mercoledì 23 gennaio 2008

LOMBARDIA TERRA DI SACCHEGGIO??

PER EMERGERE MEGLIO EMIGRARE??


Di certo in questo ultimo periodo le domande fatte nel titolo della news nascono in effetti spontanee e repentine.
Veniamo al nocciolo della questione. Con la dismisisone parziale o totale dei vivai da parte dei settori giovanili delle Società di Serie A Lombarde (Varese, Milano e Cantù) in controtendenza invece con le realtà di prima fascia a livello nazionale come Siena, Treviso e Bologna, ad un giovane giocatore di belle speranze, che con la propria attitudine al basket voglia emergere ad alto livello in Lombardia cosa viene proposto?

Poco. In effetti. Molto poco. Varese, oltre al problema "retrocessione", nell'ultimo anno si sta aggrappando al settore giovanile del Campus e della Robur per poter integrare almeno le risorse umane dell'undicesimo e del dodicesemo giocatore per poter affrontare gli allenamenti con la serie A senza per questo schierare giovani provenienti dai campionati provinciali. Cantù ha in teoria rilanciato il progetto giovanile con in testa Pierluigi Marzorati, poco più di annetto fa; ma a tutt'oggi i vari allenatori delle giovanili canturine stanno facendo quello che possono con delle squadre che nascono di fatto dal minibasket e da un reclutamento locale e provinciale che il più delle volte è però difficoltoso e pieno di ostacoli, e non solo per la vicinanza geografica ad alte realtà locale emergenti. Milano sembra sempre alla ricerca di qualcosa o qualcuno che possa definitivamente far cambiare i rusultati di gestioni che seppur con qualche acuto importante non hanno nella critica degli addetti ai lavori il miglior giudizio.

In effetti le passate esperienze di Masciadri e Mantoan di Desio ceduti alla Virtus, Martinoni dalla Robur a Treviso, Da Ros passato da Monza a Bologna (e non solo per le pressioni di Pillastrini allenatore in Nazionale e allenatore anche di club a quel punto) nel passato i travasi evitati solo per ragioni regolamentari di Rosignoli a Siena e quello poi in effetti concretizzato di Francesco Gergati, sono solo gli ultimi casi di tanti esempi che si potrebbero fare dislocandoli in un tempo maggiore.

E allora non stupiamoci se poi De Vico del 94 di Monza vada a Treviso per poter svolgere un torneo natalizio con la Benetton Treviso, oppure se la Virtus Bologna si presenta a Treviglio a fare un torneo Under 13 con un ragazzino di Nerviano alto 1.96.

Le belle realtà minori e locali come Desio, il nuovo progetto Pentabasket, la stessa Monza... non parlo per conflitto d'interesse chiaramente di Bluorobica... ma Società sana e floride a livello giovanile come Bernareggio, Gorgonzola, Cremona, Lonato e tante altre... cosa possono proporre ai massimi livelli per giovani che in prospettiva (almeno iniziale) possano davvero pensare al meglio. E' vero che è sempre più difficile diventare giocatori di serie A facendo le giovanili e arrivando in prima squadra direttamente come ha fatto Andrea Meneghin o Antoniutti o Mancinelli o tanti altri che non sono passati dalle minors per lo svezzamento... ma è altrettanto vero che questo appiattimento di ideali e motivazione porta inevitabilmente ad un abbassamento del movimento davvero critico.

Se non si pensa in grande in Lombardia (prima regione in Italia per tante belle cose) e se le Società di Serie A non ci mettono un po' del loro per poter essere motori trainanti in un sistema che sotto certi aspetti, vive proprio di fatti concreti e di risorse investite, la recessione stigmatizzata all'orizzonte ci farà certamente visita sempre più con preoccupante vicinanza.

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