo e alla salvaguardia dei Settore Giovanili siano al centro dell’agenda del prossimo Governo Federale. La situazione era già critica prima dell’emergenza sanitaria di questi ultimi mesi, ma nel post Covid, senza un impulso forte economico e sociale da parte della FIP, del CONI e delle Istituzioni in generale, nei confronti del movimento di base, perderemo molto del futuro del nostro sport.

Mi sono sempre occupato di attività giovanile e mi sento in dovere verso le nuove generazioni di giocatori, di allenatori e di dirigenti, di preparare (per quanto possibile) una strada meno impervia per vivere e giocare la passione per il Basket.

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