venerdì 6 novembre 2009

A. CAMUS: "NULLA E' PIU' DISPREZZABILE DEL RISPETTO FONDATO SULLA PAURA"


Spesso vedendo certi miei colleghi allenare in gare di campionato (o allenamenti) riconosco un atteggiamento troppo aggressivo e di sfida nei confronti dei propri giovani atleti. La qualità dell'ambiente di squadra (creata più o meno ad arte dall'allenatore) influisce positivamente e/o negativamente sul successo che quella squadra avrà in quel determinato momento. Il rapporto di fiducia che intercorre tra allenatore e giocatori e tra giocatore e giocatore, ha di fatto un valore imprescindibile dai camportamenti degli stessi.

La fiducia nell'allentore da parte degli atleti passa certamente attraverso credibilità (competenza e gestione delle risorse in modo positivo) rispetto (come tratti sarai trattato) e imparzialità (ad ognuno il suo) ma ancora più importante rispetto a queste belle cose è il concetto per cui il giocatore (soprattutto giovane) cerca ispirazione dal proprio allenatore in ciò che è e in cio che fa.

Quando si ha il compito di influnzare gli altri, l'esempio non è semplicemente la cosa più importante, ma l'unica strategia di successo.

Sfidare con la strategia del terrore i comportamenti degli altri, non solo è un errore tecnico psicologico enorme (soprattutto in campo edicativo) ma è anche la dimostrazione di un vuoto culturale di enorme valenza.

E' per questo che in linea di principio non possono esistere nemmeno i cambi punitivi in partita. Può capitare... ma non dev'essere il principio fondante del mio modo di fare i cambi, altrimenti alla lunga c'è un ritorno ai discorsi sopra descritti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe che facessi degli esempi pratici.

Luca