martedì 11 novembre 2008

SENZA PAROLE



Tra i moltissimi messaggi pubblicati sul sito della Eldo Caserta mi sento di pubblicare questo. Uno dei più significativi e veri:

Gianfranco Pace - TIMBERWOLVES POTENZA

30 anni d'attività, di trasferte, di tanti chilometri, tante partite vinte e perse allenando decine e decine di ragazzi. La felicità di accompagnare i tuoi giocatori “bambini” in giro è una sensazione straordinaria e solo chi lo fà o l'abbia fatto può capire quanto sia incredibilmente bello.
Genitori, quanti ne ho conosciuti, a volte con le loro domande imbarazzanti tipo: “mio figlio oggi ha giocato poco forse....” e tu fai finta di non sentire o rispondi in maniera vaga. Ma comunque loro sono sempre lì presenti, per accompagnarli in trasferta sempre disponibili per i figli e per tutti gli altri compagni di squadra, tutti figli.
Il giorno della trasferta, si stabilisce l'orario, qualche imprecazione per i ritardatari, ci sono sempre, finalmente siamo tutti, si parte.
Si decidono i posti nelle macchine. Spesso capita che il figlio preferisce non viaggiare con il padre, forse per evitare i pre-partita paterni conditi dai “mi raccomando oggi, stai attento, dobbiamo vincere” o i post-partita paterni “ hai sbagliato tutto, dovevi fare così....” o forse più semplicemente per viaggiare con il compagno di squadra “più amico” per parlare dei primi amori, di scuola, di pallacanestro e dei loro sogni di giocatori “bambini”.
Quanti discorsi ho ascoltato a tradimento, guidando e fingendo di essere distratto. Tutto pronto, si parte.
In genere chi conosce la strada fà da capo colonna. Si arriva nella città che ospita la gara, palazzetto, spogliatoio e si comincia. Palla a due.Purtroppo oggi non è andata così, la partita non è iniziata.
Il terribile destino ha deciso che questa era una partita che non si doveva giocare.Doveva essere la solita Domenica di gioia, felicità, divertimento per i giocatori “bambini” per i genitori dalle strane domande e non, per noi allenatori e invece...In questo momento quando nella tua mente si accavallano tanti ricordi, di tutto quello che è stato e pensando anche a quello che sarà, ti viene voglia di mollare tutto. Ma non sarebbe corretto e sicuramente Gigi, Emanuela, Gianluca e Paolo non lo vorrebbero e non lo farebbero al nostro posto.
Per Loro dobbiamo continuare, con tanta tristezza nel cuore e senza mai dimenticare, in trasferta con i giocatori “bambini” e i genitori dalle domande difficili. Ricordando Gigi, Emanuela, Gianluca e Paolo, per quello che hanno fatto per questo nostro meraviglioso sport e non finendo mai di ringraziarli, pregando per Loro e con la speranza che da lassù ci guidino ancora. Ciao

Nessun commento: