martedì 3 febbraio 2009

JULIO TROVATO - PALLACANESTRO MONCALIERI

Per molte società di lega Nazionale l'obbligo degli under è una regola da rispettare che viene risolta, come molte altre, con la spesa di risorse economiche.

Credo invece che dobbiamo fare in modo che tali risorse vengano spese sulla formazione dei giovani ma questo non può avvenire grazie alla programmazione di tali società perché per motivi vari non vogliono o non possono programmare.

Il nostro territorio non è assolutamente saturo di reclutamento e credo che molti atleti interessanti oggi non stanno giocando a basket e magari non fanno proprio sport. Occorre trovare questi ragazzi e allenarli.

Ad oggi avviene che:
1) Obbligo degli under in A dil. Esiste un programma in cui a regime si avranno 7 under 23. Parte di questi saranno in regime di svincolo e parte in regime di vincolo. Molte società per coprire l'esigenza di under si muovono sul mercato (procuratori) per avere dei contratti di atleti svincolati o si muovono verso società di serie A per vere atleti usciti dal settore giovanile. Il risultato è che molti dei nostri migliori prospetti tra i 19 e i 23 anni finiscono in questo settore senza che su di loro venga fatto un vero e proprio programma. Lo stesso discorso vale per la B e la C dilettantistica.

2) Altri atleti usciti da settore giovanile di serie A vengono messi sotto contratto (minimo salariale) per soddisfare la richiesta di minimo di italiani a referto. Su tali ragazzi ci sarebbe la possibilità di fare dei programmi ma l'impossibilità del doppio tesseramento e le necessità della serie A impediscono tali progetti;

3) Una società che lavora su un programma legato ai giovani ha grossa difficoltà a tenere i ragazzi in prima squadra quando potrebbero essere pronti per dare un discreto contributo perché gli under "importanti" sono già in regime di svincolo.

Credo che tali regolamentazioni andrebbero riviste prendendo in considerazione:
A) Posticipare lo svincolo ai 23 anni in modo che si possa programmare al meglio lo sviluppo dei ragazzi;

B) incrementare il numero degli under in C dilettantistica dove se si programmassero i 7 under di cui 5 under 21 e 2 under 23 si lavorerebbe su un numero più ampio di giocatori rispetto alla A dilettanti e soprattutto le società di C regionale che passano o che credono di passare investiranno sul loro territorio avendo una buona copertura geografica. Adeguare così gli obblighi di under con 4 in serie B (1 e 3) e 4 under 23 in a dil.;

C) permettere alle società di avere una seconda squadra seniores o ufficializzare quanto oggi in italia fa Biella, noi e Stella Azzura Roma;

D) permettere il doppio tesseramento ai giovani sotto contratto professionistico o autorizzare il loro impiego tra i professionisti senza la stipula del contratto

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per fare un paragone con la pallavolo, il settore giovanile della Sisley Treviso ha l'UNDER 20 che gioca anche in Serie B1, l'UNDER 18 che gioca anche in Serie C.

Luca