Nell'ambito della trasmissione radiofonica Lombardia Basket Radio di inizio dicembre, ho ascoltato con grande interesse l'intervista telefonica di Guido Nava, Consigliere Regionale del Comitato della Lombardia con delega al Settore Giovanile della nostra regione. Guido Nava (nella foto da fip.it il terzo da destra) è di fatto il coordinatore della Commissione Giovanile della Lombardia ed è colui che decide (insieme ad altre sei persone) sull'attività dei campionati giovanili nella nostra regione.
Per ascoltare l'intervista basta cliccare QUI.
Non posso non commentare...
Sono sempre stato dell'idea che giocare partite di pari livello, sia una delle basi per ottenere almeno due risultati importanti. Primo, il confronto agonistico con ragazzi del tuo stesso livello tecnico, ti fa crescere e migliorare. Se giochi con gente troppo indietro (o troppo brava) non hai beneficio. Questo penso sia indubbio. Secondo, il prodotto che noi "vendiamo" (la pallacanestro) è molto più bello se fa sperimentare (oltre al miglioramento tecnico) anche emozioni vere e intense. Con la mia squadra Under 13 sto vivendo ogni settimana partite con punteggi di tanto a poco e vi posso assicurare che gli stessi ragazzi mi chiedono di giocare contro squadre più forti... anche di perdere ma di giocare partite vere. Insomma tristezza infinita. I nostri concorrenti (calcio, pallavolo, rugby...) in questo senso negli ultimi anni (in modo particolare il rugby) hanno saputo vendersi meglio. E infatti noi sotto questo punto di vista stiamo perdendo molto terreno.
In più... mi vengono diverse domande che vi giro nella speranza di poter avere risposte che mi possano convincere...
Ma il Comitato Regionale della Lombardia può avere come obiettivo primario formare o creare i giocatori?? Non dovrebbero essere altri le mission della Federazione??
Ma eliminare tutti i Campionati Elite dalla categoria Under 13 alla categoria Under 15 non impoverisce una regione che si è sempre distinta per operosità e grande competenza, soprattutto nelle Società molto radicate sul territorio che con poco fanno molto??
Ma pensare di lasciare in mano a 6-8 Società in regione (le solite note, quelle che fanno regolarmente l'eccellenza) la formazione di tutti i talenti della nostra regione (creando un sistema di reclutamento occulto) non è troppo poco per una regione che vanta il 25% dei tesserati di tutta Italia??
Ma eliminare (si parla dall'annata 2002) il frazionamento del parametro non è un altro modo per fare gli interessi delle solite 6-8 Società menzionate prima??
Ma predisporre Campionati Provinciali (ops, regionali) con delle prime fasi che per la maggior parte delle partite vedono scarti oltre i 40-50-60 punti ha un senso logico??
Spero di non essere il solo a farsi queste (e altre) domande...
In Lombardia di solito si abbassa la testa e si lavora per produrre, per risolvere problemi, per andare avanti... fiduciosi soprattutto sulle proprie capacità che su quelle altrui, ma forse è arrivato il momento di scrutare l'orizzonte meglio...
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