martedì 20 luglio 2010
Come mi sarebbe piaciuto iniziare a scrivere questa ultima lettera di commiato con: Grazie, Campioni d’Italia!. Lo feci nel 2000, nel 2001 e nel 2003 con Varese e molti di quei ragazzi che allenavo, ieri, erano davanti ad internet a vedere il loro vecchio allenatore lottare per qualcosa d’importante. Solo quelli che arrivano fino in fondo a manifestazioni del genere, sanno cosa significa fare sacrifici e lottare con tutte le proprie forze per il raggiungimento di un obiettivo importante.
In queste ultime settimane vi siete allenati duramente, cercando di dare tutto per raccogliere i migliori frutti possibili, ma la cosa, posso dirlo con la serenità e con la competenza che con presunzione penso di possedere, è durata tutta la stagione, e per chi c’era dall’inizio, è durata tutti i sei anni di percorso insieme.
Siamo partiti ad Under 14 in pochi: Gibe, Roby, Plane, Alberto, Raffa, Carlo, Paolo e qualche altro e poi ogni anno abbiamo trovato durante il percorso, persone speciali a cui il nostro modo di fare piaceva, riconoscendolo oltre che valido e motivante anche vincente. Prima Mattia, poi Klod, Simo e Tommy, poi ancora Loris, Cance e Teo ed infine Faggio e Seba, con anche tutti quelli che oggi per diversi motivi non sono qui a festeggiare, ma ugualmente hanno contribuito fattivamente a questa piccola impresa.
Ora dopo sei anni di intensi allenamenti, tanto tempo passato insieme, tornei in giro per l’Italia, partite più o meno da ricordare, qualche sconfitta rocambolesca ma anche tante vittorie, di cui qualcuna entrata nella storia, e in ultimo (da non dimenticare) pizzate a sorpresa per il festeggiamento inaspettato di compleanni importanti, mi sento comunque autorizzato a chiamarvi Campioni.
Non so, forse saremo i Campioni d’Italia dei brocchi come qualcuno ci aveva già definiti nelle scorse settimane, saremo i Campioni delle persone normali, saremo i Campioni delle Società che non possono investire tanti, troppi soldi nel reclutamento, nelle foresterie e nell’acquisto di questo e quel campioncino di periferia.
Di sicuro quello che so che siete i Campioni che preferisco. Persone vere prima che giocatori, amici leali prima che tesserati, grandi uomini, prima che attori di un sistema a volte pericoloso. Di sicuro lo scudetto del miglior percorso giovanile possibile è stato portato a termine con umiltà, intensità e competenza e per questo vi ringrazio ora e vi ringrazierò per tutti i giorni della mia vita, da qui fino all’eternità.
Con l’umiltà che vi ha sempre contraddistinto avete dato un esempio. Con le abilità che ci hanno reso più forti, avete tracciato una strada, guardandovi in faccia posso dire tranquillamente che mi avete reso orgoglioso di essere il vostro allenatore. Posso quindi dirvi: Grazie Campioni!
Il mio Grazie di Cuore è l’ultimo sigillo che dedico a voi, persone vere qui davanti a me, che crescendo, per il gioco delle parti, si devono separare per la quotidianità di storie diverse che si andranno a scrivere nei prossimi giorni, mesi e anni. Sappiate però che ognuno di voi, rimarrà legato uno all’altro da un giuramento fraterno di chi sa cosa significa amicizia, solidarietà e condivisione massima di una passione.
Con affetto, vi saluto e vi abbraccio forte, nella speranza che un domani più o meno lontano, si possa andare avanti a stare insieme per migliorare ancora. Ma questa sarà un'altra storia. Non dimenticatemi.
Andrea
Bologna, 6 giugno 2010
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